𝐓𝐰𝐞𝐧𝐭𝐲𝐬𝐢𝐱 - intervista di Billboard

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Vieni spesso citata come un fresco, nuovo talento pop. Ma cos'è la pop music per te?
Il concetto di "generi musicali" – pop, hip hop, alternative e così via – non mi piace molto: penso che la buona musica sia buona e basta, a prescindere dal genere. Ti può piacere la pop music ma anche qualsiasi altro genere di musica. Una buona canzone sarà sempre buona: non penso che la gente abbia bisogno di etichettarla.

Quando ho sentito la tua musica la prima volta ho pensato subito a una versione più giovane e minimalista di Lana Del Rey. Sono completamente fuori strada o c'è qualcosa di suo nel tuo stile?
Oddio, moltissimo! Sono cresciuta con lei. Tutto l'album Born to Die è stato la mia infanzia. Per me è davvero una dea. Come ho detto prima, lei non è riconducibile a un solo genere ma è un po' di tutto e ha molte influenze diverse. E lo puoi sentire quando ascolti la sua musica.

La tua musica viene spesso definita "dark pop". Ti identifichi in questa espressione?
Direi di sì. Il modo in cui scrivo è cupo e oscuro. È semplicemente quello che succede nel mio cervello. Non sono proprio una persona allegra – non lo sono mai stata. È anche una cosa abbastanza figa: gran parte del pop è talmente allegra ed energica, parla dell'andare alla grande e amare se stessi... No ragazzi, io detesto me stessa.

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