8 - 𝑞𝑢𝑎𝑟𝑡𝑜 𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑒 : 𝑎𝑚𝑎𝑟𝑙𝑜

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Il rosso scosse la testa vigorosamente mentre entrò in casa con passo spedito sbattendosi la porta alle spalle.

Era furioso, anzi, furioso era dire poco.

Il motivo? Aveva avuto una discussione con Dazai durante una missione, lo stronzo aveva iniziato a lanciargli battutine sull'amore, insinuando che Chuuya avesse una cotta per lui, cosa assolutamente non vera.

Odiava la piega che stava prendendo il loro rapporto, si sentiva intrappolato.

E tutto perché dio se Dazai aveva ragione, era ossessionato da lui ormai, voleva soltanto stargli accanto, era estremamente geloso dei suoi amici e si irritava quando non lo considerava.

Si sentiva estremamente sensibile in quelle settimane, e tutto per colpa del morso.

Aveva il cuore estremamente debole, si sentiva sempre sul punto di avere un infarto, i battiti veloci che tamburellavano contro la sua cassa toracica e lo stomaco continuamente sottosopra.

Per non parlare di quanto fosse in imbarazzo in sua presenza, le cose stavano prendendo una piega troppo smielata per i suoi gusti e questo gli metteva ansia e lo agitava ancora di più.

Chuuya non sapeva nemmeno che volesse dire essere romantico, non aveva mai avuto modo di capirlo, eppure piu volte aveva pensato a quanto fossero dolci certe situazioni in cui si ritrovava col maggiore.

Questo però non escludeva le liti.

Litigavano davvero spesso e questo complicata la vita a Chuuya.

Ogni volta che avevano una discussione gli veniva un imbarazzante voglia di piangere.

Non riusciva mai a ribattere, finiva per zittirsi e lasciar cadere il discorso, si sentiva troppo sensibile.

Ogni parola di Dazai era diventata pesante per lui, ogni cosa dicesse era in grado di fargli cambiare completamente umore.

Ma questa volta era diverso, chuuya era davvero arrabbiato, si sentiva insultato, come poteva chiedergli senza peli sulla lingua di ammettere il suo amore per lui? Inaccettabile.

Il rosso sbuffò, il viso ancora rosso per l'imbarazzo e un bicchiere di vino in mano che subito appoggiò contro le labbra per poter bere.

Lui, lui che amava Dazai? Impossibile.

Eppure quell'idea non lasciava la sua testa, pensare al ragazzo lo calmava, o meglio, ricordare i momenti intimi che avevano avuto lo calmava.

Gli faceva uno strano effetto, non poteva negarlo, ma non era amore, chuuya ne era più che sicuro.

Non era in grado di amare e poi anche se fosse, Dazai non ricambiava, lo capiva dal suo sguardo, si divertiva a prenderlo in giro ma non era amore il suo, non che Chuuya avesse visto molti sguardi innamorati in vita sua.

Il rosso alzò lo sguardo quando sentì il campanello spezzare il silenzio dell'appartamento, velocemente si alzò, abbandonando il bicchiere vuoto e correndo alla porta, la speranza di incontrare degli occhi color cioccolato.

E in effetti era proprio lui, che gli sorride dolcemente mentre gli porse una monetina

Chuuya guardò la moneta confuso, una smorfia irritata sulle labbra, non capiva dove volesse arrivare il castano.

<<testa e confessi i tuoi sentimenti, croce parlo io>> mormorò il castano, un sorriso malizioso sulle labbra mentre si rigirò la moneta fra le dita <<o hai troppa paura di perdere? Eh chuchu?>>

Il rosso arricciò impercettibilmente la punta del naso, tentò di sbattergli la porta in faccia, non aveva voglia di giocare con lui, sopratutto su quell'argomento, ma Dazai prontamente infilò un piede un casa gemendo di colore alla botta con la porta.

Una risata sfuggì al rosso, che lasciò la presa sulla porta per coprirsi la bocca con la mano, velocemente punta lo sguardo divertito su quello sofferente del castano che con una lieve smorfia entra in casa chiudendo la porta.

<<mi hai fatto male...adesso per farti perdonare giochi>> sussurrò, il sorriso che gli tornò sulle labbra mentre andò velocemente al tavolo della cucina, pronto a lanciare la moneta.

Chuuya sospirò seguendolo e sedendosi sulla sedia in attesa, la mente occupata a ragionare, cosa avrebbe potuto dirgli?

Non sapeva se lo amava, non voleva amarlo, ma non poteva negare quelle strane sensazioni che ancora doveva tradurre in amore, ma forse la sua testa non era ancora pronta a quel passo.

Dazai alzò un sopracciglio, chinandosi lievemente per sfiorare le labbra del rosso con le proprie in un lieve bacio e subito dopo lanciò la moneta premendosela contro il dorso della mano con l'altra quando iniziò la sia discesa verso il tavolo.

Alzò la mano, mostrando che cosa fosse uscito, testa.

E Chuuya sentì la terra crollargli sotto i piedi.

<<uhm...forse...forse mi piaci. Ma sei troppo irritante.>> borbottò l'unica spiegazione che era riuscito a trovare con il viso completamente rosso nascosto dai capelli.

Dazai sorrise soddisfatto annuendo più volte.

<<lo sapevo mhmh>>

𝑖𝑙𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑙𝑜𝑣𝑒 ˢᵒᵘᵏᵒᵏᵘDove le storie prendono vita. Scoprilo ora