Noi

~14°CAPITOLO~

La mattina è finalmente domenica, e quando mi sveglio mi ritrovo in stanza con la testa ancora un po' dolorante. Scendo di sotto e trovo Aron con un pantalone e a petto nudo, intento a bere del caffè, e me ne porge uno anche a me.
M:"allora, ieri cos'è successo dopo che abbiamo parlato io e te in spiaggia e mi sono addormentata?" a questa mia domanda Aron sbianca e d'un tratto sembra imbarazzato, però poi mi risponde
A:"bhe, ti sei addormentata e ti ho riportato a casa, erano le tre del mattino, eri così carina addormentata sul sedile"
M:"comunque io mi ricordo della nostra conversazione di ieri in spiaggia! E tu che credevi che io me ne dimenticassi"
A:"bhe d'altronde sembravi abbastanza sbronza, non pensavo avresti potuto ricordare tutto"
M:"ti sbaglio mio caro Aron" dico avvicinando i a lui, sto per baciarlo quando, decido di fare la stronza e mi distacco, lasciandolo li impallato ad aspettare un bacio. Ma vedo che Aron, inizia a guardarmi con uno sguardo divertito, così quando stavo per scappare, lui mi prende per i polso e mi avvicina a se, siamo troppo vicini ma non riesco a staccarmi perché non voglio, così milascio trasportare dal bacio che ci fa avvicinare sempre di più. Sento Aron prendermi in braccio e appoggiarmi sul tavolo, per poi circondarmi con le braccia i fianchi, mentre io tengo le mie mani appoggiate sul suo viso, che ad ogni bacio, mi fa perdere tutte le mie paure e mi fa andare sempre più in crisi il cervello. Quando Aron si stacca, mi guardanegli occhi, degli occhi verdi, che incutevano amore. Aron ricominciò a baciarmi per poi infilare una mano nei miei pantaloni, fino ad arrivare ai miei slip
M:"Aaron"
A:"dimmi piccola"
M:"aspetta, non possiamo"
A:"ok..." dice facendo una faccia da cucciolo, che quasi mi metteva compassione.
Ma non si arrende, così vedendomi ancora sul tavolo con le gambe penzolanti, mi vieni incontro e inizia a baciarmi il collo succhiando alcune parti di pelle, facendomi quindi dei succhiotti, e ad ogni suo bacio, io impazzisco e stringendo i suoi capelli un po' ricci, per poi baciarci di nuovo.
Quando si stacca da me, mi sento sola come se fossi incompleta, però decido di salire al piano superiore per cambiarmi, mi faccio la doccia e dopo essermi messa l'intimo indovinate un po', l'unica cosa che mi metto è una felpa che mi arriva sopra il sedere, e come pantalone niente, dato che la sfortuna aveva deciso che in quel momento erano alcuni a lavare e altri sullo stendino ancora bagnati.
Ma anche se imbarazzata scesi lo stesso di sotto e cercai di fare nmeno rumore possibile per non essere vista da Aron.
Ma non ci riuscì proprio, dato che feci più rumore di un elefante.
A:"oh wau" dice sbalordito, nel vedermi in mutande, e non lascia l'occasione per darmi un colpo sul sedere.
M:"hey, comunque guarda che starò senza pantalone solo per stasera dato che non ho nessun pantalone"
A:"bhe la fortuna si vede che gioca a mio vantaggio"
M:"si invece la sfortuna gioca a mio vantaggio, vaffanculo" dico cercando di spostarlo da dietro di me, ma fallendo.
A:" credi che io ti lascerò in pace per tutta la notte? Ti sbagli piccolina" mi dice con voce tranquilla. Per poi stringermi una parte del sedere.
M:"Aron la smetti mi fai male!"
A:" e tu mi dai eccirare "
A queste sue parole fui tentata di tirargli uno schiaffo, ma mi trattenni.
A:"si vede che non mi resisti"
M:"infatti ti voglio lontano da me"
A:"non ti credo"
A:"dimmelo in faccia che mi vuoi lontano da te"
M:"smattila di provocarmi, se da me vuoi una reazione, ti sbagli perché non ne avrai nessuna"
A:"ma io non voglio una reazione io voglio te"
M:"io non sono pronta Aron, noi non siamo niente per il momento quindi smettila"
A:"non è vero piccola, noi due siamo un noi, smettila"
Aron mi blocca i polsi e mi bacia, ed io mi perdo di nuovo in un casino nella mia testa, così entrambi ci baciamo, per poi addormentarci insieme nel mio letto, come se fossimo un NOI.