Cap. 23(Festa P. 2)

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Pov anto
Marta va via e io e giàn rimaniamo soli perché gli altri sono indisparte, lui mi guarda dalla testa a i piedi e poi sorride di istinto, come io facessi ridere.
<<ti faccio ridere? Gli chiesi.

gian:no solo che sembra tutto cosi assurdo, prima che stessi con marta noi due ci frequentavamo, e adesso eccoci qua come amici "che strano"

Anto:wow sembra ieri quando eravamo usciti per la prima volta

Gian:
Comunque volevo chiederti scusa per l altra volta, tu meriti di stare con chiunque tu voglia, il mio commento era insensato,privo di gelosia e mancanza d amore , spero che tu non ti confonda perché io amo follemente marta e non potrei mai sostituirla con te.

Quelle parole facevano male, altro che, e come una pugnalata parola dopo parola, ma infondo si sa che io o una pessima sfortuna in amore e nella vita ingenerare era qualcosa di scontato , marta e giàn si appartengono come anime gemelle ed io per farli felici mi metterò da parte.

Gian:<<ehi perché hai cambiato colore in viso? ti hanno dato fastidio le mie parole percaso?
<<no e solo che mi sono ricordata di dover fare qualcosa, e sciocca come sono lo dimenticato
<<oh mi dispiace, gradivo molto la tua compagnia qui con me >>

Sei stra simpatica e cari..

Stava per dire qualcosa ma ad un certo punto cadde la mia borsa che avevo appoggiato nel tavolino, mi abbassai per prenderla ma lui fece lo stesso, i miei occhi castani si incrociarono con i suoi, la sensazione e inspiegabile e come se il mondo si fermasse per ore e ore nel guardarci.

Gianmarco si avvicina a me intensamente ma marta interrompe il nostro momento

Marta:<<amore, tutto apposto qui? Spero non sia quello che temo dal pensiero "disse marta facendo uno dei suoi sorrisini irritanti
Gian:<<no il fatto è che gli era caduta la borsa e io per fare il gentiluomo voleva raccoglierla, ma mi ha preceduto come vedi >>
marta:<<chiaro, chiaro non ci sono allarmismi da quanto vedo ma è meglio che ci spostiamo da qua, sai sono arrivati altri invitati ed io voglio andarci a chiacchierare un po, non trovi?
Gian:oh si andiamo

Marta e giàn se ne andarono, ma prima lei mi fece uno di quei sguardi che facevo meglio a temere, e peggio della peste se solo Gian avesse raccontato la verità probabilmente non sarei su questo pianeta.

Mi risveglia dai pensieri giorgia, che con un sorriso cerca di consolarmi per Gian , io sorrido e lei mi abbraccia calorosamente, a volte io e lei siamo propio uguali, stessa situazione, stessi problemi nonostante noi due non fossimo sorelle, la nostra sfiga ci perseguitera per sempre.

Giorgia:<<oi se hai bisogno, ricordati che io sono qui a da supporto morale >>
Anto:grazie ne avrei propio bisogno adesso

Pov Giorgia
Finito di mangiare, un misterioso ragazzo mi prende per il braccio e mi porta fuori in un posto nascosto nel quartiere, avevo una fascia legata agli occhi, non vedevo nulla e questa cosa mi faceva preoccupare poteva essere chiunque ed io stavo morendo dentro di me.

Lui mi scioglie la fascia, io mi girai cercando di capire il ragazzo ma era ormai evidente era lele.

Il mio cuore fece un balzo, non riuscivo per lo più ha parlare questa cosa mi aveva scioccata, cosa vorrà da me adesso? Ormai è chiara la cosa se è venuto per sfottermi allora può tornare da dove è venuto.

Lele:sarai scioccata scommetto, ma penso che sia chiaro perché ti ho portata qua
Giorgia:andiamo cosa vuoi da me? Uffa sei davvero insopportabile se cerchi di ammaliarmi con questi posti così noiosi e brutti, devo tornare alla festa perché è già molto tardi per me e non voglio perdere tempo qui a parlare senza un senso.
Lele:puoi starti zitta per un minuto, ti ho portata qua perché volevo rimanere un po da solo con te tuttoqui
Giorgia:ah Lele quanto sei antico se cerchi di provarci con me fallendo con questi metodi insulsi, non c'è speranza per noi due siamo due persone opposte con caratteri differenti, cosa mi cerchi a fare se non abbiamo nulla in comune
Lele : da quando sei così pettegola, parli senza neanche fermarti un secondo e comunque chi ti ha detto che non abbiamo nulla in comune, se non provi a conoscermi non saprai mai nulla di me e chiaro
Giorgia: ma cosa te lo prova che voglio conoscerti, ti sei fatto mai questa domanda?
Lele:no però un uccellino di nome Valentina mi ha detto che tu sei interessata a me e che quella volta che ci siamo visti, tu sei tornata a casa pensando solo a me
Giorgia:Valentina e una stupida, se credi alle sue parole sei un perdente, e chiaro che sta mentendo
Lele:non dirmi altro, se continui a parlare rischierài di farmi sentire male, queste parole potrebbero farmi soffrire
Giorgia:io ti sto dicendo la verità
Lele:non mentire a te stessa, so che hai paura di stare con me perché non hai mai avuto una storia seria, ma ti prometto che con me sarà tutta un altra cosa
Giorgia :cosa te lo fa pensare che io ho paura
Lele:valentina tu dice qualcosa
Giorgia:ah cavolo valentina non si impara a stare zitta, e così scema che spiffera tutto ormai
Lele:non è colpa sua sono stato io a chiederglielo per interesse, e non dire bugie perché so che dentro di te tu provi qualcosa di veramente importante per me e si vede, del fatto di quando mi guardi hai questo bellissimo luccichio negli occhi, quando mi vedi diventi rossa e ansiosa, le tue gambe tremano al sol vedermi, e per lo più oggi sei scappate e questo mi ha dato ulteriori conferme sei propio cotta di me moscerino. Devo dirla tutte oggi sei più bella della festeggiata e delle altre ragazze questo vestito è davvero perfetto per te, ti valorizza tantissimo e i capelli sono sistemati così bene.

Giorgia:e inutile che parlo con te sei cocciuto peggio di un mulo "dissi ridendo, lui scoppia in una risata e poi mi prende per mano guardandomi negli occhi
Lele:sai, la prima volta che ci siamo scontrati non me la dimenchero mai, ti dico che quella volta è come se tutte quelle emozioni che provavo un tempo fossero tornate a ripresentarsi, a volte in amore non puoi mettere da parte i sentimenti, sono così forti da poter contrastare il cuore, non dico che ti amo perché è ancora presto ma posso assicurarti che sono pazzo di te e te lo dimostrerò.
Giorgia:sono così dolci le parole che mi hai detto, infondo non me le aspettavo mica ma..per adesso non c'è la faccio, la mia recente relazione è stata importante e non mi sento pronta, lele non mi ascolta e cocciuto com e si affianca a me pericolosamente e così scatta il nostro bacio, fu così intenso e bello da poter restare qui all infinito a ribaciarlo per ore e ore,lele mi teneva stretta a se, come se non volesse più lasciare la presa e rimanere qui con me per sempre. Ci stacchiamo da questo lungo bacio, lui non voleva lasciarmi era troppo preso da me

Lele:<<visto, non era così difficile principessa >>

Continua..

Bhe ragazzi spero che questo capitolo sia di vostro gradimento, cosa se ne pensate di lele e Giorgia?

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Bye.

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