SHE WAS MINE

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"E' così che mi ringrazi? Sono venuta fin qui nel cuore della notte e urli di andarmene?"
"Non ti ho chiesto io di venire!" - biascicai

Ormai nel locale eravamo rimasti solo noi due e il proprietario. I ragazzi erano andati via appena Celine aveva messo piede nel bar.

"Si può sapere che ti prende? Da quando bevi così tanto?"
"Non sono affari tuoi? Torna dal tuo ragazzo perfetto! Sarà talmente sfigato che non avrà mai toccato un goccio d'alcool!"
"Da quando lo conosco non l'ho mai visto ubriaco se è quello che vuoi sapere! Anzi questa è anche la prima volta che vedo te ridotto in questo stato!"
"A quanto pare sono tante le cose che non sappiamo l'uno dell'altro!"
"Che vuoi dire?"
"Non mi avevi più parlato di Choi e adesso tutto un tratto sei la sua ragazza! Non eri quella che mi raccontava tutto?"
"Visto come reagisci ogni volta che parlo di lui ho preferito evitare di litigare durante i miei giorni a Seoul! Però non è servito a nulla, domani andrò via sapendo di aver litigato con il mio migliore amico!"
"Mio migliore amico, credo che abbiamo smesso di esserlo da tempo visto che hai dei segreti con me e soprattutto da quando hai iniziato a non mantenere le nostre promesse! Quindi andrai via con un problema in meno!"
"Questo è ingiusto!" - disse con voce rotta.
"Ingiusto? Cos'è ingiusto?"

Sapevo che le stavo facendo del male con le mie parole ma non riuscivo a fermarmi.

"Proprio tu parli del rompere le nostre promesse? Sai perché quel giorno di tanti anni fa decisi di diventare tua amica? Quel giorno mi promettesti che se fossimo stati amici non mi avresti mai fatta piangere. Sai che c'è invece? Ho pianto più per colpa tua che per tutte le altre persone che conosco!" 
"Ma di che stai parlando? Mai, ripeto mai ti ho vista piangere per causa mia!"
"Esatto, tu non vedevi o non volevi vedere! Visto come stanno le cose tanto vale scoprire le carte in tavola."

Non so se era per colpa dell'alcol ma non riuscivo a capire di cosa stesse parlando. Potevo percepire la sua sofferenza dal tono della voce, ma non riuscivo a coglierne la provenienza. Per la prima volta non riuscivo a capirla.

"Sai cosa vuol dire ascoltare di tutte le avventure, di tutte le ragazze che si portava a letto la persona di cui sei innamorata?"  - continuò.
"Ferma un attimo, cosa stai cercando di dirmi?"
"Ancora ci arrivi? Ti ho amato per così tanto tempo e non ti sei mai accorto di nulla! Ti sei arrabbiato quando ho iniziato a frequentare Choi vuoi sapere perché?"
"Illuminami!"

Cosa stavo facendo, Celine mi aveva appena confessato di essere stata innamorata di me e io le stavo ancora urlando contro. A quanto pare non era mai stata un libro aperto per me come credevo. Sentivo le mie gambe cedere, ma non sapevo se era per via dell'alcol o per quello che avevo appena scoperto.

"Tu sei ancora quel bambino che detestava condividere le sue cose. Ma...ultime notizie, non sono uno dei tuoi giochi! Non sono una cosa tua! A questo punto credo che i possessivi non facciano più parte del nostro rapporto!"
"Non...sei...mia?" - balbettai.
"Ed eccolo di nuovo, il piccolo Yoongi che non accetta che una cosa sua gli venga portata via! Ma, visto che vuoi proprio sentirmelo dire...ebbene si, sono stata tua e soltanto tua per tanto tempo, ma adesso è tempo di andare avanti. Quando ho raggiunto la consapevolezza che stavamo crescendo e che ognuno di noi avesse la sua vita, ho iniziato a stare meglio. Ho realizzato che tu eri un Idol famoso in tutto il mondo che poteva avere tutte le donne che vuole, mentre io, per te, sarei sempre stata la ragazzina che ti girava  intorno e che non riusciva a farsi nuovi amici.
Quindi sì, sono stata tua ma ora non lo sono più."

Non sapevo cosa rispondere, era troppo per me soprattutto nelle mie condizioni. L'unica cosa che riuscii a fare fu bere un ultimo shot e avviarmi verso l'uscita. Celine stava piangendo e non feci assolutamente nulla per consolarla.
La sentii respirare profondamente, probabilmente stava cercando di ricomporsi. Non potevo vedere quello stava facendo perché ero già oltre lei, ero a un passo dalla porta quando sentii la sua mano stringere la mia.

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