Capitolo 2 - "Ti ho sempre aspettato"

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Narratore Esterno

*flashback*

<<Agente A, accetta l'incarico?>> <<Assolutamente sì>> <<Bene, partirà domani>> il direttore della sezione giapponese sospirò <<Le faccio i miei migliori auguri per questa operazione>>

Aiden si allontanò con la sua ventiquattrore in mano, attraversò il corridoio a grandi passi fino a raggiungere il suo ufficio che avrebbe visto probabilmente per l'ultima volta <<Certe volte odio proprio questo lavoro>> tracciò il bordo della scrivania di legno scuro con l'indice, camminando avanti e indietro lentamente, riflettendo su come avrebbe potuto annunciare al suo compagno quel nuovo incarico <<No, non gli piacerà per niente>>
La porta si spalancò senza preavviso e un collega dell'afflitto agente fece capolino nella penombra della stanza <<Aiden, vieni con noi a bere qualcosa? Insomma, potresti non->> l'interpellato lo interruppe brusco <<Hai ragione, ma preferisco non pensarci>> si riavvió i capelli nervosamente <<Andiamo, dai>>

Aiden's Pov

<<E così sono partito per l'America>> <<ERAVAMO SOTTO ATTACCO E NESSUNO AL GOVERNO CE LO HA DETTO?!>> <<Non urlare!>> mi mordo l'interno guancia per mantenere l'autocontrollo e non mettere le mani addosso a questo deficiente di fronte a me <<I "potenti" non posso avvertire la popolazione di tutto quello che succede, soprattutto se si tratta di una questione segreta>> marco l'ultima parola fissandolo negli occhi in cagnesco <<che andava risolta con cautela, altrimenti sì, avremmo potuto essere bersagliati>> Kevin abbassa leggermente la testa, forse rammaricato <<E quindi è per questo che hai abbandonato Shawn? Per proteggerlo?>> <<Diciamo che coloro molto vicini alle persone come me possono essere presi di mira, in certe situazioni>> <<Oh...Capisco>> pronunciate queste parole in un soffio si alza per riporre le stoviglie nel lavabo insieme alle mie. Mi alzo anche io, quasi come se fossi un automa <<Vado a controllare come sta Shawn>> <<Sì, magari potete fare pace>> mi elargisce un ampio sorriso che ricambio in fretta prima di salire le scale.

Glieli spaccherei tutti, quei denti.

Arrivato di fronte alla camera che prima condividevamo, busso un paio di volte alla porta ma non ottengo risposta perciò decido di entrare lo stesso, pronto a una sfuriata, ma quello che trovo mi sorprende ancora di più, smuovendomi dentro un senso di tristezza e compassione: il mio amante è rannicchiato ai piedi del nostro letto, le ginocchia al petto e le guance bagnate da calde lacrime. È così quieto e indifeso in mezzo a tutto quel disordine che deve avere lui stesso causato; ogni oggetto presente nell'abitacolo è stato scaraventato a terra, spezzato o ammaccato. <<Hey, amore>> <<VATTENE IMMEDIATAMENTE DA QUI!>> <<Ti scongiuro, non fare così>> <<Non voglio più vederti, intesi?!>> senza dire nulla mi chino alla sua altezza, sedendomi a mia volte davanti a lui che ora tira sù la testa per guardarmi con rabbia <<Hai idea di come mi sia sentito la mattina in cui ti ho visto partire?! Tutte le volte in cui ho cercato di rintracciarti invano....>> sta tremando ma non oso avvicinarmi di più <<Non avrei mai pensato che quella sarebbe stata la nostra ultima notte insieme>> si morde il labbro fino a far uscire del sangue <<Come hai fatto ad amarmi in quel modo anche in un momento del genere? Non avevi alcun timore? Ah no, certo, per te è stato fin troppo facile lasciarmi andare>> il suo tono sprezzante mi manda fuori testa, mi rende furioso in pochissimi secondi <<Non ti permettere di dirmi>> prendo un grande respiro prima di urlare a pieni polmoni <<che non ti ho voluto abbastanza!>>

Shawn's Pov

Rimango paralizzato quando Aiden prende il mio volto tra le mani e mi bacia per un tempo che pare infinito. In bocca sento il sapore ferroso del sangue e quello amaro del caffè, mischiato al risentimento che provo per lui. Immediatamente, però, mi sciolgo al quel contatto dolce e disperato: mi aggrappo alle sue spalle spingendomi verso il suo corpo, mordendogli le labbra come a volergli fare sentire il dolore che ho provato anni fa.

<<Perdonami, Shawn, ma non riesco a saperti vicino a quel mostro. Tu sei mio>> anche lui sta piangendo <<Ti prego, riprendimi indietro con te>>

Annuisco lentamente come sotto effetto di un incantesimo, perché più lo guardo e più sento di volerlo al mio fianco, come un tempo <<Però...>>

<<Andiamo, piano, mh?>>

Gli sorrido debolmente quando mi accarezza le guance con i pollici <<Ti ho sempre aspettato>>

<<Shh amore, non piangere di nuovo>> ridacchia come se nemmeno lui lo stesse facendo <<Ti amo anche io>>

[Shiruya] Solo un'altra voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora