Capitolo due - parte quarta

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Non è per niente calmo e razionale. Non è nemmeno lontanamente vicino all'essere calmo e razionale. Harry si sveglia dopo ore con le braccia immobilizzate sopra la testa e il peso del corpo di Louis addosso, il calore nella stanza è soffocante.
Inoltre, un coltello gli preme contro la gola.
Immediatamente, Harry cerca di spostare le braccia per difendersi, tuttavia nota che sono legate alla testata del letto con delle corde. Non riuscirà mai a slegare quei nodi.
"Louis?" Domanda sottovoce, cercando di mantenere un tono calmo. "C'è un motivo particolare per cui mi stai puntando un coltello alla gola?"
"Si, piccolo." Dice Louis, gli occhi spalancati di un blu intenso e il coltello sempre più vicino alla sua pelle. "Non ti metterei un coltello addosso senza una buona ragione."
In circostanze normali, Harry non la penserebbe allo stesso modo. Ma è abbastanza ovvio che queste non sono circostanze normali. "Vuoi dirmi allora perché mi stai puntando un coltello?"
Il naso di Louis si increspa prima che l'omega emetta un piccolo ringhio. "Lo sai il perché, bastardo."
Va bene. Non è stato molto utile chiederglielo. "Presumiamo che io non lo sappia." Continua Harry, ruotando i polsi doloranti. Questa conversazione sarebbe molto più facile se avesse almeno una mano libera, in modo da poter toccare la schiena o i fianchi di Louis e attirare la sua attenzione su qualcos'altro.
Anche se avere l'attenzione dell'omega non sembra essere un problema, in quel momento.
"Allora devi essere molto bravo a mentire." Insiste Louis, le dita che tremano mentre stringe con forza il coltello. "Perché sei un fottuto bugiardo e i bugiardi mentono sempre."
Chiaramente, Harry deve cambiare tattica. Chiedere direttamente a Louis perché è arrabbiato non funziona.
"Vuoi sapere su cosa non ho mai mentito?" Domanda Harry, arricciando le dita nelle fessure dell'amaca e facendoli ondeggiare pericolosamente. "Quanto sono felice quando sono insieme a te."
Louis emette un ringhio, incredulo e arrabbiato allo stesso tempo. "Sei così fottutamente pieno di te, stronzo. Dovevo venderti alla Marina non appena quando ne avevo la possibilità. O forse potrei venderti ad un'altra nave pirata. Saresti il loro schiavo."
Quindi andrà così alla fine. Va bene, Harry può gestirlo.
"E tu cosa faresti?" Domanda il riccio, aggrottando le sopracciglia. "I pirati vogliono soltanto una cosa dagli omega, dopotutto."
L'espressione di Louis cambia velocemente, ed Harry sa che può continuare ad insistere su quel punto. Avverte il senso di colpa che si fa strada dentro di lui, non vorrebbe usare queste parole contro il suo omega, ma non vede altro modo per uscire da quella situazione. "E tu non lo vuoi, vero?" Mormora, cercando di allentare un po' le corde che però non si muovono. "Non vuoi che qualcuno entri dentro di te. Solo io posso. Solo io posso farti sentire bene, farti venire. Non vuoi che nessun altro alfa lo faccia."
"Dovresti sentirti molto fortunato." Dice Louis, spostandosi irrequieto sopra Harry, in modo che le cosce struscino brevemente contro i suoi fianchi prima di immobilizzarsi, senza tenere in considerazione come si sta sentendo il riccio in quel momento.
Dopo qualche minuto, Harry sente il dolce profumo di fragola dell'eccitazione di Louis. Non è troppo forte, è leggermente accennato, ma sa che aumenterà a breve.
Ancora una volta, Harry decide di cambiare tattica. "Questo è ciò che voglio." Sussurra, cercando di ignorare il dolore al braccio. "Voglio che tu sia mio, voglio fare l'amore con te, litigare e fare la pace, proteggerti da tutto. Sei l'unico per me."
"Non importa ciò che vuoi." Insiste Louis, riacquistando la rabbia precedente e premendo di nuovo il coltello contro la sua gola. "Dovrei tagliarti la gola e lasciarti qua a marcire, poi scappare con un altro equipaggio pirata."
"E quando uno di loro deciderà di usarti e averti tutto per sé?"
Harry non avrebbe dovuto dirlo. Louis ha sempre detto che non ha paura che tutto ciò che potrà accadere, ma ricorda benissimo di quando insieme hanno parlato dei giorni vissuti dall'omega sulla The Tide. Harry sa quanto Louis fosse terrorizzato, che a volte fa ancora degli incubi dove degli uomini lo prendono senza il suo consenso. Sa benissimo come si è sentito Louis i primi giorni sulla sua nave, dopo essere stato salvato. Non è qualcosa che Harry vuole far ritornare nella testa del principe.
"Mi inventerei qualcosa," dice Louis con tono aggressivo.
"Saresti pronto ad ammettere di essere incinto?" Chiede Harry dolcemente, inclinando i fianchi in modo che Louis possa sedersi comodamente sul suo addome, la lama affilata del coltello che preme ancora contro la sua gola, minacciando di ucciderlo all'istante. "Gli dirai che aspetti un bambino? Mentiresti per salvare la tua pelle?"
Gli occhi di Louis sono selvaggi e furoisi. "Dire loro che sto aspettando un figlio da te non mi salverebbe la vita." Ringhia l'omega, premendo forte la lama contro la gola del Capitano.
"Potrebbe essere il figlio di chiunque." Sussurra Harry, ignorando il lampo di rabbia che avverte nello stomaco al pensiero che Louis possa andare con altre persone. La corda sfrega contro i suoi polsi, non ancora abbastanza liberi. "Non deve essere mio per forza, se vieni catturato."
"È quello che dovrei dire loro, allora?" Sibila Louis, palesemente arrabbiato. "Che il grande Capitano Styles ha lasciato scappare il suo omega che ha poi scopato con qualcun altro?"
Harry sente il petto stringersi a quell'affermazione, l'alfa che è dentro di lui gli impone di rispondere di no, invece dice "Se ciò potrà salvarti la vita, si."
"Sei un fottuto bugiardo." Sputa Louis, il coltello ancora premuto contro l'epidermide di Harry.
È abbastanza arrabbiato da poter farlo sul serio. Harry ancora non ha capito il motivo di tutta quella rabbia, ma potrebbe scoprirlo molto presto.
"Cosa?" Domanda Harry, non riuscendo a mantenere un tono di voce basso e iniziando quindi ad urlare. "Di che cazzo stai parlando?"
"Sei un fottuto bugiardo." Ripete Louis, con tono velenoso e gli occhi di ghiaccio. "Ti ho visto con quella puttana."
"Gina?" Sussurra il riccio, sussultando quando il coltello gli preme più forte contro la pelle. "Gina è solo un'amica, piccolo."
Louis ride, un suono aspro e per niente divertente. "Quindi suppongo di essere anche io solo un amico? Tutte le volte che hai detto che mi ami... stavi mentendo vero? Lo dicevi soltanto per entrare nei miei pantaloni?"
"Non ti ho mai mentito," risponde Harry onestamente, rigirando di nuovo i polsi e provando ancora una volta a scovare un punto debole nei nodi per liberarsi. Questa conversazione sarebbe andata diversamete se fosse stato in grado di toccare Louis, convincendolo del fatto che sta dicendo la verità. "Sai benissimo che sei l'unico per me, tesoro."
"No, non lo so," dice Louis, togliendo il coltello e pulendolo contro la coscia, un rivolo di sangue scorre sulla pelle dell'omega. Non è di Louis quel sangue, è suo.
Per la prima volta, Harry apprezza il fatto che il principe sia completamente nudo sopra di lui. Per metà del tempo non capisce come funzioni il cervello di Louis, non vuole sapere perché il giovane abbia pensato che sarebbe stata una buona idea spogliarsi prima di arrampicarsi sul suo corpo nel letto che condividono da mesi, il tutto mentre lui è legato e incapace di fare qualsiasi cosa, ma riesce ad apprezzarlo. Harry apprezza il profumo di Louis che invade completamente i suoi sensi, e se Harry adesso lo toccasse, di sicuro scoprirebbe che è davvero bagnato come pensa.
L'odore dell'eccitazione di Louis pervade l'aria, denso e stucchevole, richiedendo attenzioni.
"Lo sai." Insiste Harry, spostando i fianchi in modo che Louis si sistemi meglio sopra di lui, più comodo, seduto proprio sul suo cazzo. Se Harry non fosse stato legato avrebbe risolto l'intera situazione in un altro modo. "Sai quanto ti amo."
"Quindi ti piace soltanto tradire." Dice Louis, facendo scorrere il pollice sul bordo della lama, gli occhi fissi su di essa. "Non importa, comunque."
Harry non è tipo che tradisce. Il suo stile di vita non è favorevole per iniziare una relazione seria e duratura, questo è vero, fino a quando non ha incontrato Louis. Ora deve convincere il suo omega che si sta sbagliando.
"Tagliami la gola, allora." Sussurra Harry, incontrando lo sguardo dell'altro. "Se sei così sicuro del fatto che vorrei scopare con qualcun altro, quando potrei farlo con te ed essere felice."
Louis sembra sconcertato, incerto su come procedere. Harry continua. "Me lo merito, dopotutto. Non ti basimerei. Se non posso essere soddisfatto nemmeno del fatto che il più bell'omega del mondo ami venire a letto con me, mi merito qualsiasi punizione."
Louis rimane in silenzio con il coltello ancora appoggiato contro la coscia. "Sei tu, comunque." Insiste Harry, lasciando che la sua voce diventi morbida e gentile. "Mi togli il respiro per quanto sei adorabile, feroce e leale. Non smetto di pensare a te da quando ti abbiamo portato a bordo per la prima volta e tu lo sai. Usalo contro di me ogni volta che lo ritieni opportuno."
Louis tiene le ciglia abbassate ed Harry non riesce a capire cosa sta pensando l'altro ragazzo. Non riesce a capire se ciò che ha detto ha sortito l'effetto sperato, oppure no.
Continua. "Sei l'amore della mia vita e ho bisogno che tu mi creda. Cristo, Louis, a malapena guardo in faccia qualcuno da quando ho te, men che meno li desidero. Voglio solo te."
Cala un silenzio che dura per qualche minuto, ed Harry inizia a pensare che Louis non gli crederà mai. Poi all'improvviso, Louis parla. "Provamelo."
Provarlo? E come?
Prima che Harry possa rispondere, Louis si sposta di nuovo, quasi facendo ribaltare l'amaca, allungando una gamba a terra per tenersi meglio in equilibrio e sedendosi sul suo viso. Il profumo dell'eccitazione di Louis è ancora più forte in questo modo. Harry riece a percepire che l'omega è ormai completamente bagnato. Ha un profumo così buono che vorrebbe soltanto assaggiarlo, solo un po'.
Scopre che è quello che vuole anche Louis, seduto sulla sua faccia senza preoccuparsi della posizione scomoda e precaria. Quasi sicuramente si ribalteranno e se Harry non volesse così tanto assaggiare Louis, glielo farebbe notare e cambierebbe posizione. Così com'è, l'unica cosa che può fare è iniziare a leccare, facendo scorrere la lingua lentamente contro l'apertura di Louis, il suo sapore dolce sulla lingua. Sopra di lui, Louis inizia a sospirare profondamente, facendo scivolare una mano tra i capelli di Harry. Preme più forte contro il suo viso, esigente ed invadente, ed Harry gli dà ciò che vuole, leccandolo velocemente e aprendolo con la lingua.
Harry gli darà sempre tutto ciò che vuole.
Non ci vuole molto perché i sospiri di Louis diventino dei gemiti e dei singhiozzi. L'omega sta per arrivare al limite, grazie soltanto alla lingua di Harry nel suo sedere. In altre occasioni Harry gli direbbe qualcosa, ad esempio quanto è bello, o quanto ama i suoi gemiti, o quanto è innamorato di lui. In questo momento tuttavia, non può farlo, non con Louis seduto sulla sua faccia. Tutto quello che può fare è ascoltare il principe arrivare all'orgasmo, muovendosi convulsamente sopra di lui, mentre Harry non riesce nemmeno a toccarlo.
Louis scivola via dal suo viso, se intenzionalmente o no, Harry non lo sa. Ad ogni modo, riesce a prendere aria dalla bocca per poter dire "Non riuscirò a scoparti se resterò legato in questo modo, piccolo."
La voce gli esce confusa e dolce. Probabilmente è una buona cosa che abbia usato quel tono di voce tranquillo – anche dopo un orgasmo del genere, Louis sarebbe probabilmente in grado di arrabbiarsi di nuovo con lui. E soprattutto di lasciarlo legato.
Passano pochi secondi prima che Louis si muova goffamente, scivolando sul corpo di Harry e spingendosi verso i nodi per slegarli. Il principe tende a diventare molto flessibile e obbediente dopo aver raggiunto un orgasmo. Vuole che Harry si prenda cura di lui adesso, vuole che il riccio prenda il comando. Harry lo farà, gli darà tutto ciò che desidera.
"Non muoverti, dolcezza." Mormora Harry, scuotendo i polsi e cercando di far funzionare di nuovo la circolazione sanguigna mentre tenta di sedersi lentamente, facendo attenzione a non spingere Louis fuori dall'amaca. Il suo cazzo è duro e pronto e scivola immediatamente lungo l'apertura di Louis, come se non potesse farne a meno.
