7 - 𝑡𝑒𝑟𝑧𝑜 𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑒 : 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑢𝑖

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Quella mattina quando Dazai si svegliò, con ancora gli occhi chiusi, allungò un braccio sul materasso, alla ricerca del ragazzo che era certo avesse dormito con lui, visto che sentiva il suo odore disperso per la stanza. Ma non trovandolo fu costretto ad aprire un occhio per scrutare la stanza e alzarsi, sospirò quando vide che i vestiti di Chuuya erano spariti.

Si passò una mano fra i capelli, infilandosi i boxer prima di lasciare la stanza, era un grandissimo cretino, avevano soltanto quindici anni, e non solo lo aveva morso legandolo a se per tutta la vita, probabilmente lo aveva anche traumatizzato in qualche modo visto che se l'era data a gambe appena sveglio.

Ancora mezzo addormentato andò a farsi una doccia, appuntandosi mentalmente di andare a casa del ragazzo più tardi visto che quel giorno non avevano missioni.

Non appena si fece pomeriggio Dazai di diresse a casa del rosso, una confezione di ravioli al vapore comprati apposta per delle scuse silenziose e tutta la buona volontà che aveva in corpo per non scoparlo anche quel giorno, anche perché non era sicuro che fare tanto sesso facesse davvero bene.

Quello che non si aspettava era di venir accolto in casa con un vaso che gli si frantumava a pochi centimetri dal volto e lo sguardo omicida di Chuuya, completamente rosso in volto.

Era nei guai? Molto probabile.

Sarebbe morto? Forse.

Avrebbe sofferto? Di sicuro.

<<che cazzo mi hai fatto!?>> sbraitò il rosso puntandogli un dito contro tenendosi a distanza di sicurezza da lui, i capelli rossi che gli ricadevano sulla fronte senza alcun problema, ancora spettinati.

<<ti ho portato dei ravioli al vapore!>> esclamò il castano cercando di sorvolare il problema porgendogli la porzione che il rosso prese, più calmo.

O meglio, sembrava più calmo, peccato che dolo aver aperto la confezione prese un raviolo e lo spiaccicò in faccia al castano

<<io odio i ravioli al vapore>> borbottò mollandogli la confezione in mano e andando in bagno per pulirsi la mano, molto più calmo dopo aver lasciato il castano in soggiorno col viso sporco.

Dazai sospirò posando la confezione sul tavolo prima di seguire il rosso, decidendo di giocare d'astuzia, si mise alle Sue spalle, e iniziò a sciacquarsi la guancia con un panno bagnato incastrando fra se e il mobile del lavandino

<<che cazzo fai eh?! Forse non lo hai capito ma sono furioso!>> sbottò afferrando la prima cosa che gli capitò a tiro, con l'intenzione di colpirlo in piena faccia, perché se lo meritava. Ma si fermò prima, non riusciva a colpirlo.

Sentiva il cuore battere fin troppo forte nel petto, uno strano calore che lo avvolgeva, e lo stomaco che si contorceva.

<<tch>> abbassò il porta tovaglioli prima di abbassare la testa pur di non guardarlo, odiava desiderarlo al punto da non riuscire a fargli del male.

<<ora possiamo parlare?>> mormorò Dazai dopo aver finito di pulirsi portando una mano sotto il suo mento per alzarsi la testa. <<ti giuro che non era mia intenzione morderti...>>

Il rosso, costretto ad alzare la testa ed a guardarlo negli occhi, rimase muto ed immobile dopo le sue parole.

Quindi non solo lo scherzo ma anche la beffa insomma.

<<lasciami in pace Dazai, sparisci>> borbottò scostando il viso dalla sua presa e distogliendo lo sguardo dal suo.

<<si può sapere perché sei arrabbiato adesso? Ti sto chiedendo scusa! Si può sapere che cosa vuoi? Ho detto che ho sbagliato, non volevo morderti!>> sbottò il castano sgranando gli occhi quando sentì la guancia bruciare improvvisamente a causa del forte schiaffo che gli diede l'altro.

<<perché non vai a fare in culo?>> chuuya alzò lo sguardo sul castano che rimase spiazzato quando vide quegli splendidi occhi color cielo pieni di lacrime e rimase immobile quando fuggì dalla sua presa per allontanarsi

<<Chuuya...aspetta perché fai così? Che ho detto di male?>> mormorò velocemente raggiungendo con pochi passi e fermandolo stringendogli un braccio, costringendolo a guardarlo.

<<che hai detto di male? Davvero!?>> il rosso scosse la testa, una risata sprezzante che lasciò le sue labbra, lo sguardo ferito e deluso <<hai fatto di male che non solo mi hai morso, ma poi vieni anche qua e mi vieni a dire che non volevi farlo! Cazzo Dazai, come puoi essere così insensibile!?>> il rosso allargò le braccia, gesticolando e spingendolo pure, le lacrime che avevano iniziato a rigargli le guance.

Dall'altra parte Dazai era paralizzato, mentre provava a fermare i movimenti dell'altro e a dirgli qualcosa, ma la verità era che per la seconda volta Dazai non aveva proprio capito niente di Chuuya, anche lui era sensibile e a quanto pare, lo era davvero tanto.

<<Chuuya, ti prego calmati...parliamone con calma...>> mormorò il castano mentre velocemente portò le mani sul suo viso asciugandogli le lacrime e avviciandolo a se con uno strattone per unire le loro labbra in un bacio <<lasciami parlare...>> sussurrò contro di esse, mentre sentì le Sue mani artigliargli le spalle per aggrapparsi a lui, lentamente lasciò la presa sul suo viso lasciandoglielo nascondere contro il proprio collo che presto venne bagnato da altre calde lacrime.

<<ti odio...ti odio con tutto me stesso... >> sussurrò contro la sua spalla mentre non accennava a lasciarlo.

Dazai sorrise lievemente stringendolo a se e accarezzandogli la testa dolcemente <<ti ho morso inconsciamente...e mi dispiace...perché so che tu non vuoi legami>> ed era vero, Chuuya stesso glielo aveva detto più volte dopo l'inizio della loro relazione, non voleva legarsi ad un alpha, voleva essere libero, mentre adesso...adesso era di Dazai.

<<ormai lo hai fatto...>> sussurrò il rosso, la stretta che non accennava a diminuire. Non riusciva a staccarsi da Dazai, anche quella mattina andare via fu davvero difficile per lui. Dopo quel morso aveva sviluppato un attaccamento quasi morboso verso di lui. E gli dava davvero fastidio.

<<stai tranquillo...mi prenderò cura di te>> mormorò il castano, gli sembrava la cosa più giusta da dire in quel momento, ma forse era stata la frase più sbagliata di tutta la sua vita.

𝑖𝑙𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑙𝑜𝑣𝑒 ˢᵒᵘᵏᵒᵏᵘDove le storie prendono vita. Scoprilo ora