nono capitolo

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Cesare's pov

Mi manca.. ma non voglio più chiamarla, lei è troppo piccola per me e io sono un incosciente, ho quasi rovinato la sua giovinezza per un mio stupido capriccio. Cancello il suo numero e dico addio a lei. Non mi interessa più, nonostante mi sia divertito tanto in questi due mesi, ho imparato molto da lei, adesso devo pensare alla carriera e non mi devo far distrarre dalle donne, addio Anna.

Cinque mesi dopo

Anna's pov

Nessuna chiamata, passarono così in fretta sia il primo mese che il secondo mese, per molte notti mi sono addormentata piangendo. Adesso sto meglio, dopo due mesi di relazione non mi ha contatto per niente, eccome se ci teneva. E sono da mesi che mi sto alzando sempre presto, mi affaccio alla finestra, ma oggi è un giorno particolare, c'è qualcuno nella piazzetta che vedo ogni mattina, è sempre vuota, ma quel qualcuno che sta suonando mi sta facendo sorridere. Decido di sbrigarmi e scendere senza fare colazione, prendo un po' di soldi per poterli dare al ragazzo. Esco e corro in piazza e trovo il ragazzo che smette di suonare e sbuffa, mi avvicino sorridente.-

Puoi suonare per me?- il ragazzo sorride e prende la chitarra in mano.-

Cosa vuoi sentire?- rimango in silenzio per pensarci e ho un lampo di genio.-

Che cos'è l'amor di Vinicio Capossela.- sorride ancora e si alza di scatto, rido di gusto, lui inizia a cantare.-

Che cos'è l'amor

Chiedilo al vento

Che sferza il suo lamento sulla ghiaia

Del viale del tramonto

All' amaca gelata

Che ha perso il suo gazebo

Guaire alla stagione andata all'ombra

Del lampione san soucìre quindi mi zittisco immediatamente

Ha una voce così bella e delicata, ha davvero tanto talento

Che cos'è l'amor

Chiedilo alla porta

Alla guardarobiera nera

E al suo romanzo rosa

Che sfoglia senza posa

Al saluto riverente

Del peruviano dondolante

Che china il capo al lustro

Della settima Polàr

Lui è un concentrato di energia e sorrisi, non capisco come mai venga ignorato da tutti.-

Ahi, permette signorina.-

Si avvicina e mi fa fare una giravolta, io divento rossa.-

Sono il re della cantina

Volteggio tutto crocco

Sotto i lumi

Dell'arco di San Rocco

Ma s'appoggi pure volentieri

Fino all'alba livida di bruma

Che ci asciuga e ci consuma.- continua a cantare, saltare e ballare, appena finisce applaudo felice.-

Bravissimo! Che talento e mi hai coinvolta moltissimo, ogni mattina mi affaccio a quest'ora e mi godo il silenzio, ma vedo che oggi anche un po' di musica mi fa bene.- sorridiamo a vicenda e lui ripone la chitarra vicino ad una pietra.-

Grazie, non vengo tutte le mattine, ma evidentemente oggi sono stato fortunato..visto che non trovo nessuno solitamente.

Senti.. ti andrebbe di andare a fare colazione? Visto che neanch'io l'ho fatta.- ride e annuisce.-

Fammi mettere la chitarra nel suo fodero e andiamo.- ripone delicatamente la chitarra al suo posto e ce ne andiamo.

Nel tragitto per andare al bar non parliamo moltissimo, ma appena arriviamo ordiniamo. Iniziamo a conoscerci.-

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Salve a tutti spero vi sia piaciuto questo penultimo capitolo, aggiungete la storia e commentate<3

Vorrei - Cesare CremoniniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora