Avevo appena compiuto venticinque anni che su una delle mie panchine vidi per la prima volta Matt e Honey; avevano circa quindici anni ed insieme a tutta la loro classe avevano passato tutta la mattina nel parco a ridere e scherzare quando entrarono nel mio bar.
- Salve Signore vorremmo delle bibite – mi chiese gentilmente la ragazzina bionda con gli occhi verdi;
- si , Honey se gli dici quali, forse te le dà – la prese in giro il suo amico anche lui biondo ma con gli occhi azzurri come il cielo,
-Sii gentile con la tua amica, dimmi tu quali bibite volete – lo interruppi- e poi dille di non chiamarmi Signore, potete chiamarmi Steven.
- Ah ma allora esiste Steven non è il nome del parco – disse lei sgranando gli occhi;
- ma sei proprio una frana tu! – disse ridendo il ragazzino
- Matt ora basta, non mi prendere in giro – lo sgridò lei facendogli una boccaccia.
- Va bene prendiamo queste bibite dai!
Presero le bibite e qualche panino ed uscirono ridendo e salutandomi – Ciao Spiaggiatore! – disse lui e lei facendomi l'occhiolino – Si, ciao Spiaggiatore!
Nei mesi successivi, durante la primavera di quell'anno, li vidi tornare molto spesso e diventarono per me due mascotte, non tanto piccoli da farmi tenerezza, ne adulti da considerarli miei pari, ma simpatici e affiatati come solo a quell'età possono essere un ragazzo e una ragazza.
Nei mesi estivi Matt andò in vacanza con la sua famiglia per un periodo di due mesi ed al suo ritorno rimasi impressionato, a quell'età si cresce velocemente e si cambia in modo pazzesco anche George mi era cresciuto sotto gli occhi, ma Matt era cresciuto in altezza e soprattutto era dimagrito molto tanto che quell'aura fanciullesca della primavera precedente non era più visibile in lui; la vera e propria doccia fredda fu quando vidi Honey rientrare dalle vacanze, qui non si trattava di perdere qualche chilo qui c'erano delle forme che prima erano appena accennate e mai prima d'ora una ragazzina mi aveva colpito con il suo diventare una piccola donna.
Quel pomeriggio quando entrò nel bar le feci subito i complimenti per il suo aspetto e lei con delicatezza arrossì e mi ringraziò, nel mentre che mi sorrideva mi venne da sorriderle soltanto al pensiero dei ragazzi che avrei visto farle la corte, e mi venne in mente Matt.
- Hai più visto Matt?- le chiesi con curiosità.
- No, l'ho sentito per telefono e via mail, ma sai al mare stai in spiaggia... dovresti saperlo Spiaggiatore- e si mise a ridere.
Anch'io risi alla sua battuta e quando mi voltai per posare il bicchiere che avevo in mano vidi Matt entrare nel bar.
-Eccolo va, il campione- lo apostrofai e poi mi godetti la scena.
Matt mi stava per salutare quando vide Honey corrergli incontro per salutarlo, la guardava senza fiato, non emise neanche un ciao, lei lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia.
-Ciao, Matt come stai, ma sei cresciuto .. ora sei più alto di me!
- C.. Ciao Honey già sono cresciuto un po' – dopo qualche attimo riprese il suo solito spirito e indicando il suo seno le disse – anche tu però sei cresciuta!!!
Honey si copri con le braccia e arrossendo gli disse – ma ti sembrano cose da dire queste!?
Non fui in grado di resistere e scoppiai a ridere così forte che anche loro seppur imbarazzati risero con me.
Durante l'autunno successivo vidi i due ragazzi diventare sempre più legati ma mentre io capivo che crescendo quell'amicizia sarebbe cambiata loro vivevano giorno per giorno la gioia di condividere l'ultimo anno di scuola media insieme.
Un pomeriggio ebbi la prova che la mia sensazione era giusta.
Honey era venuta al bar a prendere qualcosa da bere e mi stava raccontando che a causa dell'assenza di un professore erano rimasti indietro con il programma scolastico ed erano costretti a studiare di corsa una gran quantità di nozioni per rimettersi in pari.
Honey stava studiando con Matt in modo da aiutarlo a mantenere anche i suoi impegni sportivi, infatti gli allenamenti di basket lo impegnavano quasi tutti i pomeriggi e dover recuperare non era certo semplice.
Quel pomeriggio, quando arrivò al bar era veramente stanco e quando Honey lo vide gli sorrise un po' preoccupata.
-Hey, che brutta cera che hai!- gli disse alzandosi.
-Sono distrutto, mi tufferei nel letto una settimana- Matt appoggiò lo zaino e la borsa da basket.
-Che si fa, allora dove andiamo a studiare?- la sera prima avevano deciso di incontrarsi alla spiaggia per poi andare a casa di Honey, ma vidi Matt veramente stanco.
-Ragazzi se volete adesso il ristorante è chiuso e se volete potete appoggiarvi di là su un tavolino.- mi guardarono sorridenti -sei un po' troppo giovane Matt altrimenti ti avrei fatto un caffè, hai un'espressione da paura.-
-Non c'è bisogno che me lo dici, lo so da solo- rispose seguendo Honey nell'altra stanza.
Dopo un paio d'ore in cui Honey aveva apprezzato gli sforzi del suo amico per concentrarsi, Matt le chiese di fare una pausa.
-Ma abbiamo ancora due capitoli da fare, se non li facciamo oggi ci si accumulano troppe cose.- Honey era un po' preoccupata stavano andando a rilento -sai che facciamo? Almeno li leggiamo... che dici li leggo io? Vieni qua!- Matt avvicinò la sedia e appoggiò il braccio sulla spalliera della sedia di Honey.
La ragazza sentì il contatto del petto di Matt sul suo braccio e mentre girava le pagine del libro le tremarono le mani.
Iniziò a leggere con voce un po' incerta e piano piano vedendo che il suo amico non sembrava accorgersi di nulla si rilassò.
Matt sentì il profumo dei suoi capelli e il respiro tranquillo e leggero della ragazza unito alla sua voce dolce lo rilassarono fino a che stremato si addormentò sulla sua spalla.
Dopo un paio d'ore che li avevo fatti andare nell'altra stanza andai a vedere come andava lo studio, entrai e vidi Matt addormentato sulla spalla sinistra di Honey che nel frattempo era intenta scrivere su un quaderno con l'altra mano.
-Shhh!- mi fece segno di fare piano e mi lanciò un sorriso dolce.
Circa un'ora dopo Matt si svegliò e si senti tutto indolenzito aveva dormito appoggiato a Honey che ora gli teneva una mano sulla testa e lo accarezzava , mentre con l'altra cercava di prendere un libro sulla sedia accanto.
-Honey...!- Matt era imbarazzato da quella situazione.
Honey si irrigidì, ora che era sveglio era così imbarazzante averlo abbracciato e accarezzato nel sonno.
Matt si avvicinò a Honey nel goffo tentativo di baciarla ma avendo dormito in quella posizione aveva gli arti un po' intorpiditi e quando la ragazza capì cosa stava per succedere si ritrasse emozionata.
Matt le baciò una guancia e imbarazzato si allontanò subito.
-Grazie, ne avevo bisogno non mi reggevo più in piedi!
-Non ti preoccupare...- Honey lo vide abbassare lo sguardo, non sapeva perché si era comportata in quel modo ma sembrava che Matt l'avesse presa male.
-Ecco, visto che dormivi ti ho preparato questi – Honey passo dei fogli a Matt che li prese e la guardò sorpreso -sono i riassunti e gli schemi logici dei prossimi quattro capitoli, così per oggi siamo in pari e per domani siamo un po' avvantaggiati-
Matt le sorrise anche se non l'aveva voluto baciare aveva lavorato per lui nonostante lui le dormisse praticamente addosso.
Honey arrossì ricordando il respiro regolare di Matt addormentato e la dolce sensazione di averlo tra le braccia – gli schemi sono un po' storti ma sai avevo solo un braccio libero.
Matt scoppiò a ridere –Grazie, vedrai cercherò di non addormentarmi la prossima volta!
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Una spiaggia per amare
RomanceIo .... Non .... Devo ... intromettermi. IO! - Calmati.... - NO!... non voglio calmarmi. Io lo amo da tre anni, io ho visto chiunque intromettersi, io sono rimasta sola e derisa. Ora basta Lucas non ce la faccio più!.