Una volta finite le lezioni mi sono scusata con sam, mi aveva proposto di tornare a casa insieme ma ho deciso di farmi un passeggiata nel parco per stare un pò per conto mio.
Quando arrivo al parco mi siedo nella panchina vicina allo stagno, mi piace questa vista, mi rilassa e riesco a scacciare i brutti pensieri.
Mi metto le cuffie e ascolto "i'm so tired" di lauv e troye sivan.
Involontariamente le lacrime percorrono velocemente le mie guance. Mi sento sola.
So di avere una migliore amica fantastica ma mi sento sola e ho paura, sarei potuta essere più forte se avessi avuto una figura maschile vicino a me che mi supportasse, ma non è cosi. Mio padre non si è mai comportato con me come avrebbe dovuto, come aveva promesso a mamma.
Da quando mio padre ha cominciato a picchiarmi e violentarmi vengo qui in questo parco, perchè sento il calore delle famiglie, e vedo ciò che avrei volutanto avere da mio padre : amore.
Mia zia non sa del fatto che lui mi ha violentata, sa solo che mi ha picchiata. Tutta la verità la conosco solo io, nemmeno sam ne sa qualcosa.
Piango a dirotto senza sosta per tutto il pomeriggio fino a quando non decido di tornarmene a casa.
Menomale che mia zia non c'è, prima mi ha inviato un messaggio dicendomi che aveva un appuntamento con la sua nuova fiamma. Quanto la amo, lei e stata come una madre per me e farei qualsiasi cosa per lei.
Me ne vado a letto e resto tutta la notte a guardare serie tv."Noooo" mi sveglio di sobbalzo.
Dio gli incubi peggiorano di giorno in giorno.
Mi sono stancata di questa situazione, mi sono allontanata da mio padre per non vederlo più e per non averci più niente a che fare, ma mi perseguita pure nei sogni.
Ogni notte sogno lui che tenta di stuprarmi, non ce la faccio più.
Decido di alzarmi, mi lavo e poi apro l'armadio decidendo di mettermi un completo della tuta della jordan; è molto maschila ma non mi interessa. Pettino i capelli in una crocchia scomposta e decido di avviarmi a scuola senza fare colazione e senza aspettare sam. Con quello che ho passato tra ieri pomeriggio e la notte voglio stare un pò sola.
Mentre mi incammino per la strada qualcuno mi viene addosso. Alzo la testa e devo wesley.
"Oddio ancora tu" dico alzando gli occhi al cielo.
"Non credere che tu sia la persona che voglio vedere di prima mattina" afferma lui.
"Senti non ho proprio la minima voglia di stare a parlare con te, non è proprio giornata". Dico scocciata.
"Sei tu che mi hai interpellato, io non ti considererei neanche, non sei di cosi tanta importanza per me" afferma.
Decido di continuare la strada dall'altra parte della carreggiata ignorandolo e voltandogli le spalle.
Già ho una vita di merda, ci manca solo che debba sentirmi dire cose del genere. Che arrogante.Quando arrivo a scuola vedo sam che parcheggia.
"Maggieeeee!!!" Urla chiamandomi
"Buongiorno" rispondo con poco entusiasmo.
"Perchè non mi hai aspettata sta mattina?" Mi chiede.
" volevo solo stare un pò sola" le rispondo.
"Che hai è successo qualcosa?" Mi chiede preoccupata.
"No sam, volevo solo un pò stare sola" mento.
"Beh in ogni caso con questa faccia non ti ci voglio più vedere, quindii noi sabato andremo andremo alla festa di inizio anno" dice entusiasta.
"Ma dai sam, davvero ? Non ne ho voglia" dici scocciata.
"No non te lo permetto. Basta depressione, devi essere più reattiva non devi permettere ad altri di influenzarti emotivamente sennò lo faranno sempre" mi dice guardandomi dritta negli occhi.
"E va bene" dico sorridendole.
La prendo per un braccio e la trascino alla lezione di matematica.
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Fallin' All in you
Romancemaggie è pronta a voltare pagina lasciandosi alle spalle il passato, ma l'incontro con wesley cambierà la carte in tavola.