Mi sveglio.
Il respiro irregolare e gli occhi sgranati fanno intuire che abbia avuto un incubo terribile, magari è proprio così, purtroppo ricordo poco e niente, so solo che era abbastanza angosciante, mi sembra di avere un enorme macigno sul petto.
Mi porto, tremante, una mano al petto, stringendo il morbido tessuto della maglia cercando di calmarmi. Pian piano che passano i secondi, il mio respiro si fa sempre più regolare, anche se ben presto cominciano ad arrivare strani sintomi.
Porto velocemente l'altra mano libera sulla pancia in preda ad un dolore lancinante, come se qualcosa mi avesse trapassato letteralmente da una parte all'altra.
Cerco di trattenere il più possibile il primo conato di vomito ma già al secondo non ce la faccio cominciando a correre su per le scale tentando di andare in bagno, ma questa corsa verso esso non sembra finire, la casa non la conosco ancora e non so dove si trovi il maledetto bagno. Cerco con tutte le mie forze di non lasciarmi andare sul pavimento liscio e pulito, ma le gambe cominciano a tremare fino a cedere, così costretta ad accasciarmi per terra, quando poi mi viene un'idea, stringo in un pugno la collana che mi ha regalato Dream e, come la prima volta, un fascio di luce blu mi avvolge e successivamente vedo comparire davanti a me, in una luce accecante gialla, lo scheletro nominato, che, vedendomi a terra, corre verso di me prendendomi le spalle cominciando a scuotermi violentemente ripetendo a raffica una serie di domande che non capisco essendo troppo stordita per ascoltarlo.
Comincia a girarmi la testa e, per far fermare il tornado, gli metto una mano davanti al viso intimandogli di fermarsi, cosa che fa di colpo guardandomi preoccupato, così prendo parola.
-Già non sto bene, se poi continui a scuotermi mi sentirò peggio- cerco di ridacchiare per non sembrare troppo antipatica, ma fatico anche solo a respirare. Egli fa un segno con la testa in segno di scuse, restando poi zitto aspettando che continuassi.
-Non mi sento per niente bene e penso tu l'abbia intuito, ho dei conati di vomito, mi fa male la pancia, come se qualcosa mi avesse trafitto e il petto brucia- lui sembra pensarci su, ma nemmeno il tempo di rispondermi che sentiamo dei passi, o meglio, una corsa, vediamo Ink dall'altra parte del corridoio che ci viene incontro per poi ginocchiarsi alla nostra altezza.
-Ho sentito delle urla, ed ho pensato fosse successo qualcosa, va tutto bene?- chiese guardandoci preoccupato, o meglio, con finta preoccupazione.
-Tranquillo Ink, avevo un po' di nausea ma sta passando- non era al cento per cento la verità, ma non volevo far preoccupare qualcuno così tanto, lo avevo già fatto troppo con Dream.
I due si guardano, per poi posare i loro sguardi incerti sul mio, più o meno rassicurante. Non sembrano convinti, le loro espressioni mi fanno intendere che non credono minimamente ad una sola delle mie parole, avranno qualche super potere per leggermi la mente, sono io che non so recitare o sono loro troppo furbi? Beh non mi stupirei affatto, sono successe talmente tante cose in queste ore che mi sta venendo pure il mal di testa, insomma un altro dolore da aggiungere alla lista.
-È successo tutto all'improvviso o qualcosa in particolare ti ha fatto stare male?- mi chiese Ink mentre i suoi occhi cambiavano colore ogni volta che sbatteva le palpebre.
-Hai avuto un incubo?- chiese Dream. Rispondo annuendo, è in quel momento che entrambi fanno delle strane facce, come di chi ha capito o avuto la conferma di qualcosa in particolare.
Lo guardai confusa fino a quando Dream non disse:
-Forse è meglio se chiamiamo anche Blue-
-Provo a contattarlo telepaticamente- nemmeno 5 minuti dopo arrivò Blue con sguardo preoccupato.
-Ho fatto più velocemente che potevo! È davvero tornato... lui?- gli altri due annuirono, non capivo, chi era tornato? Cosa mi stavano nascondendo?
-Chi sarebbe questo "lui"?- non ricevo risposta, al contrario Dream mi solleva solo per portarmi in salotto, su quel divano dove nemmeno un'ora prima ho avuto quell'incubo.
-T/n- mi chiama Dream con voce preoccupata, lo guardo intimandogli di continuare.
-Ho avvertito dei sentimenti negativi, e, da quel che hai risposto, solo una persona può farli venire così forti- non finisce che Ink risponde subito;
-Nightmare- a sentire quel nome una fitta al petto mi colpisce di botto. Sgrano di poco gli occhi, mi sembra di aver già sentito o incontrato questa persona, purtroppo però, proprio non riesco a ricordare dove, ma so che è stato tanto tempo fa, come un ricordo lontano che non mi ha mai abbandonato, ma che ho accantonato in qualche angolo della mia testa in attesa di quel giorno, quello in cui tutti i miei dubbi verranno rivelati.
-T/n, tutto apposto?- mi chiede preoccupato Blue, ero rimasta a fissare il vuoto. Lo guardo annuendo e sorridendo gesto che viene ricambiato.
-Sei preoccupata, lo sento, ma non devi esserlo! Noi tre abbiamo promesso di proteggerti e lo faremo fino alla fine- che strano, anche se li conosco da poco sento di potermi fidare, o almeno, credo di conoscerli da poco.
-Che cosa vuole Nightmare... da me?- penso sia più una domanda rivolta a me stessa, ma, ovviamente, non posso darmi una risposta a meno ché non me la diano loro.
Vedo Dream abbastanza titubante nel rispondermi, non vuole farlo, non vorrebbe, ma voglio delle risposte, ho bisogno di saperlo, vuole la mia anima come error?
-Perdonami T/n, per ora non posso rispondere alle tue incertezze, devi solo cercare di fidarti di noi fino a quando non arriverà il momento-
-Il momento di cosa?! Sembra che mi vogliate nascondere qualcosa, parlate! Cosa sta succedendo qui? Per caso io conosco Nightmare?- vedo tutte e tre sussultare appena, non mi rispondono, si limitano a girare il viso per evitare il discorso.
-E va bene, aspetterò, ma sono stanca-
-Lo comprendiamo, ma è l'unico modo per proteggerti- mi dice Ink, quanto vorrei delle risposte, ho mille domande in testa di cui mi basterebbe anche una mezza risposta.
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🌹Red thread🌹 ~Nightmare!Sans x reader~
Любовные романы-La leggenda del filo rosso?- -Si esatto- annuisco leggermente, vedendolo confuso continuo a parlare. -Da dove vengo io questa leggenda narra che dal momento in cui nasciamo abbiamo un filo rosso invisibile intorno al mignolo che unisce due persone...
