Extra - 1

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«Derek!» aveva urlato con tono spazientito, portando una mano al grosso e maturo pancione «Alzati da quel letto e vieni in cucina a dire a tua figlia di muovere le chiappette e venire al mondo» continuò piagnucolando «Doveva uscire dalla mia enormissima pancia già cinque giorni fa!» brontolò ancora, rispondendo al pugnetto che la piccola gli aveva dato dall'interno con un leggero schiafetto «Mi prende a pugni, dille qualcosa» aveva chiesto, girandosi a guardare il suo alfa entrare in cucina con solo una vestaglia e i boxer.

«Buongiorno anche a te» asserì, andandogli vicino a baciarlo sulla bocca, poi si chinò e diede un bacio anche alla pancia, poi prese la tazza che gli porse Stiles e disse «Beh, se non esce da sola, comunque domani abbiamo il cesareo programmato» fece il punto, ricevendo un'occhiataccia dal più piccolo.

«Lo so, ma il cesareo indotto non è come uno per decorso naturale, ci metterò di più a rimettermi in sesto per via dell'anestesia più potente e-».

«Andrà tutto bene» lo interruppe, cingendogli un fianco «Ormai è fatta e tu stai benissimo, lo percepisco dai tuoi feromoni» cercò di tranquillizzarlo e di tranquillizzarsi a sua volta.

«Beh, il tre è un buon giorno per nascere» borbottò ancora, un po' meno indispettito, lasciandosi andare e appoggiandosi al fianco caldo e muscoloso di Derek «Alla fine avrai la tua principessina».

«Avremo» lo corresse, senza nascondere nel timbro della felicità «La prossima volta, mi impegnerò: così avremo un maschio».

«Aspetta e spera» lo fermò, staccandosi un attimo e incrociando le braccia sopra l'enorme pancione «Non son certo di volere il secondo, al momento voglio solo non sentir più questi dieci chili che ho in giro per il corpo» affermò riverendosi alla pancia e ai chili che aveva preso in tutta la gravidanza.

«Beh, io spero tu non li perda tutti dopo il cesario, sei bellissimo così» e dicendolo, dopo un lungo sorso di caffè lo baciò di nuovo.

«Derek» lo apostrofò «Sono serio, del secondo ne riparliamo dopo un po' di anni, tipo diciotto?».

«Esagerato come sempre».

«Ehi, sarò io quello aperto come un cocomero per tirar fuori la principessina di quasi quattro chili che ho nella pancia».

«Ehi, il medico ha detto che è più merito tuo che mio che sia un alfa» gli ricordò, girandosi verso il lavabo, pulendo la tazza appena usata «Già me la immagino:i tuoi occhi, il tuo nasino e la tua bocca» fantasticò, facendo un po' sorridere l'omega, che prese ad accarezzare più lentamente la pancia «Senza dimenticare i tuoi nei, sarà bellissima».

«Cioè una mini me?» domandò perplesso e poco convinto, già altre volte avevano fantasticato assieme su come sarebbe potuta essere la bimba, quando a un mese e mezzo dalla data presunta avevano chiarito ogni dubbio sul sesso primario e abbozzato a un novanta per cento quello secondario «Sai che alla fine siamo in due ad averla fatta, anche se a te c'è voluto molto meno impegno e tempo» scherzò, lasciandogli una carezza su una spalla, mentre assieme andavano in soggiorno e continuò il discorso dicendo con fare sincero «È vero, sei stato bravo in quel frangente lo ammetto, ma non cambia il fatto che avrà molto probabilmente gli occhi scuri o comunque sul marrone-verde e i capelli scuri tipo i tuoi, poi magari prende i dentini da coniglietto come te e la forma della bocca come me» continuava a parlare estasiato il figlio dello sceriffo, mentre Derek si accorgeva che qualcosa si era rotto e le loro vite stavano per cambiare per sempre.

«Amore» disse, mentre Stiles ancora continuava a parlare senza accorgersi di nulla «Amore!».

«Che c'è?» domandò esasperato sbuffando e girandosi a guardarlo «Tu hai parlato prima, ora tocca a me, non ho ancora descritto la consistenza dei suoi morbidi e soffici capell-» si interruppe quando seguendo il dito del moro che indicava il pavimento non si accorse: gli si erano rotte le acqua.

Sterek Omegaverse [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora