ottavo capitolo

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Ehy! Chi siete voi? Fateci passare!- dice ridendo mio zio, ci stacchiamo e mi mostro a loro.-

Anna? Ti sei fidanzata???- dice mia zia felice, io incredula inizio a balbettare perchè so già che la nostra relazione non sarà capita.

Possiamo conoscere nostro cognato?- così Cesare si gira e mio zio è stupido e arrabbiato allo stesso tempo.-

Tu...Non potrai stare con lui, è famoso e troppo grande per te, quindi non penso di accettare questa cosa.- mi scendono le lacrime.-

Ma dai Fabio come puoi dire così a questo ragazzo? Sarà famoso ma il suo sentimento per Anna sembra forte.- non la ascolta.-

Cosa sarebbero quelle borse e quelle buste? Hai vissuto a casa sua?- stringo i pugni e trattengo le lacrime.-

Non mi hai dato le chiavi di casa e quindi sono rimasta fuori per un mese.- ci rimane male ,ma comunque non cambia la sua scelta.-

Cesare, vai, torna a Bologna, Torino non fa per te.- e così, tutto è andato a fanculo, quasi un mese di relazione mandato in fumo. Maledico tutti e mi rinchiudo in camera con tutte le mie cose, piango, fino a prosciugare i miei dotti lacrimari. Mi pulsa la testa, non potevo sapere che una relazione, durata un mese, potesse finire così e che mi avrebbe fatto così male.

Son passati due giorni,non sono ancora uscita dalla mia stanza, mia zia mi passa il cibo da una finestrella vicino alla porta, ma evito il cibo... Sono sazia dalle lacrime versate in queste 48 ore, ho dormito male. Nonostante tutto Cesare non si è fatto vivo.

Passano altri giorni e io perdono mio zio, infondo voleva farlo perchè conosce Cesare, da più tempo, sa che mi avrebbe fatto male in futuro.-

Ehy tesoro scusa per la mia reazione.. sono stato un cattivo esempio.- sospiro e lo abbraccio.-

Zio non lo sai, ma forse agendo impulsivamente volevi proteggermi, perchè lo conosci da molto di più tempo di me, quindi senza volerlo mi hai aiutato.- sciogliamo l'abbraccio e lui mi sorride quasi emozionato.-

Beh a me fa piacere che tu la pensi così e che tu abbia interpretato il mio gesto, ti voglio bene, sei la figlia che non ho mai avuto.- mi emoziono e ci abbracciamo ancora, la giornata finisce così.. completamente a caso, torno a dormire.

27 luglio 2013

Torino anche stamattina è soleggiata, rimango con la testa fuori dalla finestra e ammiro la tranquillità del primo sole, la dolce brezza fresca mi avvolge facendomi sorridere. Vedo le persone andare avanti e indietro anche a quest'orario. Scendo e arrivo in cucina, ad accogliermi c'è mia zia con della frutta fresca e della marmellata alle ciliegie, la mia preferita!

Faccio subito colazione e poi mi vado a sbrigare, prendo tutto l'occorrente e scendo. Cammino senza una meta, ma con gli occhi rivolti al cielo, sono solo le otto di mattina,ma la luce riscalda e illumina tutto ciò che ho intorno. Sospiro e continuo a camminare.

Cesare's pov

Mi manca.. ma non voglio più chiamarla, lei è troppo piccola per me e io sono un incosciente, ho quasi rovinato la sua giovinezza per un mio stupido capriccio. Cancello il suo numero e dico addio a lei. Non mi interessa più, nonostante mi sia divertito tanto in questi due mesi, ho imparato molto da lei, adesso devo pensare alla carriera e non mi devo far distrarre dalle donne, addio Anna.

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Ciao a tutti!

Scusate per le varie modifiche ma ho avuto dei cambi di rotta, perchè la volevo rendere più interessante, spero vi piaccia <3.

Vorrei - Cesare CremoniniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora