COME BACK TO ME

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La luce del sole mi svegliò e un forte mal di testa mi aggredì violentemente.
La sera precedente avevo bevuto tantissimo e adesso ne pagavo le conseguenze.
Allungai un braccio per abbracciare Celine e mi accorsi di essere completamente solo in quella stanza.
Se n'era andata e al suo posto trovai solo una lettera.

Ciao Yoongi,
Se stai leggendo questa lettera è perché non ho avuto il coraggio, la forza di dirti queste cose in faccia.
Quello che è accaduto la scorsa notte non cambia quello che ti ho detto.
Non ti sto accusando di nulla, lo volevo anch'io e questo mi fa stare ancora più male.
Ho fatto una cosa terribile a Choi e non so ancora come farò a spiegarglielo.
Probabilmente alla fine perderò anche lui, ma è giusto dirgli la verità.
Non so spiegarmi quello che è successo tra noi. Sono stata debole e non sono riuscita a fermarti.
Non ho voluto fermarti.
Magari nemmeno lo ricorderai per quanto eri ubriaco.
Mentre dormivi ho pensato a cosa avrei potuto dirti o scriverti e ho capito che dopo tutto quello che già ti avevo detto mi sono sentita svuotata...completamente e anche sollevata.
Finalmente avevo smesso di avere dei segreti con te, ma in quello stesso istante sapevo di averti perso per sempre.
Le cose hanno preso una piega inaspettata, dovevi dormire qui e poi saresti tornato al tuo residence consapevole che, probabilmente non ci saremmo più visti e sentiti.
Invece quella che è scappata sono stata io, se avessi aspettato il tuo risveglio non so se avrei avuto la forza di dirti addio.
Però è quello che avrei dovuto fare e che sto facendo adesso. Continua per la tua strada, davanti a te vedo solo felicità e successo. So quanto vali e tutto il mondo se ne sta accorgendo. Brilla più che puoi!
Addio Min Yoongi.

P.S.: Ho sentito quello che mi hai detto quando pensavi stessi dormendo. Forse hai ragione, non ho mai smesso di essere tua e probabilmente mai lo farò. Ma nel momento in cui l'ho realizzato avevo deciso di allontanarmi da te.
Ti chiedo, per favore, di rispettare quello che ti sto chiedendo.
Non cercarmi, non chiamarmi, non farmi chiamare dai ragazzi. Buttiamoci tutto alla spalle e andiamo avanti con le nostre vite.
                                                                                                                                          C.

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Come poteva chiedermi una cosa del genere? Accartocciai quella lettera e la buttai in un angolo della stanza.
Pensava che quello che avevamo condiviso fosse dovuto alla mia sbronza.
Davvero non si era accorta che ero tornato lucido? Magari ero ancora un po' brillo, ma di certo non ero ubriaco.
Se penso che dopo aver fatto l'amore con me lei si sia preoccupata per Choi...meglio non pensarci.
Non mi importava di quello che mi aveva scritto, raccolsi i jeans dal pavimento e tirai fuori da una tasca il cellulare.
Provai a chiamarla almeno dieci volte ma il risultato era sempre lo stesso, mi ritrovavo perennemente a parlare con la segreteria invece che con Celine.
Sarebbe dunque finito tutto così? Tanti anni di amicizia distrutti per colpa del mio caratteraccio.
Avevo avuto tra le mani la cosa più preziosa al mondo e me l'ero fatta scappare.
Raccolsi da terra la lettera, la piegai con cura, la misi in tasca e lasciai l'hotel.
Imprecai per tutto il tragitto verso il residence e quando arrivai mi chiusi in camera sbattendo la porta con violenza.

Pochi attimi dopo la sentii di nuovo aprirsi.

"Yoongi cos'è successo con Celine?"
"Fatti gli affaracci tuoi Hoseok!"
"Ecco, in realtà ho trovato questo davanti la tua porta e non ho potuto fare a meno di leggerla!" - disse mostrandomi la lettera di Celine.
"Allora non ho nulla da spiegare! Falla sparire, non voglio vedere mai più quel pezzo di carta!"
"Yoongi parla con me, dimmi cos'è successo!"
Mi alzai di scatto dal letto e mi ritrovai a urlare in faccia al mio amico.
"Vuoi sapere cos'è successo? Eccoti accontentato! Quando ci avete lasciati da soli al bar Celine mi ha confessato di essere sempre stata innamorata di me!"
"Che cosa?"
"Non mi interrompere!" - gli ringhiai.
"In quel momento non sapevo cosa rispondere e sono stato davvero cattivo. Nonostante questo mi ha portato in hotel per evitare scandali dovuti al mio stato...ero davvero ubriaco. Ero sul divano senza speranza di addormentarmi quando decisi di andare a scusarmi con lei. Pessima decisione visto come sono andate le cose.
Quando sono andato da lei non sono riuscito a dire nulla, lei mi ha guardato dritto negli occhi e il mio muro di indifferenza è miseramente crollato. Il resto lo sai già! Non risponde alle mie chiamate e mi sembra di impazzire al pensiero di averla persa per colpa mia!"
"Vedrai che si risolverà tutto!"
"Allora non capisci! Smettila con il tuo fottuto ottimismo, Celine è tornata da Choi. Io non esisto più per lei!"
"Ma hai letto fino alla fine? Ha detto che sarà tua per sempre!"
"Ti sembro forse scemo? Certo che l'ho letto! Ma dice anche che le nostre vite non si incroceranno mai più! Ho rovinato tutto!"
"Ma..." - lo interruppi.
"Adesso basta, non rompermi...vattene!"

Hoseok uscì dalla camera e io tornai nel mio oblio.
Imperterrito continuai a chiamarla per settimane fin quando, un giorno, al posto della solita segreteria ascoltai un messaggio diverso.

<<Siamo spiacenti ma il numero da lei chiamato non è attivo>>

Sentii la terra crollarmi sotto i piedi. Aveva davvero deciso di tagliarmi fuori dalla sua vita.
Feci un respiro profondo e mi convinsi che fosse arrivato il momento di andare avanti, per quanto facesse male non potevo rimanere legato a lei per sempre. C'era un tour in arrivo e non potevo permettermi di saltare altre prove.
Dopo giorni da fantasma mi presentai in sala prove e mi guardarono tutti come si guarda un cucciolo ferito.

"Smettetela immediatamente, non ho bisogno della vostra compassione! Abbiamo un tour dietro l'angolo e ci sono le ultime cose da sistemare. Namjoon di a tutti di ricominciare a lavorare."

Provavamo anche dieci ore al giorno ed era perfetto per non pensare. A fine giornata ero così stanco che mi addormentavo appena toccavo il letto. Stava andando tutto benissimo.
La partenza per il tour era finalmente arrivata, avremmo lasciato la Corea per due mesi. Era tutto quello che volevo, andare via e non pensare più a nulla se non al mio lavoro. Esibizioni, interviste, servizi fotografici, era tutto perfetto. Stava andando tutto come avevo programmato. Andava tutto bene, fin quando, scorrendo tra le foto di Instagram scorsi un viso familiare.
Avevo dimenticato di aver deciso di seguire Choi sui social, da quando Celine mi mi aveva buttato fuori dalla sua vita in tutti i modi possibili avevo deciso di controllarla tramite Choi. Quello sfigato, però non li usava mai e mi ero completamente dimenticato della sua presenza.
Almeno fino a quel momento. Quella foto mi colpì come un pugno in pieno. Era un selca di Celine dove sorrideva, era bellissima. Ma non c'era solo lei in quella foto, una mano accarezzava la sua guancia e sapevo bene essere di Choi. Stava sorridendo a lui in quel modo. Nonostante le avesse raccontato di essere stata con me Choi non l'aveva lasciata. Anzi adesso erano anche felici basandomi su quello scatto.
"Io e te!"
Questa era la didascalia associata alla foto postata. Tutto qui, solo quelle misere parole? Quel sorriso valeva così poco per lui?
Quella foto aveva mandato in fumo tutti i miei tentativi di mantenere la calma in questo periodo. Ero convinto che tenermi impegnato sarebbe stato sufficiente, invece una sola foto aveva completamente mutato il mio umore.
Nonostante i miei compagni tentassero in tutti i modi di starmi accanto ero tornato a chiudermi nella mia oscurità.
Per smettere di pensare avevo iniziato a bere come non avevo mai fatto e avevo ricominciato a portarmi a letto una ragazza diversa ogni sera. Di quelle ragazze non mi importava nulla e loro lo sapevano. In fin dei conti volevano solo potersi vantare di essersi scopate Suga dei BTS e a me stava bene così.

Il mio comportamento autodistruttivo non fu d'aiuto per molto tempo.
Ben presto mi resi conto che non mi avrebbe di certo aiutato a dimenticarmi di lei.
Perché, in verità, non volevo farlo. Volevo solo che tornasse da me, tra le mie braccia. Volevo che tornasse a fidarsi di me...volevo che tornasse ad amarmi.

She was mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora