Poison

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NOTA DELL'AUTORE: Questa storia è un gran casino. Un po' come quello presente nella mia testa quando penso a Kojiro.

Infatti mi confonde.

Tendenzialmente sarei portata a vederlo etero. VORREI fosse etero... però...

Eh già, c'è un "però".

E quel "però" si chiama Ken. Il mio cuoricino di fan-girl scalpita pensando al pairing Koji X Ken. Perché insieme sono perfetti. E poi dai, si vede lontano un chilometro che non sono "soltanto amici".

Poi ripenso a Kojiro e al suo modo di essere... è un personaggio dalla personalità estremamente complessa, così come Ken. E sono convita che entrambi, pur amandosi, farebbero fatica ad accettarsi come "coppia".

Se invece immagino Kojiro eterosessuale, beh ve l'ho già detto mille volte: io con Maki non ce lo vedo proprio.

Sapete chi è, per me, l'unica donna "giusta" per lui? Eh sì, proprio lei: Vivien Hutton, che in questa storia troverete col suo nome giapponese (Minami Ozora), il mio OC.

Quindi mi sono chiesta: cosa succederebbe se Hyuga si dovesse trovare a fare i conti con i propri sentimenti e a dover scegliere fra i suoi due "grandi Amori" (nel MIO universo, si intende).

E così è saltata fuori questa storia.

Vi avviso: è una threesome PWP con forti svolte yaoi.

Un esperimento.


Poison

Main characters: Kojiro Hyuga, Ken Wakashimazu

Guest star: Minami Ozora

I want to love you, but I better not touch (Don't touch)

I want to hold you but my senses tell me to stop

I want to kiss you but I want it too much (Too much)

I want to taste you but your lips are venomous poison

(Alice Cooper, Poison - 1989)

«Kojiro, devi prendere una decisione.»

La voce di Minami Ozora era perentoria: «Scegli: o me o lui.»

La ragazza gli stava in piedi di fronte, con i pugni serrati e lo sguardo verde ed intenso fisso nel suo.

Hyuga la guardò smarrito e si voltò verso Ken Wakashimazu che sedeva languidamente sul divano con le lunghe gambe distese e il braccio appoggiato al bracciolo.

«Non chiedermi questo, Nami.» rispose sommessamente il Capitano della Toho.

La giovane si morse il labbro, trattenendo la rabbia e lo sconforto. Wakashimazu assunse un'espressione torva: anche lui, come Minami, era lì per venire a capo di quella situazione che era diventata insostenibile.

Fu ancora la Ozora a parlare: «Non possiamo andare avanti così. Tu devi far chiarezza nei tuoi sentimenti. Non ti accorgi che ci stai prendendo in giro entrambi?» quindi rivolta al portiere: «Diglielo anche tu, Ken! Non startene lì zitto!»

«Cosa vuoi che faccia?» rispose l'estremo difensore della Toho: «Non posso decidere per lui.»

Il discorso non faceva una piega.

«Smettetela, per favore. Mi fate sentire una merda.» implorò Hyuga.

Minami gli si avvicinò e gli accarezzò il bel volto abbronzato: «Tesoro, lo so che è difficile, ma non puoi continuare a tenere il piede in due scarpe. Devi far chiarezza dentro di te: o stai con me o stai con lui. O sei etero o sei gay. Non puoi avere entrambe le cose.»

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