La notte scura avvolgeva la palafitta e le stelle zampillavano nelle acque, riunitesi, come in antica origine, fondendo cielo e lago in un unico inchiostro. La brezza gentile carezzava i fluenti capelli del giovane, sveglio, silenzioso, immobile, accovacciato sull'orlo del pianerottolo ligneo, le gambe sospese sui flutti gelidi, i quali, solleticanti, punzecchiavano le punte delle sue dita. Ed osservava la luna, rimirandola nella sua eterea bellezza.
Nonostante tutto, si sentiva bene.
Un po' rammaricato, certo, ma bene.Jiang Cheng e Wei Wuxian erano partiti quel mattino per recarsi alle letture di Gusu Lan, per poter affinare i loro studi come Coltivatori. I restanti coetanei erano stati presi col pugno di ferro da Madam Yu e si prospettavano mesi di ancor più duro addestramento per loro. Secondo l'aggressiva Capoclan, il marito li aveva viziati troppo: se fossero stati classificati ora, nella competizione di un torneo, probabilmente sarebbero risultati i più scarsi fra tutti i partecipanti, contando anche la presenza di svariati clan minori. Era decisa a porre fine al loro 'ozio'.
Personalmente, Feng Lan riteneva che la Signora talvolta esagerasse, soprattutto nell'ordire certi allenamenti, a dir poco estenuanti solo a vedersi, figurarsi praticarli...
Tuttavia, lui non era nessuno per poter esprimere la sua opinione e umilmente taceva, limitandosi ad osservare i compagni di data trascinarsi nolenti e avviliti all'interno del campo d'esercizio, nelle grinfie laccate del Ragno Purpureo.Attualmente, però, non era questo a impensierire la sua notte insonne...
Cheng e Wei Ying avevano davvero parlato con Fengmian, riguardo la sua assenza nella schiera dei discepoli.
Ma egli sapeva della sua condizione... Ed aveva persuaso i figli a non chiederlo più, abilmente, impedendo di condurli nuovamente a lui, a rivolgergli domande troppo indiscrete.
Come... il perché di ciò.Feng Lan gli era grato. Egli era davvero un leader onorevole, sempre attento ai bisogni del suo clan.
Sarebbe morto per lui, avrebbe offerto la propria vita in sua protezione senza remore, anche se avesse dovuto battersi senza poteri, con le sole forze, velocità e scaltrezza di cui disponeva. E non riteneva fossero poi molte...
D'altra parte, l'arte della katana l'aveva imparata anch'egli, brandendo informazioni un po' alla spicciolata, forgiandosene una con le proprie mani e allenandosi da solo, ogni qualvolta poteva.Non che fossero tempi di guerra, anzi, tutt'altro...
Ma occorreva esser sempre prudenti.Tuttavia, a quell'era tanto florida, pareva davvero non vi fosse nulla che potesse scalfire le placide sere che scorrevano languide al Pontile del Loto.
E Feng Lan era stato a sua volta certo, sino a quel preciso momento, che la sua vita sarebbe trascorsa egualmente serena, per quanto umile e priva di sfumature...
Ignaro che, sospinta dal flusso imperturbabile del fato, sarebbe presto giunta a sé una svolta...
Ed avrebbe cambiato radicalmente la realtà da lui finora conosciuta... riproponendo una storia già scritta... e ciononostante incontestabilmente inedita...♛♛♛
Una barca scivolò sul disco lunare riflesso nelle acque e spezzò l'incanto del silenzio. Lo specchio cristallino s'infranse in sciabordii di flutti e cerchi astrali, riverberando come corde di quqin appena appena sfiorate. I petali vellutati veleggiavano sperduti, condotti fuori rotta dal passaggio del nobile veliero consunto, col cui vento in poppa spirava un'incantevole melodia...
"Splende la luna su di noi
Spiriti erranti per valli di lacrimeLa notte scura cela i nostri peccati
Sono impressi col nostro cinabro
Incisi nella pergamena del FatoMa il vento non sa leggere
Ed ancora un giorno saremo liberi
Ancora un giorno ti amerò"Ed allora il ragazzo alzó il capo.
E la vide.
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Bai Furen - La Dama Bianca
Fiksi PenggemarCorreva una storiella bizzarra, ai tempi, di bocca in orecchio fra i mercanti e gli artigiani... Girava questa voce - ingigantita, raffazzonata, impreziosita sicuramente - sull'esistenza di una dama bianca d'impareggiabile bellezza e notevole presti...