L'Associazione non badava a spese per questi incontri: era una suite di lusso quella in cui lo avevano condotto, con una vista pazzesca e grande quasi come tutto il piano terra di casa sua. Inutile dire che tutto in quei metri quadri cozzasse con ciò che indossava, ma francamente non gliene importava, non in quel momento perché mentre si recavano all'ascensore era passato di fianco a Derek che, vestito di tutto punto in uno smoking blu notte, conversava in maniera distesa e colloquiale con quella che palesemente era un'Omega che ricopriva i suoi canoni di bellezza: peso forma, con curve morbide, dal profumo dolce e invitante e la voce calma e melodiosa.
Con un sospiro si tolse il cappotto, appoggiandolo distrattamente sopra al letto e andando all'enorme vetrata rimase per diversi minuti a guardare fuori «Da lì non puoi scappare. Adesso sarai costretto ad ascoltarmi, anche se è tardi» Stiles sussultò, saltando vistosamente sul posto.
«Che ci fai qui?» domandò, cercando di far calmare il proprio cuore che batteva veloce non solo per lo spavento «Devi andartene, l'Alfa sarà qui a momenti».
«No, non ci disturberà nessuno» disse sicuro, avanzando ancora di qualche passo «Dobbiamo parlare».
«No, non sono d'accordo» disse, approfittando di una pausa nella frase che avrebbe voluto poi dire l'altro «Ho capito perfettamente ciò che mi hai detto l'ultima volta che abbiamo parlato e va bene così. Insomma, mi sono sbagliato e ti ho vomitato addosso le mie aspettative senza tener conto di te e che per te non significava lo stesso» riprese a parlare, facendo trasparire un po' di dolore «Mi stavi solo aiutando con il ciclo sballato del calore, avrei dovuto ringraziarti e basta, non dirti che ti amavo» riuscì ad aggiungere senza neanche avere la voce tanto tremante, il suo terapista sarebbe stato orgoglioso di lui, se solo fosse stato presente «Davvero, ho capito» e sentendo che stava esternando nel modo giusto le proprie emozioni continuò dicendo, nel tentativo di dimezzare la tensione che pronunciare quelle ultime cinque lettere gli avevano creato «Dai che se siamo fortunati l'Alfa che hanno scelto per me abita dall'altra parte dello stato, così non saremo più costretti a relazionarci l'uno con l'altro».
«Non l'hai ancora capito?» il sorriso tirato che il più piccolo stava fingendo non vacillò, segno che non ci fosse davvero arrivato «Ieri ero venuto a casa tua per dirti di non presentarti qui oggi, perché sono io, l'Alfa che l'Associazione ha scelto per te» Stiles lo guardò con fare dubbioso «Quando Scott ci ha rivelato del tuo incontro, ho chiesto quel favore che il padre di Lydia mi doveva, anzi ci doveva. E siccome non riuscivo a comunicare con te in nessun modo e non volevo coinvolgere ancora il branco, sono venuto a casa tua per dirti di non farti vedere all'Hotel».
Nell'ascoltarlo Stiles si morse pesantemente un labbro fino a farlo sanguinare, ma non provò fisicamente male «Oh, beh, allora posso anche tornare a casa» disse soltanto, andando verso il letto per riprendere il cappotto «Nella mia testardaggine ho fatto fare un viaggio a vuoto a entrambi, scusami ancora» aggiunse con tono più monocorde, ferito da ciò che l'altro stava insinuando.
«Dove stai andando?».
«A casa».
«Non stai frequentando un corso intensivo per Omega» e quella non era una domanda «Dove sei stato per quasi un mese?».
«Non sono affari tuoi, non sono un tuo Beta» rispose, continuando la sua avanzata indisturbata verso la porta, ma una volta raggiunta e abbassata la maniglia non si aprì «Non è divertente, perché non si apre?».
Derek sospirò invitandolo a togliere nuovamente la giacca e a mettersi comodo «Nel momento in cui Alfa e Omega si presentano e consenzientemente entrano nell'ambiente d'incontro sono tenuti a passarci due giorni e una notte, con l'unica libertà di recarsi in coppia negli spazi concessi dal luogo che ospiterà l'ambiente d'incontro, previa informazione del personale a loro assegnato» recitò con il fare di chi sapesse a memoria tale clausola, aggiungendo con fare seccato «Non hai letto ciò che hai firmato. Davvero ottimo Stiles, complimenti»
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Sterek Omegaverse [Completa]
FanficNon sono brava nelle introduzioni quindi eccovi alcuni brevi estratti della prima, della seconda parte e uno dell'ultima. Dalla prima parte: «Stiles, per favore» cercò di farlo ragionare il suo migliore amico dall'altra parte della cornetta, conferm...