Mi sveglio di soprassalto guardando la mia camera cercando di metterla a fuoco per bene e dopo nemmeno tre minuti ci riesco.
Non noto nulla di strano, sembra tutto apposto come lo è sempre stata, ma c'è qualcosa che mi fa pensare a tutt'altro, non ho idea di cosa sia.
Mi porto una mano alla testa ripensando al sogno, questa volta l'avevo sentita, avevo sentito la sua voce! Era dolce, gentile e strasmetteva molta calma.
Mi alzo con l'intento di bere un bicchiere d'acqua pensando già che non avrei più dormito per il resto della serata, peccato che a pochi passi dalla porta inciampo cadendo a terra picchiando molto forte la spalla, cerco di capire cosa abbia provocato la mia caduta guardando avanti a me trovandomi davanti una scatola, mi alzo accendendo la luce illuminando a pieno quella specie di scrigno colorato di giallo acceso.
Mi avvicino lentamente pensando a cosa potrebbe contenere. La prendo tra le mani esaminandola attentamente, i miei sono ancora a lavoro quindi escludo che siano stati loro a metterla... mia sorella è in gita, ma anche se non lo fosse scarterei subito quell'idea, lei? Farmi un regalo? Non scherziamo, anche se effettivamente potrebbe avermi regalato una bomba... muovo la testa a destra e a sinistra scacciando quel pensiero.
Di lato alla scatola trovo una linguetta, la tiro così da aprirla per poi guardare il contenuto; Dentro c'è un piccolo cofanetto in pelle anch'esso dello stesso colore quasi accecante. Qualcuno mi vuole sposare?! No no, lasciamo perdere, sono così sola e sfigata che quando passo i fiori muoiono, sempre che ce ne siano.
Apro lentamente il cofanetto guardando l'interno, successivamente prendo tra le mie mani la sottile collana argentata con un cuoricino nero rovesciato, devo ammettere che come regalo non è niente male, ma chi me l'avrà fatto? Questa domanda si ripete di continuo nella mia testa cercando una risposta che, evidentemente, non riesco a trovare.
Porto i miei capelli avanti per poi mettermi davanti allo specchio agganciando il gioiello intorno al collo, riporto i miei capelli indietro sistemandoli e guardando il cuoricino che successivamente stringo tra le mie morbide mani ma nel mentre che lo faccio sobbalzo spaventata quasi cadendo all'indietro per la seconda volta in dieci minuti. Vedo una luce celeste avvolgermi facendo volteggiare in aria i miei capelli e la collana che indosso.
Sento un rumore dietro di me e successivante una voce, così sconosciuta ma così familiare, l'ho sentita una volta sola ma mi sembra di conoscerla da sempre.
《Finalmente》 mi giro di scatto spaventata, guardando il proprietario di quella dolce voce, una luce gialla e una mano non proprio umana che mi invita ad afferrarla.
《Non avere paura, io sono qua per te》 la sua voce è così tranquilla che dopo aver esitato per qualche secondo afferro la sua fredda e... scheletrica mano; La luce man mano se ne va riuscendo a farmi vedere quello che ormai mi accompagna nei sogni di ogni notte.
Sgrano gli occhi guardandolo, Il suo mantello dello stesso colore del sole, svolazza dolcemente, come buona parte dei suoi vestiti azzurri, la sua coroncina è quasi accecante per quanto illuminata. Mi guarda con i suoi occhi anch'essi gialli. Lo guardo attentamente anch'io non muovendomi nemmeno di un millimetro, mi sembra di essere una statua, incapace di muovermi, incapace di intendere o volere.
Mi sorride dolcemente avvicinandosi, a questo gesto indietreggio, lui però mi stringe un po' di più la mano portandomi a se.
《Non avere paura, ti prego, non voglio farti del male, voglio solo proteggerti》 dice a bassa voce accarezzandomi i capelli.
《Proteggermi? E da cosa? E poi come non dovrei essere spaventata da un qualcosa che non credevo potesse essere possibile?》 Chiedo usando il suo stesso tono basso.
《Se tu fossi spaventata non avresti accettato di prendere la mia mano》
Rimango in silenzio pensando che effettivamente ha ragione.
《Perdonami per essere arrivato così, ma quello era l'unico modo, voglio proteggerti da una persona che vuole la tua anima》 dice guardandomi negli occhi.
《La mia anima?》 Chiedo io confusa
Lui annuisce.
《Esatto, si chiama Error, tu hai un anima molto potente che lui vuole prendere, non fartela toccare o potresti morire.》 Si fa serio tutto d'un tratto.
《Come faccio a proteggermi?》
《La collana》 afferma guardando l'oggetto.
《La collana?》 Rispondo non capendo, come potrebbe potreggermi un oggetto così apparentemente innocuo?
《Si, ti basta stringerla e Io senza esitare arriverò in tuo soccorso, ricorda, per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi》 annuisco un po' incerta.
《Bene, ora però ho bisogno che tu faccia una cosa》 lo guardo invitandolo a continuare, cosa che fa immediatamente.
《Ho bisogno che tu mi segua》
《Per...?》
《Dove abito con i miei amici, non preoccuparti non voglio farti nulla, ma per proteggerti al meglio fino a quando sarà tutto più tranquillo, ho bisogno che tu venga con me》 distolgo lo sguardo impaurita da questa cosa.
《Ecco...》 faccio per parlare ma vengo subito interrotta.
《Non preoccuparti, puoi venire tranquillamente》
《E i miei genitori?! Se sapessero che sono sparita si spaventerebbero!》
《Non ti preoccupare》
《Come faccio a non preoccuparmi!》
《Vedrò di spiegarti tutto il prima possibile, ma ora dobbiamo andare, non ho molto tempo per stare qua》 ancora un po' confusa ma curiosa annuisco, lui sorride aprendo, non so come, un... portale?
《Seguimi》 mi dice girandosi verso il portale con ancora la mia mano stretta nella sua, nel mentre si incammina.
《Aspetta!》 Gli dico alzando la tonalità della voce puntando i piedi per terra fermandomi, lui si gira guardandomi confuso.
《Non ti ho detto il mio nome》 ridacchia per poi dire.
《So come ti chiami, T/n, so molto su di te》
《Mi hai stalkerato?》 Chiedo decisamente sorpresa lo vedo ingiallire.
《N-NO!, c-cioè, si però non come credi! v-volevo conoscere q-questa anima così potente e con E-error che ti cerca ho dovuto stare al tuo fianco s-senza farmi vedere... scusa》 si gratta la nuca imbarazzato.
《D'accordo, dimentichiamo quello che è accaduto, forse è meglio》 dico sorridendo leggermente e decisamente troppo a disagio.
《S-si》
《Però... tu non mi hai detto il tuo》
per un attimo lo vedo riflettere, ma dopo qualche secondo lo vedo cambiare portandosi l'altra mano alla testa ridacchiando.
《Hai ragione, che sciocco》 commenta per poi prendermi a mo' di sposa e rivelarmi il suo nome tanto sconosciuto fino ad ora.
《Mi chiamo Dream sans, o semplicemente Dream》
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🌹Red thread🌹 ~Nightmare!Sans x reader~
Любовные романы-La leggenda del filo rosso?- -Si esatto- annuisco leggermente, vedendolo confuso continuo a parlare. -Da dove vengo io questa leggenda narra che dal momento in cui nasciamo abbiamo un filo rosso invisibile intorno al mignolo che unisce due persone...
