Oggi il grigio cielo di Seoul sembrava meno tetro del solito e essere buttato giù dal letto non mi diede particolarmente fastidio.
Solitamente avrei urlato contro chiunque ci avesse provato, ma non oggi.
Finalmente era arrivato il mio compleanno e con esso la cosa che aspettavo di più negli ultimi mesi.
Oggi Celine sarebbe venuta a trovarmi, era la nostra tradizione, la nostra promessa.
Da quando mi ero trasferito a Seoul per diventare un Idol non ne aveva mai mancato uno.
Inizialmente cercavamo di vederci più spesso ma dal debutto il tempo a disposizione era sempre meno senza contare che i nostri momenti liberi non coincidevano e vedersi diventava sempre più difficile.
Io e Celine avevamo stretto un patto, per nessun motivo avremmo trascorso i nostri compleanni separati.
Con Celine ero praticamente cresciuto insieme, in realtà si era trasferita a Taegu quando io avevo 11 anni e lei 9 ma eravamo diventati subito inseparabili. Non ho mai capito cosa mi spinse ad avvicinarmi a lei, ma credo sia stata la cosa migliore che potesse capitarmi.
Passavamo ore a chiacchierare di tutto e nulla.
A volte in realtà non parlavamo affatto, lei si sdraiava a pancia in giù sul tappeto e restava in silenzio ad ascoltare i miei tentativi al pianoforte.
Ovviamente non era sempre rose e fiori visto il mio carattere, ma Celine riusciva sempre a trovare il modo di calmarmi.
Più cresceva, più sapeva prendermi. Mai una volta che alzasse i toni o si comportasse in modo assurdo. Restava calma e sapeva trovare la giusta corda da tirare.
Per lei non ero così enigmatico come tutti mi consideravano, ero un libro aperto e lei lo era per me.
Non potevamo nasconderci nulla.
Riaverla con me mi rendeva davvero euforico, ovviamente non l'avrei mai dato a vedere ai ragazzi. Ero stanco di essere preso in giro ogni volta che dovevo incontrare la mia migliore amica.
Fortunatamente la mattinata trascorse veloce e dopo gli allenamenti giornalieri corsi a fare una doccia e a preparami.
Celine sarebbe arrivata a momenti.
Presi il telefono per controllare l'ora e notai un messaggio da parte di Celine. L'aveva inviato da due ore ma durante le prove non tenevo mai il telefono con me. Era un videomessaggio.
Lo feci partire e la vidi, sembrava felice e triste allo stesso tempo.Buon compleanno YOONGI!!!!!
Scusami ma quest'anno non riesco proprio a venire.
Mi dispiace tantissimo e scusa se ti avviso con un messaggio e così in ritardo.
In realtà era tutto pronto per la partenza ma è successa una cosa inaspettata.
Poi ti racconterò meglio.
Anche se ancora non sai di cosa si tratta fai il tifo per me, ok?
Scusami ancora!!! Vedrai che saprò farmi perdonare, è una promessa.
Passa una bella giornata! Un bacio!È una promessa, è una promessa...quelle parole risuonavano nella mia testa e mi facevano impazzire.
La nostra era già una promessa. Trascorrere insieme almeno i nostri compleanni. Io non avevo mai perso il suo nonostante i miei impegni. Per cosa avrei dovuto fare il tifo? Da quando aveva dei segreti con me?
Avrei dovuto rispondere a quel messaggio, ma non mi andava. Celine aveva il potere di sapermi calmare ma, quando voleva, era lei la causa del mio malumore.
Come ogni anno dal debutto Namjoon, Jin, Hoseok, Jimin, Taehyung e Jungkook si presentarono nella mia stanza con una torta per festeggiare.
Non volevo gettare su di loro il mio malcontento così finsi un sorriso per tutto il tempo.
Trascorsi il resto della giornata con loro e nessuno sembrò accorgersi del fatto che avrei volentieri spaccato qualcosa. Nessuno a parte una persona, ecco Hoseok era l'unico che si era accorto del mio umore."Adesso che gli altri sono andati via dimmi cosa succede!" - disse.
"Un bel niente, va tutto benissimo!" - senza rendermene conto stavo urlando.
"Dal tono non credo proprio! Sei arrabbiato perché Celine non è venuta?"
"Con un video messaggio, così mi ha avvisato. Non ha nemmeno avuto il coraggio di chiamarmi! Ha detto, poi ti spiegherò e mi ha salutato! Ma che cavoli, un giorno l'anno, il mio compleanno cade un maledetto giorno l'anno e lei ha preso un impegno."
"Adesso non farne una tragedia. Quanti anni hai 5? Avrà avuto le sue ragioni. Fino ad ora non era mai capitato. Finiscila di essere così infantile e possessivo. Sarà anche la tua migliore amica, ma ha una vita oltre te!"Certo che aveva una vita oltre me, non ero mica stupido. Però questo non mi faceva stare meglio. Quella stupida mi aveva davvero fatto arrabbiare.
"Lasciamo stare, fanculo lei e i suoi impegni! Visto che non c'è, posso andare a dormire presto. Buonanotte Hobi!" - Gli dissi indicandogli porta.
Quella sera Celine mi chiamò almeno 5 volte ma non le risposi. Non volevo farle vedere che ero arrabbiato. Non le avrei mai dato questa soddisfazione. L'avrei chiamata io domani.
Spensi il telefono e mi dedicai alla mia attività preferita, dormire.
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She was mine
FanfictionEra la sua migliore amica...almeno questo è quello che continuava a ripetere a se stesso!