"Promettimelo." Dice Louis, avvolgendo le braccia attorno al collo di Harry e tenendosi stretto mentre lui appoggia i piedi a terra per non sbilanciarsi.
Non ha davvero senso ciò che ha appena detto Louis. Promettimelo. Cosa dovrebbe promettere? Il suo cervello in quel momento è completamente annebbiato e non capisce a cosa possa riferirsi Louis.
"Promettimelo." Ripete Louis con tono insistente, restando immobile mentre Harry si alza, le mani strette sotto al sedere dell'omega per assicurarsi che non cada.
All'improvviso, capisce tutto. Promettimelo. Vuole che Harry prometta che Louis è l'unico per lui, che non guarderà mai nessun altro.
"Lo prometto." Sussurra Harry, alzandosi dall'amaca e fermandosi a metà strada verso la montagna di coperte sul pavimento in legno che funge da materasso. Lo bacia di nuovo, un bacio breve ma pieno di significato. "Sei l'unico per me, piccolo. Te lo prometto. Non voglio nessun altro, solo te."
Louis sospira, inclinando la testa all'indietro mentre Harry lo fa sdraiare sulle coperte. Si inginocchia sul corpo del suo omega e si toglie i capelli dal viso. "Lo vuoi ancora?"
Ad Harry andrebbe bene anche una risposta negativa. Ovviamente preferirebbe fare l'amore, ma se Louis ha cambiato idea e non vuole più farsi scopare, Harry si limiterà a darsi piacere con la propria mano. Forse potrebbe persino ricoprire Louis con il suo sperma, fargli capire che è tutto suo. Perché Harry è di Louis, e glielo dimostrerà infinite volte se è ciò di cui ha bisogno l'altro ragazzo.
"Lo voglio." Dice Louis, allungando una mano per far scorrere il pollice sulla sua mascella. "Lento okay? Vai piano."
Fare lentamente sarà difficile visto l'aspetto di Louis in quel momento, nudo e arrossato, lo sperma che inizia ad asciugarsi sul ventre piatto. Sarà difficile fare lentamente se Harry si mette a pensare alla sua bocca sul sedere dell'altro ragazzo, la lingua dentro la sua entrata bagnata.
Ma ci proverà.
"Okay," sussurra Harry, tirando una gamba dell'omega attorno al suo fianco e inserendo due dita nella sua apertura. Louis è ancora aperto e pronto, le dita scivolano facilmente all'interno del suo corpo.
La graziosa bocca dell'omega si apre per emettere un gemito, per poi deglutire velocemente. Harry sposta la bocca proprio in quel punto, succhiando un segno sul collo di Louis, un segno che ci metterà giorni interi per andare via. È così preso da quello che sta facendo che quasi dimentica di muovere le dita seppellite profondamente nel sedere di Louis.
"Un po'-" prova a dire Louis, la voce rotta per l'eccitazione, le parole che rimbalzando sulle labbra di Harry. "Un po' più veloce."
Un po' più veloce. Okay, Harry può farcela.
"Ne vuoi un altro?" Domanda Harry, per essere sicuro. Un po' più veloce significa che probabilmente Louis è pronto per accogliere il suo cazzo, ma vuole esserne sicuro al cento per cento. Non può correre il rischio di far male al suo piccolo omega.
Louis scuote la testa, affondando le unghie nella parte posteriore del collo di Harry. La lingua scivola rapidamente sul labbro per inumidirlo. "No, voglio il tuo cazzo."
Questa è una richiesta che Harry può soddisfare. Allontana lentamente le dita dall'entrata di Louis, solleva il ragazzo un po' più in alto mettendogli una mano sotto la schiena e allinea il suo membro con l'apertura bagnata. Inizia a spingere in modo gentile e lento, proprio come gli ha detto chiesto Louis.
"Bello," borbotta Louis, le dita allacciate dietro al collo di Harry per rimanere fermo. Ha gli occhi socchiusi, il membro che bagnato sulla punta, come se non riuscisse a decidersi se diventare duro di nuovo o meno, arrossato e bagnato. Harry decide che più tardi glielo succhierà fino a quando non arriverà al limite. "Mi fai sentire bene."
Benissimo. L'unica cosa che Harry vuole in quel momento è far sentire bene il suo omega, soddisfarlo. Continua a spingere lentamente, centimetro dopo centimetro, mantenendo un ritmo lento e costante, fino a quando il suo cazzo non è completamento dentro al corpo dell'altro.
