Esp. No.601: _Uomo d'Universo

File No.01/ BILH4

Inverno 1978

Toc, Toc... Toc! Toc! Toc... Qualcuno bussò con forza e palese agitazione alla porta.
Era notte fonda, ora imprecisata, ma il Signor Phillips non tardò affatto ad aprire la porta, sapeva cosa voleva dire quell'insistenza.
Dr. X: "S-sta arrivando... Dobbiamo f-fare qualcosa! Esperimento fallito. L-l-lui è...." Disse balbettando preso da un terrore smisurato.
Il Signor Phillips era vestio di tutto punto e non sussultò affatto, anzi fece accomodare l'uomo in casa.
Accomodatosi su una poltrona, il Signor Phillips si rivolse al Dottore e disse: "Tieni, bevi un sorso di Whisky, prenditi del tempo per calmarti."
Cominciò a versare la bevanda prima in un bicchiere e poi nell'altro.
"Calmarmi? Ma come le salta in testa di mettersi a bere del Whisky?!"
"... Se Lui sa, allora questa è l'unica cosa che possiamo fare."
L'uomo afferò il bicchiere offertogli e si concesse un sorso, poi disse: "Allora io e Lei siamo davvero giunti a fine corsa, non è così?... Ho comunque il dovere di fare rapporto, ascolti."
La pioggia cominciò a scrosciare all'esterno, rumoreggiando percettibilmente nell'accogliente salone della villa della famiglia Phillips.
Ad un certo punto un assordante fragore si abbattè scuotendo la sala fin nelle fondamenta... Era qui.
...

Autunno 1957

Mio nome è Dottor Isaac Von Minsky, questo è giorno 08 Febbraio. Sono stato incaricato di compiere ricerca su segreto studio condotto in Germania a tempo di nazismo.
Pick up blindato stare trasportando me e scorta armata in laboratorio sotterraneo scoperto per mezzo in vecchio file in archivio a Berlino.
Mio compito è continuare operazione Top Secret su folle esperimento di ottenere leggendaria idea di Uomo d'Universo, o come avrebbe detto connazionale Nietzsche di studiosi nazisti, Super Uomo. Follia pura penso io, Germania nazista usato ebrei e follia di mente e abbandonato laboratorio prima di fine guerra, ma io non posso rifiutare ordine di Grande Madre Russia.

Ore 16:18, 08 Feb.

Alcuna struttura risultava visibile, ma pick up fermato comunque in nascosto luogo boscoso. Terra sotto ruote tremò e terreno scese per ben 2 minuti e 14 secondi (in mia percezione di calcoli, discesa fu di 578 metri in profondità) prima di fermarsi in spazio buio.
Militare fece me segno di uscire da veicolo e, quando miei occhi si abituarono a scarsa luminosità di grotta, grande porta blindata apparse davanti me.
Militare inserì codice in apposito congegno di fianco a grandi porte. Porte verso segreti che mai le varcheranno all'inverso, pensai con brivido dietro mio collo.
Altro militare si posizionò su lato opposto di porta di entrata e all'unisono inserirono due piccole chiavi girandole in versi opposti.

Rumore di meccanismo cingolato, quanto antiquato, provocò lento e inesorabile spalancamento di pesanti porte.
Luce tremolante lasciò spazio a bianche lampade di laboratorio e fu visibile 24 metri di corridoio. Ne percorsi interamente la distanza mentre entrata per anticamera si chiuse come aveva avuto apertura.
Ultimo modulo di sicurezza mi trovai davanti. Terzo e ultimo militare a condurre mia presenza in laboratorio, pronunciò parole a piccolo microfono applicato su di muro adiacente ad ultimo varco di accesso.
Mia conoscenza di 7 lingue contemporane e 4 di antica parola, chi più chi meno ricordata da storia convenzionale, non permise ad area di Broca di mio cervello di comprendere natura di fonema utilizzato da militare. Percepii comunque inidentificabile antichità di origine apocrifa e, suppongo, qualcosa su cui saggio non indagare.

Mio accesso fu convalidato e varcai soglia da cui avrei iniziato mio viaggio senza ritorno verso la verità Oltre uomo.