3 - 𝑠𝑢𝑟𝑝𝑟𝑖𝑠𝑒

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Dopo l'incontro di quella sera a casa del rosso Dazai era particolarmente...gentile? Se così si potesse dire. Sembrava più sereno, ecco. Non aveva più quell'espressione seria in volto, anche se non smetteva di irritare Chuuya ogni volta che poteva con le Sue stupide battutine e scherzi.

Al contrario il rosso era molto più severo con lui, si arrabbiava per ogni cosa che gli diceva, più del solito. Il motivo? Non poteva permettere che il castano prendesse l'abitudine di andare a casa sua durante la notte, a lungo andare avrebbe di certo capito qualcosa, quindi l'unica soluzione era allontanarlo, non che gli dispiacesse farlo, anzi, si divertiva a rispondergli male.

Ma a quanto pare il trattamento che Chuuya gli riservava non era servito a molto perché qualche sera più tardi, mentre camminava verso casa, un lungo cappotto addosso e una sciarpa a coprire il collo e ripararlo dal freddo, intravide una folta chioma castana a pochi metri da casa sua, appoggiata alla ringhiera del ponte che dava sul fiume.

Inizialmente pensò di passare avanti e ignorarlo, ma alla fine sospirò fermandosi a pochi metri da lui, le braccia incrociate al petto e la miglior espressione irritata che potesse fare.

<<e tu che ci fai qui? Eh!?>> sbottò con tono sprezzante, curvando le labbra in una smorfia e appoggiandosi col fianco alla ringhiera.

Il castano sorrise lievemente mentre lasciò cadere la sigaretta nell'acqua diversi metri sotto di loro prima di girarsi verso di lui, avvicinandosi e espirando il fumo sul suo viso.

<<passeggiavo>> si limitò a dire, facendogli un occhiolino prima di superarlo per riprendere a camminare

Chuuya tossì coprendosi la bocca con una mano prima di girarsi verso di lui per guardarlo, istintivamente allungò una mano per afferrargli quello stupido cappotto che indossava e prenderlo a pugni ma lasciò perdere scuotendo la testa.

Con passo svelto raggiunse la porta di casa spalancandola ed entrando, ribollita di rabbia, chi credeva di essere per farsi trovare davanti a casa sua, buttargli una valanga di fumo e poi andarsene?!

Lo odiava. Lo odiava più di ogni altra cosa al mondo. Più di una bottiglia di vino costata un patrimonio che si rivelava schifosa.

Ma nonostante tutto quell'odio non solo i suoi capelli erano rossi, ma anche il suo viso.

In fondo, era pur sempre un omega, e non poteva dire che Dazai non gli facesse un certo effetto, sopratutto adesso che si avvicinava il calore.

Sospirò passandosi le mani fredde sul viso prima di togliersi la giacca, la sciarpa e le scarpe andando in cucina per recuperare una bottiglia di vino che aveva aperto la sera prima, afferrare un bicchiere e riempirlo andando subito dopo in bagno aprendo l'acqua per riempire la vasca.

Aveva proprio bisogno di un bagno. Sentire l'acqua calda avvolgerlo era una delle soddisfazioni più grandi che aveva dalla vita, un bagno caldo dopo essere stato ore fuori al freddo.

Sentire la pelle pizzicare per il cambio di temperatura.

Era un vero sogno per lui, mentre sorseggiava il bicchiere di vino che si era portato, ma purtroppo venne interrotto dal suono del campanello.

Il rosso si corrucciò, chi poteva essere? Aveva visto Dazai manco un ora prima davanti a casa sua, non poteva di certo essere lui.

Velocemente uscì dalla vasca avvolgendosi l'accappatoio addosso stringendosi la cintura in vita.

Svuotò il bicchiere e subito andò ad aprire la porta.

Rimase immobile per qualche secondo risvegliandosi solo quando venne spinto bruscamente e sentì la porta sbattere, il suo accappatoio nuovo sporco di sangue e degli occhi color cioccolato puntati nei suoi

<<stai bene?>> mormorò Chuuya mentre deglutì silenziosamente arrossendo per quella strana situazione.

Era completamente schiacciato contro il muro dal corpo di Dazai sanguinante che gli premeva le mani sul petto con forza

<<sto bene>> mormorò lui mentre lentamente allontanò le mani da lui

<<sei ferito...hai tentato di nuovo di suicidarti?!>> borbottò tentando uno dei suoi soliti sorrisi sprezzanti che non gli uscì per nulla, anzi, fece una smorfia afferrando il polso dell'altro ragazzo portandolo con sé nel bagno

<<può darsi>> sussurrò il castano assottigliando lo sguardo mentre osservò la testa rossa di Chuuya avanti a se.

Una volta nel bagno accennò un lieve sorriso perdendo qualche secondo per osservare il corpo minuto avvolto da quell'accappatoio

<<perché mi fissi? Vuoi un cazzotto per caso?>> brontolò il più basso lanciandogli uno sguardo sprezzante mentre istintivamente si chiuse meglio l'accappatoio andando verso l'uscita del bagno.

E bastò un secondo.

Chuuya si fermò sulla soglia della porta del bagno, quasi paralizzato mentre sentiva il cuore iniziare a battere più velocemente e il viso in fiamme.

Una strana voglia di saltare addosso al castano alle sue spalle.

Una strana sensazione al basso ventre.

Il calore era arrivato in anticipo.

𝑖𝑙𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑙𝑜𝑣𝑒 ˢᵒᵘᵏᵒᵏᵘDove le storie prendono vita. Scoprilo ora