Capitolo 3 - Arriva l'inverno

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Verso ottobre fecero amicizia con un gruppo di ragazzi di un'altra classe e tra loro c'erano anche delle ragazze che non erano proprio indifferenti alla prestanza fisica di Matt che continuava a crescere e diventare veramente atletico oltre che socievole.

Dal canto suo Honey riscuoteva molto successo con i ragazzi ma mentre Matt si apriva alla comitiva, Honey diventava sempre più riservata.

I due amici però non si dividevano mai arrivavano sempre insieme e partivano sempre insieme fino al 14 febbraio dell'anno successivo, quando con una inaspettata dichiarazione Matt regalò un braccialetto ad Honey chiedendole di diventare la sua ragazza.

Non dimenticherò mai il volto di Matt quando rientrò al bar, sapevo delle sue intenzioni da sua stessa confidenza, e credevo che Honey avrebbe fatto salti di gioia ed invece fu un disastro. Avevano sedici anni ma neanche io mi sarei mai immaginato di come sarebbero andate le cose.

- Merda! – Matt entrò nel bar vuoto, come una furia

- Modera i termini moccioso che succede?- gli chiesi, impaziente di sapere la risposta di Honey

- Succede che questo lo posso buttare nel fiume – mostrandomi il braccialetto che aveva comprato per Honey e lanciandolo sul bancone del bar.

-Ma che è successo, ero convinto che avrebbe detto di si.- neanche io a ventisei anni credevo alle sue parole.

-Ci credi, quella stupida mi ha detto che per lei sono il suo migliore amico e non vuole rischiare di perdermi......... merda!-

-Calmati avrà bisogno di tempo per pensarci, le ragazze sono complicate!

-Ho detto a tutti che le avrei chiesto di essere la mia ragazza e ora che faccio – nonostante fosse cresciuto era sempre un sedicenne immaturo, ma ero convinto che sarebbe finito tutto per il meglio e lo lasciai andare a casa dicendogli soltanto di avere pazienza.

Dopo un po' entrò Honey che con lo sguardo triste mi chiese

-Scusa Steven, hai visto Matt?

-Si è andato a casa, era un po' di malumore. Ha lasciato via questo però- le dissi indicando il braccialetto di Matt. Lei lo prese tra le mani e lo fissò.

-Capisco, lo ha detto anche a te vero? – abbassò lo sguardo e aspettò in silenzio la mia risposta.

-Si lo sapevo anch'io, ma credevo che la tua risposta sarebbe stata diversa – le sorrisi senza capire che invece lei stava trattenendo le lacrime.

Alzò la testa mi guardò diritto negli occhi e con le lacrime che le bagnavano il viso mi disse

- Come facevo a dirgli che non aspettavo altro, con tutti che sanno gli affari miei, non mi piace che tutti sappiano quali sono i miei sentimenti o i suoi verso di me ancora prima di me, non è così che volevo che pensasse a me .......non in gruppo......... io volevo che fosse una cosa tra noi – si accorse di stare gridando e che persino io non avevo capito cosa provasse, non sapevo cosa dirle ma scappò via prima ancora che potessi pronunciare una sola parola e per parecchi giorni non venne alla spiaggia.

Matt reagì inaspettatamente come se niente fosse venne al bar nei giorni seguenti e insieme al gruppo dei suoi amici giocò e rise spensierato. Una settimana dopo Honey venne alla spiaggia, certamente si erano rivisti a scuola ma non sapevo che cosa era successo, finché non vidi con i miei stessi occhi che le cose andavano di male in peggio.

Honey era completamente isolata, Matt non la guardava neanche e le altre ragazze facevano cerchio intorno a lui, gli altri ragazzi sembravano non accorgersene ma Honey era bersaglio di frecciatine e scherzi a volte anche pesanti da parte di Matt e le sue amiche e questo sembrava ferire molto lei e caricare ancora di più Matt che ogni volta era sempre più pesante.

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