Clarice era davanti alla finestra, ammirava la cupola della Cattedrale, ne era rimasta affascinata sin da subito me l'aveva rivelato subito dopo esser arrivata a Firenze.
Ne ero affascinato anch'io, la sua grandezza e la sua magnificenza mi avevano sempre intrigato e poi erano simbolo della potenza di Dio.
Circondai la sua vita con le mie braccia, all'inizio lei sussultò poi si girò verso di me e subito si rilassò. Mi sorrise dolcemente.
"Buon anniversario amore mio" sussurrai al suo orecchio
"Pensavo l'avessi dimenticato" ammise piacevolmente sorpresa
"Non lo dimenticherei mai, però è vero ho avuto molto da fare con la banca" dissi stringendola ancora di più a me
"Ecco a te" dissi porgendole un pacchetto, lei lo osservò curiosa con le sopracciglia corrugate, alzò la testa e mi sorrise teneramente
"Che cos'è?" chiese sorridente e curiosa
"Scoprilo" risposi misterioso e con un sorriso sulle labbra
Adoravo sorprenderla e adoravo vedere il suo sorriso sul volto, era raro e quindi lo rendeva ancora più bello.
Iniziò a spacchettarlo lentamente incuriosita e altrettanto sorpresa, non se l'aspettava era evidente.
La carta strappata rivelò un cofanetto di velluto blu, lei lo aprì e ne rimase piacevolmente sorpresa tanto da mettere una mano alla bocca.
Era un anello con un enorme diamante color acqua marina, lo stesso dei miei occhi, incastonato che risplende di luce propria, proprio come la mia dolce Clarice.
"È stupendo, non dovevi" disse emozionata
"Si che dovevo, per tutti gli anniversari non festeggiati" sussurrai prima di avvicinarmi a lei e baciarle dolcemente le labbra
"Avrai speso una fortuna" aggiunse incerta se accettarlo o meno
"Tu vali di più" sussurrai stringendola a me
"Accettalo, così anche quando io sarò distante sarò sempre con te" aggiunsi
"Come farò a ricambiare?" chiese guardandosi l'anello che già le avevo messo all' anulare. Lo rigirò sul suo dito innumerevoli volte, ancora incerta sul da farsi.
"Tu hai già ricambiato stando al mio fianco giorno dopo giorno, nonostante le innumerevoli volte in cui io ti ho fatta soffrire" risposi guardandola negli occhi
"Non accetto un no come risposta, sappilo" dissi severo
"E non voglio regali in cambio, mi basti tu" sussurrai dandole un bacio sulla tempia
Rigiro quell'anello da troppo tempo ormai, avrei voluto comprarne uno con degli smeraldi, almeno avrei rivisto i suoi occhi guardandolo.
Mi basti tu, ed era vero mi bastava solo lei per andare avanti. Ora lei non c'è e io devo comunque andare avanti e superarlo, ma come fare? Mi manca, mi manca da morire.
Mi mancano i suoi consigli sempre saggi, mi mancano le sue piccole attenzioni, mi mancano le mie lezioni di latino, mi mancano i suoi smeraldi così profondi, mi mancano le sue carezze delicate durante la notte, mi manca il modo in cui si prendeva cura di me in ogni singolo istante della mi miserabile esistenza.
Clarice de Medici era fondamentale nella mia vita, e io l'ho ammesso solo quando l'ho persa.

STAI LEGGENDO
𝔜𝔬𝔲𝔯 𝔞𝔯𝔪𝔰 𝔞𝔯𝔢 𝔪𝔶 𝔠𝔞𝔰𝔱𝔩𝔢 | ℭ𝔩𝔞𝔯𝔦𝔠𝔢 & 𝔏𝔬𝔯𝔢𝔫𝔷𝔬
Short Story[COMPLETATA] Piccola raccolta di missing moments di Clarice e Lorenzo. -1 #medici 14/02/2020