ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 11

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Josh's POV
Sono le tre di notte e mi alzo per bere. Con la poca luce della luna, che filtra attraverso la finestra, riesco a vedere il viso angelico di Ella, che ora dorme con espressione serena.La sera prima c'è voluto un po' di tempo per tranquillizzarla ma alla fine sono riuscito a portarla su in camera sua. Dopo averla portata in camera mi ha chiesto di rimanere, per poi addormentarsi sul mio petto , ascoltando il ritmo irregolare del mio cuore, che batte così solo ad una sua vicinanza. I capelli che ieri erano raccolti in una crocchia disordinata , ora sono sparsi sul cuscino mentre l'elastico tiene solo una piccola ciocca. È rannicchiata, con le gambe vicino al petto e la schiena scoperta, la vedo tremare per il freddo, così con cautela mi avvicino a lei , per poi coprirla. Scendo sotto a bere dell'acqua , ma qualche secondo dopo sento Ella urlare. Così di corsa salgo le scale per raggiungerla.

Ella's POV

Mostro!
Corrotto!
Infame!
Senza cuore!
Spregevole!
Le lacrime rigano i volti delle ragazze che sono lì ad accusarlo, le vene sul collo che si gonfiano per le urla, gli occhi ormai rossi, il mascara colato e i lividi sulla loro pelle candida. Mi alzo camminando verso di loro , ma una mano attorno al mio polso mi ferma. Mi giro e vedo il volto stanco di mio padre, che con lo sguardo mi supplica di rimanere con lui. Nego con la testa , portando lo sguardo sulle mie scarpe , delle semplici all star nere. Con le sue dita prende il mio volto stringendolo e costringendomi a guardarlo,a guardare la sua faccia, il suo ghigno, che compare ogni volta che mi fa del male. Lo vedo alzarsi e venire verso di me , d'un tratto tutto intorno a noi scompare , tutte le persone presenti. La sala è vuota , si sente solo il mio respiro affannato dalla paura. Si avvicina sempre di più, finché non mi ritrovo con le spalle al muro, lui alza le mani mentre io porto le braccia sopra la testa per proteggermi...uno sparo lo interrompe, riportando tutto come prima era. Sposto lo sguardo e vedo Eathan accasciarsi sul pavimento, con le mani si tiene la ferita procurata dal proiettile, corro verso di lui , ma delle catene mi trattengono e non riesco a raggiungerlo. Urlo il suo nome con tutta la forza che mi trovo in corpo. Tutto intorno a me diventa buio , gli occhi verdi di Kate mi scrutano attentamente portandomi ad abbassare lo sguardo, ancora una volta mi guarda con disprezzo, neanche stavolta riesco a salvare qualcuno. Grido il suo nome cercando di rincorrerla, ma stavolta a fermarmi è della terra che mi ricade addosso. Alzo lo sguardo e mi ritrovo in una fossa, la terra mi soffoca.Sposto il terriccio che mi ricopre , cercando di uscire, ma appena metto fuori la testa la terra mi ricopre.

Apro gli occhi urlando e respirando affannosamente, qualcuno mi chiama mentre mi scuote, ma non riesco a focalizzare la persona davanti a me.Solo dopo mi accorgo che delle lacrime mi stanno rigando il viso.La persona davanti a me si rivela essere Josh, con espressione spaventata e preoccupa. Mi rendo conto di stare tremando,porto le gambe al petto abbracciandole, lui se ne accorge e con uno scatto mi avvolge tra le sue braccia, da cui mi lascio cullare. Il mio corpo è pervaso da un calore famigliare, Josh odora di menta,inspiro lentamente il suo profumo per poi rilasciarlo. In poco tempo riesco a rilassarmi,ma solo ora mi accorgo del grande errore che ho commesso. Spingo Josh via da me alzandomi in piedi con le mani tra i capelli "Va via" dico con voce roca. Lui nega così ripeto ciò che ho detto precedentemente. Lui continua a negare dicendo"Ella hai bisogno di qualcuno in questo momento". "No, non è affatto vero. Non ho bisogno di nessuno. Sono forte, me la cavo da sola" dico. "Ella lascia che ti aiuti, lascia che ti stia vicino.Sei troppo fragile in questo momento per cavartela da sola"dice venendo verso di me. "Me la cavo anche da sola idiota"dico portando la mia mano in collisione con il suo volto, lasciando il segno rosso delle mie dita. Lui ne rimane leggermente scosso.Mi accorgo che forse ho esagerato e quando sto per aprire la bocca per scusarmi, lui mi precede."Mi puoi prendere a sberle anche tutta la notte, ma non ti lascio sola. Puoi anche picchiarmi, ma io stanotte sto con te"dice prendendo i miei polsi e stringendoli tra le sue mani calde."Anche se tu non mi vorrai starò qui con te". Solo ora mi rendo conto di quanto questo ragazzo, di cui ancora non so quasi niente, sia così disponibile con me. "Josh,non starmi accanto solo perché ti faccio pena"dico sussurrando, mentre lo guardo con le lacrime agli occhi."Dio Ella, ma cosa pensi." sospira , circondandomi ancora una volta con le sue braccia.Poggio la testa sul suo petto lasciandomi cullare dal ritmo irregolare dei suoi battiti.Mano mano , camminando all'indietro, arriva al letto, dove si sdraia trascinandomi su di lui. Mi accoccolo meglio tra le sue braccia sdraiandomi sopra di lui. I miei piedi freddi entrano in contatto con i suoi caldi,a questo contatto sento un brivido percorrermi la schiena. Stiamo in silenzio, senza imbarazzo,neanche per la posizione. Josh inizia a giocare con i miei capelli ormai sciolti , mentre io poggio la testa nell'incavo del suo collo. Dopo minuti che sembrano ore riesco a cadere in un sonno profondo.

Heyyyyyyy🌺🌺🌺
Quella nella foto è Kate , capirete perché ho messo la sua foto nei prossimi capitoli. Lasciate una stellina se vi è piaciuto. Scusate gli eventuali errori.

Ad un tono di distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora