Le formiche lavorano nude nella terra.
Io t’aspetto in silenzio stravaccato su questa panchina scolorita e un poco sbilenca a lato del parco.
Tu, inguaribile ritardataria che ti mangi la nostra ora d’aria insieme chissà quanti minuti con te mi ruberai quest’oggi.
Pure il sole si scoccia non vedendoti arrivare e si diverte cuocendomi la faccia.
Questa enorme e stupida divisa da chef che devo indossare mi fa sudare anche l'interno delle ossa.
Poi arrivi.
Mi sorridi.
E chissenefrega dei minuti mangiati che non riavrò mai piu.
E chissenefrega se son tutto sudato.
Ti prendo e ti bacio.
Ti scansi.
Mi guardi.
Sorridi.
Mi baci.
Ti bacio.
Un'ora d'aria per sudare e baciarti.
Non chiedo di meglio.