Five- Coffe.

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Yaku's pov.

-Yaku non te li ha lisciati un po' troppo i capelli la parrucchiera? Sembri un cocco giallo-

-Non ho i capelli gialli, Kuroo. Quello è Kenma-

Scocco un occhiata al ragazzo sai capelli color budino che mi risponde con un semplice -già-. Poi continua a camminare al fianco di Kuroo, fissando il cielo sopra di lui.
Finirà per andare a sbattere da qualche parte un giorno di questi.

-La caffetteria è questa. Shouyou è già lì-

Kenma indica un piccolo bar dall' insegna rosa pesca e nell' esatto momento in cui lo fa un ragazzo, credo delle medie, dai voluminosi capelli arancioni e da un sorriso larghissimo di sblilancia per salutare il ragazzo dai capelli color budino, appena entrato nel negozio, subito seguito da me e Kuroo, che squadra l' arancione dalla testa ai piedi.

Alzo gli occhi al cielo.

-KENMAAA! Sei arrivato! Ciao mi chiamo Hinata Shouyou ma potete chiamarmi solo Hinata. O solo Shouyou. Credo sia uguale in effetti. Siete degli amici di Kenma? Giocate anche voi a pallavolo?-

Il piccoletto irruente inizia a fare settemila domande, con un sorriso enorme sul volto, eccitato non ho capito bene per cosa.

Mi ricorda Kenma.
Ma tutto l' opposto.

Kuroo ed io abbiamo appena il tempo di mormorare una qualche sorta di risposta che l' arancione ha già preso per una manica Kenma, portandolo verso un adorabile tavolo a quattro dalle morbide poltroncine rosa pesca, come l' insegna e le pareti della caffetteria, nonchè le uniformi dei camerieri ed il bancone.

Sentendo una notifica tiro fuori il telefono e mi affretto a rispondere a mia madre ricordandole che oggi sarei stato fuori la maggior parte della serata, mentre sento i passi di un cameriere avvicinarsi al tavolo ed Hinata iniziare ad ordinare qualcosa.

-Guarda piccoletto che se stai con la testa così sembri ancora più basso di quanto tu non sia già-

Alzo la testa di scatto posando gli occhi due due smeraldi che ho imparato a conoscere.

-Lev?! Cosa ci fai tu quì?-

-Ci lavoro quì nanetto, te l' avevo detto che oggi avrei dovuto lavorare da mia zia, è la proprietaria della caffetteria-

Lev indica con un cenno del capo una signora su con l' età ma dallo sguardo gioviale che sta servendo due ragazze da dietro il bancone color pesca.

In effetti ora che ci faccio caso Lev indossa la divisa arancione con su la stampa di una piccola pesca degl' altri camerieri ed in mano ha il taccuino, anche questo rigorosamente color pesca, su cui segnare le ordinazioni dei clienti presenti nella caffetteria.

Kuroo fa passare lo sguardo da me a Lev e da Lev a me circa una ventina di volte.

Kenma invece sembra troppo assorto nel delineare con il dito il profilo dei gattini color pesca disegnati sulla carta da parati per accorgersi di qualcosa.

-In due anni Yaku mi ha sempre minacciato di morte ogni volta che facevo delle battute sulla sua altezza. A te non ha detto nulla-

Kuroo chiude gli occhi con aria grave, poi li riapre, mettendo le mani a mò di preghiera davanti al grigio.

-Insegnami oh grande sensei-

Gli tiro uno scappellotto.
Lev ride.

-È perchè io sono speciale-

-No non lo sei-

-Sei cattivo-

-Si-

-LEV! NON BIGHELLONARE DURANTE L' ORARIO DI LAVORO O TI LICENZIO ANCHE SE SONO TUA ZIA È CHIARO?! Oh ciao tesori siete degli amici del mio bambino? Piacere di conoscervi mi chiamo Yuki. LEV TU MUOVITI A PORTARE LE ORDINAZIONI. Arrivederci, per qualsiasi cosa mi trovate dietro al bancone-

Lev scatta terrorizzato dietro al bancone, preparando l' ordine di Hinata, Kuroo e Kenma mentre sua zia, dopo averlo finito di sgridare ed avendo suscitato una risata da parte di Kuroo ed avendo spaventato Kenma, torna con lui dietro il bancone, tirandolo per un orecchio.

Guardando Hinata con il cucchiaino in mano che cerca di attaccarlo al naso di Kenma mi rendo conto di una cosa.
Mi sono scordato di ordinare.
E non ho nemmeno pranzato.
Sono un genio.

Alzo gli occhi al cielo.
Ruberò qualcosa a Kuroo.

Un paio di minuti dopo Lev torna tenendo le ordinazioni in bilico su di un vassoio, indovinate? Color pesca.

Poggia una fetta di torta alle fragole davanti ad Hinata, una al cioccolato davanti a Kuroo ed una tazza di thè alle mandorle davanti a Kenma.

Poi però si gira verso di me e mi poggia davanti un dolce rosso da cui vedo uscire della glassa viola, credo ai frutti di bosco.

-Sono appena le sette e un quarto. Non hai pranzato vero?-

Arrossisco sulle gote e sulle orecchie, abbassando lo sguardo sul dolce invitante davanti a me.

-No non ho pranzato. Grazie Lev-

Ringrazio il grigio, al che il ragazzo dagl' occhi smeraldini mi sorride, per poi allontanarsi con il vassoio vuoto ed andare a servire altri clienti.

Kuroo mi guarda di traverso con un sorrisetto che mi terrorizza.

-Non ci hai detto di avere lo spasimante Yaku-

Mi strozzo con la mia stessa saliva ed Hinata seduto accanto a me mi deve dare due botte sul retro della schiena per permettermi di respirare di nuovo regolarmente.

-Non ho lo spasimante Kuroo! Lev è solo un mio amico, e poi lo conosco da appena una settimana-

-E con questo? Su Yaku, anche a me Kenma è inziato a piacere dopo po... merda-

Kuroo essendosi accorto di aver appena rivelato i sui sentimenti per Kenma davanti allo stesso si porta una mano a coprire la bocca ed arrossisce di botto, poi si alza e scappa fuori, mentre il più grande, dapprima ci guarda scioccato poi si alza e gli corre dietro.

Hinata fa come per seguirli, ma gli poggio una mano su una spalla e lo blocco.

-Credo abbiano bisogno di parlare un po' da soli-

Hinata annuisce poi continua a mangiare la sua fetta di torta, mentre io finisco il mio dolce.

Pochi minuti dopo Lev torna con un foglio in mano, immagino lo scontrino con il conto e lo poggia sul tavolo, prima di andarsene però ci rivolge queste parole.

-Non sapevo che i vostri amici stessero assieme-

Lo guardo confuso.

-Quello che sembra un budino e quello con i capelli scuri, si stanno baciando fuori dalla caffetteria-

Lev ci indica con un cenno le porte di vetro rosato dietro di noi, dove Kenma sta tenendo con delicatezza il viso di Kuroo, mentre lo bacia.

A quella vista inizio a ridere.

-E lui che si preoccupava tanto-

Lev mi guarda confuso e gli faccio cenno che gli avrei spiegato successivamente, poi pagando il conto lo saluto ed esco dalla caffetteria, seguito dall'arancione.

-Sì però prendetevi una stanza-

Kenma arrossisce mentre Kuroo scoppia a ridere.

Dirigendoci verso casa ripenso alle parole di Kuroo dette con tanta semplicità ed arrossisco leggermente, senza motivo.

Non ci avevi detto di avere lo spasimante Yaku.

Stringimi forte. {Yakulev}.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora