ForceBond Between Us

Burning Under Water

Quando mi riprendo dopo quella assurda scarica di energia, vorrei solo tempo per respirare. Non faccio in tempo: Finn mi corre incontro, sorridendo come non mai. Mi abbraccia ancora, piango.

"Stai bene.." - lo guardo, gli accarezzo il viso, mi sembra stia arrossendo. Torno a stringerlo - "Stai bene!"

"Quando mi sono svegliato non c'eri più, ne abbiamo passate di tutti i colori Rey!"

"Devi raccontarmi tutto." - inevitabilmente cerco Poe con lo sguardo. Lui se ne accorge.

"Chi cerchi?"

"Nessuno..." - devo stare attenta.

All'improvviso viene chiamato dai medici: a quanto pare una sua amica è rimasta ferita durante la battaglia, e ora che si è svegliata chiede di lui. Si congeda di corsa da me, sono quasi sollevata ho finalmente il tempo di rifiatare. Leia la cercherò dopo, ora ho bisogno di stare sola. Chewbe è ai comandi, aiutato da altri piloti che fanno a turno quindi forse ci riesco. Apro la porta della mia camera, la mia piccola calda camera, ma non faccio in tempo a far nulla che qualcuno mi afferra. D'istinto muovo la mano libera che si chiude a pugno, per colpire qualsiasi cosa mi stia bloccando.

"Ehi ehi..sono io"

Mi viene un colpo, bell'agguato che mi ha fatto Poe. Non riesco a non sorridere, tutta la stanchezza sembra andarsene. Chiudo la porta a chiave. Lo guardo, mi sorride. Non riesco a trattenermi, lo abbraccio forte quasi volessi inglobarlo. Il pensiero mi fa arrossire.

Mi bacia, piano come sempre. Mi sfugge un sospiro, sono troppi questi baci. Negli ultimi giorni in molti stanno mettendo una pezza al mio essere inesperta. Arrossisco.

"Mi sei mancata, ti ho pensata ogni giorno." - bacia, cerca, le sue mani si muovono. D'istinto mi aggrappo a lui, mi sembra di stare meglio. Ormai sono in grado di ricambiare senza paura. Mi scosta i capelli, che per una volta ho lasciato sciolti baciandomi la spalla. Sospiro ancora, quel contatto è ancora diverso, stringo il tessuto della camicia con le mani, mi sento strana come se avessi la febbre. Lui non si ferma, forse il momento di farsi qualche domanda su di noi sarebbe anche arrivato.

Si ferma, mi guarda e sussulto. Quell'espressione l'ho già vista, e nemmeno molto tempo fa. Cerco di non pensarci, lo aggredisco quasi mentre faccio ancora più mie le sue labbra. Realizzo di non essere proprio un fiore, avrei veramente bisogno di una doccia.

"Poe.."

Non mi ascolta, insiste mentre delicatamente lambisce con le dita la fascia che mi stringe i fianchi.

"Poe.." - continuo a sussurrare il suo nome, a baciarmi, a esplorare quello che può. Devo fermarlo, anche se non ne avrei molta voglia.

"Poe.." - finalmente si ferma. Mi fissa, un mezzo sorriso non troppo convinto sulle sue labbra. Gli accarezzo il viso. Dio che voglia strana che mi è presa, non riesco a capire..

"Si?" - mi da piccoli baci sul collo.

"Non prenderla male ti prego..." - un brivido - "Ma ho bisogno di farmi una doccia e di riposare.."

Non si ferma, ma ha rallentato il ritmo.

"Abbiamo tempo..Endor è lontano.." - gli sorrido, pare convincersi.

"Ok.." - altro bacio, altro brivido - "Ma per me è difficile starti lontano.. siamo stati così anche per troppo.."

"Poe.."

Ride, mi bacia ancora.

"Ok..ci vediamo stasera principessa"

Quelle parole mi colpiscono come un fulmine a ciel sereno. Le avevo lette nella mente di Ben, così mi aveva chiamata. Fa fatica ad andarsene, devo spingerlo fuori. Gli sorrido, chiudo la porta e mi ci appoggio di schiena. Mi sciolgo l'unico codino che ho, il tessuto che mi circonda i polsi. Accendo l'acqua, la faccio scorrere aspettando che mi scaldi. Lascio cadere i vestiti a terra, mi stiracchio e mi infilo in doccia. Lascio che l'acqua mi scorra addosso, che porti via la polvere, il sangue rappreso. Lava via la stanchezza, lava via i pensieri, porta via anche il sapore di Poe purtoppo. Arrossisco, mentre ci penso. Gli oli da bagno mi scorrono sulla pelle, profumano di buono, di natura. Alcuni odori li ho avvertiti su Takodana. Improvvisamente sento una ventata fredda dietro la schiena, troppo forte per venire dall'impianto del Falcon. Mi giro, sobbalzo ma non emetto alcun suono. Lui è li, apparso nel momento peggiore della storia.