Due settimane più tardi però Stiles si ritrovava a passare la seconda notte consecutiva da solo in quella villa enorme, perché nel frattempo il numero dei ritrovamenti era salito e le ferite sui cadaveri erano sempre più cruenti e con un dettaglio che aveva fatto alzare al massimo la guardia a tutti i membri del branco di Derek e alla polizia della contea. Un dettaglio che nessuno aveva condiviso con l'Omega dell'Alfa. Non importa quando avesse tentato, protestato e indagato per conto proprio. Sembravano fossero tutti d'accordo a tenerlo all'oscuro su quel caso, ma sorvegliato da distante.
Poco prima dell'alba Derek rientrò con gli abiti strappati e con del sangue su di essi, segno che gli scontri stavano diventando più cruenti, Stiles che si era addormentato da poco si ritrovò a essere totalmente sveglio e preoccupato nel vedere come fossero ridotti i vestiti del suo Alfa «Sto bene, le ferite si sono rigenerate» si apprestò a dirgli, tenendogli il viso con le mani «Ne abbiamo catturato uno, ma ha preferito uccidersi piuttosto che dirci il nome del suo capo».
«E gli altri?».
«Stanno bene, anche le loro ferite sono rimarginate».
«Quanti erano? State davvero tutti bene? Tu stai bene?» lo sommerse di domande, toccandolo un po' qui, un po' là, dove vi erano gli strappi più grandi «C'era un Alfa con loro, vero?».
«Erano in cinque e questa volta il messaggio di ciò che vogliono è stato chiaro» disse, baciandolo in maniera profonda e poi guardandolo negli occhi aggiunse «Da oggi sarai sorvegliato da due dei nostri e da uno degli uomini di tuo padre» Stiles corrugò la fronte non capendo «Sul primo cadavere abbiamo trovato una S, sul secondo una T, sul terzo una I, sul quarto una L e-».
«Me?» domandò quando capì che stava elencando le lettere del suo nome.
«Ma è quello che c'era sull'ultimo che mi ha fatto prendere la decisione di tenerti sorvegliato».
«E perché vogliono me?».
«Non sappiamo i dettagli, ma solo che questo coso è ossessionato da te».
«Ma dai? Non c'e nessuno che -» e si interruppe da solo, portandosi una mano sulla bocca «Jonathan?».
«Peter e Danny stanno facendo delle ricerche in merito, ma sembra sparito dalla faccia della terra» asserì con un ringhio.
«Posso aiutarvi, se è Jonathan io posso -».
«Cosa? Stiles, andiamo a dormire. Tra un paio d'ore devo essere di nuovo in piedi» lo stoppò, aggiungendo «Nel pomeriggio ti sposteremo in un posto più sicuro».
«No» si oppose «Non sono così debole da dover essere protetto come una damigella indifesa».
«Ma sei la cosa più importante che ho» gli fece presente usando il tono da Alfa «E se nasconderti ti tiene al sicuro, così farò» terminò quell'ordine aggiungendo «E adesso rimettiti a letto e dormi, io mi faccio una doccia e poi ti raggiungo».
Non gli aveva più rivolto la parola. Aveva iniziato il gioco del silenzio in protesta al piano che Derek aveva pensato per tenerlo lontano e al sicuro dagli scontri e dal caso. Con Scott e Lydia, che avrebbero avuto il primo turno di guardia era andato a fare una spesa cospicua che lo fece arrabbiare ancora di più contro il mannaro, perché significava che stava progettando di tenerlo lontano per più di semplici quarantotto ore.
«Posso combattere anch'io» aveva detto verso i due migliori amici con un broncio da premio oscar.
«Scherzi? Sai quando mi è costata quella maglia che indossi?» aveva domandato la banshee con aria di sfida «Più di un abbonamento premium Netflix annuale, tanto per farti fare un'idea. Conoscendoti, in battaglia sarebbe già ridotta a uno straccio per asciugare il pavimento».
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Sterek Omegaverse [Completa]
FanfictionNon sono brava nelle introduzioni quindi eccovi alcuni brevi estratti della prima, della seconda parte e uno dell'ultima. Dalla prima parte: «Stiles, per favore» cercò di farlo ragionare il suo migliore amico dall'altra parte della cornetta, conferm...