La prima cosa che feci la mattina di due settimane dopo fu andare a comprare dei fiori e dei cioccolatini.
La seconda fu dirigermi allo studio di Andreas, con le idee chiare su cosa avessi dovuto dire.~
Michael aprì la porta dello studio ed entrò, fermandosi qualche passo dopo.
Andreas e Lara, che stavano lavorando su un progetto insieme, alzarono entrambi la testa.
Lara la riabbassò subito, quasi spaventata.
Andreas invece si sorprese."Michael"
Il riccio avanzò, senza dire una parola. Teneva i fiori in una mano e i cioccolatini nell'altra. Andreas li notò immediatamente.
"Possiamo parlare?" Domandò Michael.
"Sì" rispose il biondo, rimanendo comunque immobile, indeciso su cosa fare.
Michael fece un cenno d'intesa, poi si voltò verso Lara.
"Questi sono per te" le disse, allungandole fiori e cioccolatini.
Lara alzò lo sguardo, sorpresa e senza parole.
"Mi dispiace per la scenata, o se ti ho spaventata" si scusò Michael, mostrandosi pentito.
"Wow. Grazie" disse solo Lara, ancora incredula per il regalo ricevuto. Sorrise al ragazzo e si alzò.
"Cerco un bel vaso"
A quel punto scomparve dalla vista dei due e Michael colse l'occasione per voltarsi verso Andreas.
Lo trovò ancora intento a sorridere, realmente colpito dall'infinita gentilezza del riccio."Sei sempre stato buono. Non cambiare mai" disse Andreas, senza smettere di sorridere.
Poi lo invitò ad entrare nel suo ufficio, dove avrebbero avuto più privacy.
~
Non appena superai la soglia della porta, tutti i miei piani andarono in fumo.
~
"E quelli?"
Michael indicò un cuscino e una coperta ancora stropicciata sul divano dell'ufficio.
Andreas si affrettò ad arrotolare tutto insieme e farlo sparire nel piccolo bagno.
"Hai dormito qui?" Domandò.
Andreas provò ad accampare qualche scusa, ma nessuna gli sembrava abbastanza convincente. Alla fine si arrese, sospirando.
"Sì"
"Perché?"
Michael non smise un secondo di guardarlo.
"Casa mi ricorda Samuele.. Non riesco a dormire. Qui.. Tutto mi ricorda te"
Le parole del biondo erano quasi sussurrate, forse per paura di essere giudicato male.
"E dormi?" Domandò Michael.
"No" rispose deciso Andreas. "Ma mi piace pensare a te" aggiunse.
Michael non rispose, non avrebbe saputo cosa dire neanche se avesse voluto.
"Volevi dirmi qualcosa?" Domandò Andreas, interrompendo l'ennesimo momento di silenzio imbarazzante.
"Sì. Siediti"
Andreas non lo fece, anzi si avvicinò di un passo al riccio.
"Perché? È qualcosa di brutto?"
Michael ci pensò per un attimo.
"Non lo so" rispose.Andreas sentì l'agitazione invaderlo.
"Ti prego ascoltami" cominciò il biondo.
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Tiny love
FanficSi chiama Andreas e fa l'architetto. Ma non voglio parlare di questo. Ho una domanda per voi. Spero che un giorno, in un modo o nell'altro, riuscirete a trovare anche voi una risposta. Io ci ho messo tutta la fatica e il dolore più grande della mia...