ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 10

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Josh's POV

Seguo Kabe dietro Ella e quando usciamo dalla mensa, davanti a noi c'è una donna dai capelli corvini, alta e con gli occhi marroni,che assomiglia molto ad Ella , ma non do molta importanza alle somiglianze perché Ella sviene e subito la prendo al volo. "Lasciala!" Mi grida la donna contro, con fare preoccupato "Lascia mia figlia" dice prendendo Ella, priva di sensi, tra le sue braccia. Al che rimango sconcertato, io sapevo che lei era morta. Vedo Scott ed Eathan avvicinarsi alla madre di Ella , mentre Scott la tranquillizza. "Mamma non ti preoccupare è amico di Ella" lei sembra mortificata mentre si rivolge a me con un sorriso di scuse "Scusami tanto" "Non si preoccupi signora..." "Caroline" annuisco porgendole la mano e presentandomi. Nel frattempo vedo Scott , che non avevo notato fosse andato via, tornare dalla mensa con una bottiglietta d'acqua. Si bagna le mani e poi bagna il volto della sorella, che ora è sdraiata per terra con la testa sulle mie gambe. "Ella" la richiamo, lei si stropiccia gli occhi per poi aprirli, guardarsi intorno e spalancarli alla vista della madre. I suoi occhi si fanno subito lucidi e stringe tra le sue braccia la madre , che si fa scappare qualche singhiozzo accarezzando i capelli della figlia. "Mi dispiace interrompere il momento , ma , 1: Ella mi stai soffocando e 2: non sto capendo niente" le due si lanciano uno sguardo d'intesa comprendendo i ragazzi. Subito si alzano e aiutano pure me "Dobbiamo andare a casa , avverto la professoressa Morris" "Non ti preoccupare ci vado io" interviene il fratello , Ella lo guarda con occhi tristi mentre si morde il labbro che trema perché vorrebbe piangere, il fratello coglie il suo sguardo e la abbraccia sussurrandole qualcosa per poterla tranquillizzare.
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Siamo arrivati a casa e siamo seduti in salotto e il caos invade la mia testa , come d'altronde per Ella. Appena entrati mia madre e Caroline si sono salutate come se fossero amiche da una vita , non hanno ancora smesso di parlare ed Ella ha un'espressione indescrivibile. La vedo alzarsi dal divano e andare in cucina, così la seguo. "Ella" richiamo la sua attenzione, ricevendo solo un 'mmh' da parte sua. "Cosa stai facendo?" Chiedo osservando la tazza che ha in mano. "Beh , mia zia ogni volta che ero agitata da piccola mi preparava dello yogurt con la pesca, ora sono agitata e quindi voglio mangiare" annuisco guardando la poltiglia nella tazza. La porta sbatte e ne entra Madison. "Muovi il culo e vieni in salotto invece di stare impalato a fissare la porta. Voglio delle spiegazioni e anche tu dovresti" mi chiama Ella. "Molto fine devo dire Ella" lei sorride e dice "La finezza mi è stata donata da mia nonna" scuoto la testa divertito e la seguo in sala,dove loro due stanno ancora parlando.Ella fa un fischio richiamando la loro attenzione per poi iniziare a parlare "Adesso voglio delle spiegazioni" Caroline alza il volto in direzione della figlia per iniziare a parlare , ma Scott la interrompe. "Ella, doveva essere una sorpresa per i tuoi 17 anni. Rose non è qui perché sta con papà, lei e Josh sono qui solo per aiutarci ad incastrarlo." lei si gira verso di me e chiede "Tu ne sapevi qualcosa?" nego con la testa,mentre mia madre interviene."Lui non ne sapeva niente. Io sapevo della vostra situazione perché io e Caroline siamo migliori amiche dai tempi del liceo, lei sapeva del rischio che correva nel mettersi con vostro padre. Lui le aveva impedito di parlare con me, perché sapeva che il mio lavoro lo avrebbe condannato..." la interrompo "Come potrebbe il tuo atelier mettere in pericolo qualcuno?" lei abbassa lo sguardo sulle sue scarpe. "Vedi, l'atelier è solo una copertura. Faccio parte del governo e il padre di Ella è un ricercato nel nostro stato.Mi hanno mandata qui per osservarlo ed aiutare Ella,Scott,Kate e Caroline. Ma non sono potuta intervenire nel caso di Kate"mi giro verso Ella e la vedo trattenere le lacrime. Mi avvicino a lei allargando le braccia con l'intento di abbracciarla e confortarla, ma lei si scansa e con voce ferma chiede "Ma allora perché tu ed Eathan vi siete comportati così con me?" si rivolge al fratello, mentre il diretto interessato si gratta la nuca imbarazzato per poi parlare "Teoricamente dovevamo farti credere di esserci dimenticati del tuo compleanno,per poi farti tornare da sola a casa e farti una sorpresa" ma Ella lo interrompe. "Ma non avete pensato al fatto che Travis potrebbe tornare in qualsiasi momento?!"quasi grida. "Ah! Quasi dimenticavo. Abbiamo arrestato Travis quando tu eri a casa di Maddy, lei era nostra complice. Dovrai solo presentarti in tribunale il giorno della sentenza, testimoniando contro di lui" interviene mia madre. "No,no no no! Io in tribunale non ci vengo!" grida. "Mamma cavolo! Vi avevo espressamente chiesto di non tirare subito fuori questo argomento, almeno per il suo compleanno!" grida Scott a sua volta contro la madre che tiene lo sguardo puntato sul legno del pavimento. Ella inizia a tremare e a girare in cerchio tenendosi la testa tra le mani, tirandosi leggermente i capelli. Scott va verso la sorella provando ad abbracciarla, ma lei con uno spintone lo manda via. Lui si riavvicina , e nonostante Ella si dimeni cercando ancora una volta via, le prende i polsi allacciando le sue braccia intorno al suo busto, costringendola ad abbracciarlo. Lei non oppone più resistenza e si lascia cullare dal fratello , che nel vedere la sorella in queste condizioni si fa scappare una lacrima solitaria sul volto , che finisce tra i capelli corvini di Ella. Io continuo a guardare tutti con espressione confusa e stupita, perché nonostante questa breve spiegazione non riesco ancora a capirci molto, soprattutto il comportamento di Ella. "Deduco dalla faccia di Josh, che lui parino non c'ha capito niente." parla Madison dando spazio ai miei pensieri. "Josh, mio,anzi nostro padre è un trafficante di droga , un vecchio agente di polizia corrotto. Tutto andava bene,eravamo all'oscurità di tutto questo, finché per il mio decimo compleanno, tornò ubriaco a casa raccontando di tutti i suoi loschi affari."Ella fa una pausa e con voce tremante continua "Raccontò di tutti i suoi traffichi di droga, ma ciò che più fece male ,fu sentire dalle sue stesse labbra il dolore che aveva procurato a tutte le bambine che con i suoi 'amici' trafficavano. Si avvicinò a me e Kate con un ghigno malefico a contornargli la faccia. Ricordo ancora le sue mani fredde intorno al mio collo e al mio corpo." abbassa lo sguardo ,portando le mani a stringere le sue braccia, procurandosi dei graffi a causa delle lunghe unghie che colorano le sue piccole mani. Mi avvicino a lei e la stringo forte a me ,sussurrandole "Quando sarai pronta a raccontarmi come sono andate le cose, sarò qui. Aspetterò giorni, settimane, mesi ed anni se necessario, ma solo quando tu sarai pronta a parlarne verrai da me dicendo 'me la sento'. Non sentirti costretta, prenditi i tuoi tempi. Sarò qui ad aspettarti" le lascio un bacio sulla fronte mentre lei si accoccola tra le mie braccia.

HEYYYY🌺🌺🌺
Scusatemi tantissimo se sono stata assente , ho cercato di rimediare con un capitolo un po' più lungo,non so se sono riuscita nel mio intento , però ecco il capitolo. Scusate gli eventuali errori. Quella nella foto è Caroline.

Ad un tono di distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora