TOGETHER

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Il mattino successivo la prima cosa che feci fu accendere il telefono e mi sentii leggermente in colpa nei confronti di Celine quando vidi i suoi 8 messaggi.
Decisi che l'avrei chiamata dopo le prove, non avevo tempo di stare al telefono.
Tornato al residence chiamarla fu la prima cosa che feci.

"YOONGI finalmente! Che fine avevi fatto!"
"Ieri sera ho festeggiato, sai era il mio compleanno e ho fatto tardi!"
"Ma sei arrabbiato?"
"Ma no figurati, ho passato una bella giornata anche senza di te!"
"Questa era proprio cattiva! Però lascio correre perché non ho mantenuto la nostra promessa!"
"Dovrei ringraziarti per caso?"
"Smettila di fare il coglione! Allora vuoi sapere perché non sono venuta? Grosse notizie!"
"Non tenermi ancora sulle spine dimmi!"
"Solo se ti interessa davvero!"
"Celine..."
"Ok, ok...ti ricordi il mio compagno di università per il quale avevo una cotta assurda? Ieri mi ha invitata a uscire! Ho trascorso una serata bellissima e mi ha già chiesto un secondo appuntamento. Mi sembra di sognare!"
"Ma fai sul serio? Sei uscita con quello sfigato di Choi? "
"MIN YOONGI!!!! Mi auguro tu stia scherzando!"
"Sai che dico sempre quello che penso e Choi è uno sfigato! Non ti ha calcolata per quanto...due anni? E tu hai accettato!"
"Due anni non sono nulla in confronto..."
"In confronto a cosa?"
"In confronto a tre, no? Avrebbe potuto continuare a ignorarmi e invece finalmente si è accorto di me! Perché non puoi semplicemente essere felice per la tua migliore amica!?"
"E va bene! Mi hai chiesto di fare il tifo per te e lo farò! Ma non chiedermi di cambiare idea su di lui, sarà sempre uno sfigato. Pensa un po' alle tempistiche, ti ha chiesto di uscire adesso che io e te non riusciamo più a vederci! Cos'è aveva forse paura di me?"
"Come dargli torto, a volte sei davvero bravo a far scappare le persone! Però mi piace avere un amico enigmatico come te! Mi fa sentire speciale riuscire a capirti come nessun altro!"
"Ma finiscila!"
"Comunque stavo pensando che potrei venire a trovarti tra due settimane, non ho lezioni e sono anche libera dal part time!"
"Tra due settimane eh? Si può fare, ho una registrazione ma non ci vorrà molto, visto che sei libera potresti fermarti qualche giorno in più!"
"Fammici pensare!"
"Non c'è nulla a cui pensare, penso a tutto io! So quanto guadagni con il tuo lavoro. Ti prenoto una stanza qui vicino ok?"
"Ah, se paghi tu allora tutto risolto! Alla fine sei un Idol adesso, puoi permettertelo!"
"Ma sentitela, non fai nemmeno un po' l'offesa!"
"Perchè dovrei, i soldi non ti mancano!"
"Vedi di mantenere questo impegno!"
"Promesso! Adesso devo andare, ho lezione tra poco!"

Aveva davvero saltato il mio compleanno per uscire con quel tipo? Non sapevo le piacesse ancora, era da tempo che non mi parlava più di lui. Si vantava di essere la mia migliore amica eppure aveva smesso di raccontarmi tutto. A pensarci meglio mi aveva appena accennato di questa sua cotta.
Trascorsi il resto della giornata nel mio studio cercando di comporre qualche nuova melodia ma non riuscivo a fare a meno di immaginare Celine con Choi. Non era mai uscita con un ragazzo che non fossi io. Chissà quanto sarà stata impacciata. Mi venne da ridere al pensiero di Celine che, come al suo solito, si puliva le mani sui jeans o alla sua faccia quando mangiava qualcosa di inaspettatamente piccante. Con lei era difficile annoiarsi, era la persona più limpida che avessi mai conosciuto.
D'un tratto questo pensiero mi infastidì, quelle erano cose che conoscevo solo io e il pensiero che non fossero più una mia prerogativa mi rendeva inquieto.
Decisi di mettere da parte per un po' quell'immagine, dovevo mettermi a lavoro se volevo essere libero quando sarebbe venuta e soprattutto volevo evitare di sorbirmi una paternale da Namjoon.
Nei giorni successivi chiamai Celine quasi ogni giorno, le chiedevo di Choi e di come procedesse. Non che mi importasse di lui, ma le avevo promesso che l'avrei supportata e io mantenevo sempre le mie promesse.
Continuavano a vedersi a lezione, ma erano state poche le occasioni per un vero appuntamento. A quanto pare avrebbe dovuto aspettare ancora visto che Celine avrebbe trascorso i prossimi giorni a Seoul con me.

"Sei in ritardo!" - dissi.
"Non sono in ritardo, sei tu a essere in anticipo!"
"Esattamente come farei a essere in anticipo a casa mia?"
"Mmmm...giusto!"  - rispose, scoppiando a ridere.

She was mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora