capitolo3:il misterioso Vladimir

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Uscita dalla baracca,Cassy si incamminò verso il bar più vicino.La notte rendeva le strade della transilvania sempre più inquietanti e ululati di lupi,alla luna piena,creavano un atmosfera cupa.
Non poco lontano da lei,vi era un locale:il bar Esky;questo, completamente composto da legno,richiamava sulle pareti dell'ingresso immagini di creature paranormali.neanche il tempo di arrivare lì,che la ragazza entrò con un estrema fretta e curiosità.L' interno era completame differente dall esterno del edificio:vi erano tavoli e sedie artigianali,mobili che sorreggevano bottiglie all'apparenza antiche,un bancone dove venivano servite le bevande,una zona musicale in cui gli artisti suonavano i propri strumenti.
Nel paese,solo terrore di mostri inesistenti,dentro, le persone sembravano dimenticare i propri problemi.
Cassy si avvicinò al bancone e ordinò un bicchiere di birra.La bevanda era buona il gusto altrettanto;in quel luogo sembrò dimenticare il suo tormento e iniziò a pensare al suo papà.Continuò a ripetersi il fatto che non sarebbe mai potuta venire in transilvania se,suo padre,non gli avesse fatto imparare il Rumeno.
Nel mezzo della riflessione,dietro di lei si avvicinò una presenza.Non appena si girò,la figura misteriosa espresse,con sensualità e un' incredibile sicurezza di se,le medesime parole:"piacere di conoscerla,io sono vladimir e lei?"
Cassy rimase immobile ad ammirare un essere al quanto perfetto:i capelli ricci formavano boccoli estremamente ordinati,indossava una veste all'apparenza pregiati,forse appartenente ad una famiglia nobile,gli occhi rapirono quelli di lei ,il suo modo di parlare sciolse il cuore della ragazza come neve in presenza di calore.Con ansia mista ad agitazione,rispose:"ah,si,piacere..........casey!!"esclamò con ancora l'agitazione in gola"cassy,bel nome"disse con un eleganza signorile "spero non vi disturbi con la mia presenza"l agitazione della ragazza continuò ad aumentare"no no stai tranquillo"espresse con pensieri poco consoni alla situazione e un espressione facciale immersa nell immaginazione.La serata sfociò nel più totale divertimento consapevoli dell attrazione reciproca che vi era fra i due.Restarono nel locale fino alla sua chiusura e uscendo per ultimi da questo rimasero soli nell'abraccio buio e solitario della notte.Il giovane si avvicinò lentamente al corpo indifeso femminile dalla stessa che prima sognava ad occhi aperti,dichiarando"voi intrigate la mia persona,come io intrigo la vostra, dico bene?"ella rimase col fiato sospeso guardando gli occhi di ghiaccio del ragazzo,ormai proprietario del gioco di sguardi.La luna colpi il viso di Cassy risaltandone i lineamenti giovanili e sensuali,mettendo in evidenza anche un lato nascosto del suo essere.Il ragazzo distolse lo sguardo,con estrema facilità e scossezza,fece un passo in dietro e disse esprimendosi, non più con un linguaggio formale,ma utilizzando il tu la seguente esclamazione"sei una di loro,come mai non ti sei accorta di me lunare"la ragazza in maniera al quanto perplessa chiese"lunare,cosa intendi?"a questo punto il ragazzo si interpellò interiormente"molto probabilmente non sà nulla ne di se ne dei clan ne dei suoi occhi dorati;la soluzione migliore per me è andarmene non pensando più a questa storia.
La giovane rimase perplessa e un vuoto di inconsapevolezza gli colpì lo stomaco come una fitta non dolorosa ma di solitudine.Osservo il giovane andarsene con un passo felino,bastò un battito di ciglia che quest'ultimo scomparve nella notte.

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