"Anche tu mi fai sentire bene." Sussurra Harry, con tono addolorato. Alza il collo per sfiorare la bocca di Louis, senza lasciargli un vero bacio. Si sente sul punto di arrivare all'orgasmo, è dolorosamente duro, ma non lo farà, non fino a quando Louis gli dirà che può farlo. "Sei così bello, piccolo."
Harry si sente così in estasi che a malapena riesce a crederci, ogni parte del suo corpo pizzica per l'eccitazione. Passa un pollice sul piccolo rigonfiamento del capezzolo di Louis, la tentazione di assaggiarlo con la bocca è troppa. Ecco un'altra cosa che farà più tardi, quando sarà arrivato al culmine e potrà dedicarsi completamente al suo Louis.
L'unica cosa su cui riesce a concentrarsi in questo momento è il suo nodo, gonfio alla base del suo cazzo, che implora di essere liberato nel suo splendido omega. Quell'omega che Harry ormai sente suo, quello a cui ha rubato l'innocenza e la verginità.
"Puoi," gli dice Louis, attorcigliando le dita nei suoi riccioli. "So che vuoi annodarmi, fallo."
Harry non se lo fa ripetere due volte. Entrambi lo vogliono. Preme il suo nodo dentro il corpo di Louis e lo stringe a sé, la bocca premuta contro la base della gola dell'omega, i denti che ripassano il segno appena fatto. Sente i gemiti di Louis sotto di lui, mentre cerca di stringerlo ancora più vicino a sé. Louis arriva per la seconda volta proprio in quel momento, il cazzo bagnato e scivoloso contro i loro addomi. È tutto così disordinato e fantastico, Harry pensa che il sesso dovrebbe sempre essere così.
"Bene." Mormora Louis, passando le dita tremanti tra i capelli di Harry. "Va tutto bene, amore."
Staccarsi dal collo di Louis richiede molta concentrazione. Tenta comunque, la bocca aperta che prova ad allontanarsi da quel punto maledetto mentre inizia ad arrivare al culmine, respirando affannosamente contro la pelle dell'altro. Ha un profumo così buono, un sapore fantastico, si sente così bene. È tutto ciò su cui Harry riesce a concentrarsi - venti uomini armati potrebbero irrompere nella stanza e probabilmente non se ne accorgerebbe nemmeno.
"Così bello." Sussurra Harry, le mani che vagano su ogni centimentro del corpo del principe. Louis spinge le ginocchia contro la sua schiena, facendo oscillare i loro corpi lentamente. "Verrai di nuovo?"
Il suo nodo si sta ancora liberando, pompando dentro al corpo di Louis. Lentamente, Louis scuote la testa, i capelli umidi che solleticano la fronte di Harry. "Non penso, sono molto stanco."
Harry ha bisogno di tutte le energie che gli rimagono per sollevarsi sui gomiti e guardare l'omega in volto. "Ti ho fatto male?"
"No," esclama Louis, le braccia ancora avvinghiate al collo di Harry. Quindi gli lancia un piccolo sorriso, le labbra ancora rosse e morbide per i baci che si sono scambiati. "È tutto bellissimo. Sto così bene quando ti sento dentro di me."
Harry sente il petto bruciare per l'emozione, sentimenti così profondi che non riesce nemmeno a descrivere. Lascia un bacio a Louis mentre pronuncia un "ti amo" contro le sue labbra appena sussurrato, in modo che soltanto loro due possano sentirlo.
Sa che Louis è stanco, sa che vuole dormire, probabilmente potrebbe addormentarsi con ancora il cazzo di Harry nel sedere, tuttavia risponde comunque, sussurrando un flebile ti amo, lasciandogli nel mentre qualche bacio.
"Dormi, amore mio." Mormora Harry con tono tranquillo.
Gli occhi di Louis si stanno chiudendo, è caldo e assonnato, le dita scivolano lentamente dal suo collo. Un'ondata di soddisfazione scaturisce nelle vene di Harry, l'alfa dentro di lui si è finalmente placato vedendo il suo omega addormentarsi. Ciò significa che ha fatto il suo lavoro e che a Louis è piaciuto più del solito. L'ha fatto sentire bene.
Dopo qualche minuto, il nodo di Harry si placa e riesce ad uscire dal corpo di Louis, ormai addormentato. Harry prova a stare attento a non svegliarlo, assicurandosi di muoversi lentamente. Successivamente prova a spostare il corpo del principe in una posizione più comoda per dormire, rannicchiandosi dietro la schiena di Louis e annusando i suoi capelli. Gli fanno un po' il solletico ma hanno un odore così buono che non gli importa del resto. Avvolge le braccia attorno al ventre di Louis e si addormenta.


















Swim In The Smoke (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora