1- Siamo quello che siamo

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Francesco P.O.V.

Vi è mai capitato di lasciarvi influenzare dalle parole, dai comportamenti e dalle prove materiali altrui?!.
A me si, è capitato.
Ho creduto, ho sbagliato e ho distrutto.
Ora lo so, ora l'ho capito e soprattutto ho visto la realtà, la verità.
Il colpevole sono io non lei.
Conobbi Stella nel 2015, mentre ero impegnato a fare le selezioni per partecipare al Festival di Sanremo nella categoria GIOVANI.
Un'avventura intensa, lunga, travagliata, a tratti difficile ma ricca di emozioni ma soprattutto speciale ed indimenticabile perché mi portò sul gradino più alto del podio.
Avevo 33 anni, lei quasi 24.
Era già una cantante famosissima nel mondo, grande successo a livello internazionale.
Amata e stimata da tutti, cantautrice.
Una penna sottile, irriverente, capace di mettere nero su bianco parole sincere e speciali. A tratti una poetessa che raccontava l'amore descrivendo le sue emozioni.
Sì era già bella, bellissima.
La prima volta che la vidi eravamo a Roma.
Io col microfono in mano, pronto a cantare Amen.
Lei in giuria, seduta accanto a Carlo Conti, parte integrante della squadra incaricata di scegliere i concorrenti dell'edizione.
Non mi conosceva, per niente.
Partì la base. Lasciò la penna sul foglio e poggiò il viso sul palmo della mano. Il suo gomito ben piantato sul tavolo.
Iniziai a cantare esagitato come al solito.
Pensavo a dare il meglio, volevo dare il meglio.
Non potevo sprecare un'occasione così grande.
Aveva lo sguardo fisso su di me, non si lasciava sfuggire alcun dettaglio. Non prese appunti, non lasciò trasparire alcuna emozione ed alcuna reazione.
Ero un po' nervoso, conclusi la canzone pieno di dubbi.
Le era piaciuta?, le faceva schifo?.
Difficile intuirlo.
Respirò profondamente poi applaudì ed infine prese la parola.
Controllò il foglio sotto al suo naso con una rapida occhiata poi rimise i suoi profondi occhi scuri su di me.
Io la conoscevo, eccome.
Mediaticamente e musicalmente soltanto... purtroppo.
<< Francesco, giusto?! >>
<< sì giusto >> confermai.
Mi fece una serie di complimenti, parlò benissimo della mia canzone. Giudizi positivi per testo e musica, poi parlò di me.
Mi definì uno showman, in grado di tenere il palco e coinvolgere la gente nel migliore dei modi.
Solo diversi mesi dopo scoprì che mi regalò voti magnifici e contribuì col suo giudizio a farmi raggiungere la meta.
Prese parte a quel festival come ospite la sera in cui triofai.
Alloggiavamo nello stesso hotel.
Era sempre impegnatissima, circondata di persone.
Nonostante tutto non era raro vederla passeggiare per le strade di Sanremo o al bar dell'albergo in cerca di caffè.
Non ero interessato a conoscere l'artista, sapevo già molto. Avevo bisogno di conoscere la ragazza.
Sempre estremamente educata, gentile.
Mi regalava sempre sguardi e sorrisi anche se eravamo distanti,
Un giorno decisi di seguirla.
Era mattina presto, arrivò a Sanremo con qualche giorno d'anticipo. Oltre alla performance aveva molte interviste da fare e programmi a cui partecipare.
Uscì dall'hotel dopo una leggera colazione, consegnò le chiavi in portineria e cominciò ad affrontare il meraviglioso sole sanremese.
Si guardò attorno, respirò profondamente quell'odore meraviglioso di mare e dopo aver indossato gli occhiali da sole scese rapidamente le scale dell'hotel e si incamminò.
A quel punto uscii anche io.
Mantenevo una leggera distanza per non farmi vedere, se si girava cercavo di nascondermi ma non mi allontanavo troppo per non perderla di vista.
Salutava e si lasciava salutare dalle persone, concedeva abbracci e selfie ma sopra ogni cosa era lei a ringraziare loro.
Si fermò quando raggiunse una spiaggia, si accomodò sopra una scoglio per ammirare il mare.
Restai diversi minuti a guardarla poi decisi di saltar fuori.
Mi avvicinai a lei.
Sorridevo.
Ricambiò e mi lanciò uno sguardo, l'ennesimo.
I suoi occhi avevano uno strano potere su di me. Mi facevano impazzire, mi solleticavano la fantasia.
<< buongiorno Francesco >>
<< buongiorno Stella, posso? >> domandai indicando lo scoglio al suo fianco.
<< assolutamente sì >> rispose invitandomi con un colpo di capo.
Cominciò una lunga e bellissima conversazione. Cominciammo a conoscerci umanamente, era quello che volevo.
Le chiacchierate mattutine divennero un'abitudine in quei giorni.
Cercavo di saltar fuori ogni volta che c'era lei, ero sempre curiosissimo di vedere come i suoi occhi mi accogliessero.
Continuammo a chiacchierare anche nei giorni che seguirono il festival, telefonicamente. Eravamo entrambi impegnati nel nostro lavoro.
Ci innamorammo profondamente, cominciò una storia d'amore profonda, intensa, coinvolgente e bellissima.
Per molto tempo riuscimmo a tenere nascosta la nostra relazione anche se senza far nomi parlavamo l'una dell'altro nelle rispettive canzoni.
Solo qualche giorno dopo la mia vittoria al Festival di Sanremo 2017 nella categoria Big ufficializzammo.
La risposta fu entusiasmante, erano tutti felici per noi... ma sopratutto avevano già capito tutto.
Non era facile ma erano riusciti a trovare segnali o velate presenze reciproche nei rispettivi social.
I nostri sentimenti crescevano a vista d'occhio, le nostre canzoni sempre più belle perché ce le ispiravamo l'un l'altra.
Ed andammo avanti così fino a giugno 2018.
Giugno 2018.
La lasciai.
Lo feci perché per settimane la mia mente era stata inondata da chiacchiere, voci e cattiverie da parte di invidiosi.
A molte persone la nostra storia ed il nostro amore non andava giù così cominciarono a far pesantemente leva sulla mia insicurezza e mi convinsero che lei mi aveva tradito.
Esasperato la lasciai senza pietà, esasperato le lanciai addosso parole bruttissime cariche di rabbia, odio, dispiacere e dolore.
Sì, ero e mi sentivo insicuro con lei ed al suo fianco. Lei così dolce, gentile, bella e giovane.
Ed è quello che mi ripetevano tutti.
"Ti pare che una così, famosa nel mondo, può restare insieme a te e fedele a lungo?!".
Ci credetti e la lasciai, ci credetti e la misi fuori dalla mia casa e dalla mia vita.
Ricordo le sue lacrime, lei che mi implorava di crederle, di farla parlare.
Lei che mi dichiarava amore.
Insisteva che mai aveva osato tradirmi ma io, nonostante fossi un uomo del nord, sono sempre stato gelosissimo... soprattutto di lei.
E poi vagai, cantai, mi allontanai il più possibile da lei.
Cercavo di dimenticarla.
Cercavo di evitarla.
Cercavo di non amarla.
Cercavo di far aumentare la distanza tra noi ma più ci provavo più la pensavo più parlavo di lei nelle mie canzoni.


Stella P.O.V

Febbraio 2020

È domenica, la domenica che precede l'inizio del 70• festival di Sanremo.
Sto sistemando le ultime cose prima di partire.
Chiudo le valige, mi preparo un rapido caffè e dopo aver lavato moka e tazza comincio a chiudere persiane, l'acqua e il gas e dopo aver portato le valige sul pianerottolo chiudo il portone e con l'ascensore raggiungo il garage.
Quest anno parteciperò al Festival in veste di co-conduttrice.
Accompagnerò Amadeus nel corso di 2 serate. La terza e l'ultima.
Sono contentissima e terrorizzata allo stesso tempo.
Nonostante i dischi di platino, di diamante, i tour mondiali è la prima volta che mi ritrovo a condurre un programma televisivo.
Programma televisivo particolarmente prestigioso.
Carico i trolley nel bagagliaio poi salgo a bordo.
Partirò da sola alla volta di Sanremo, in macchina.
Ho bisogno di tranquillità.
Sono in parte felice di tornare in una terra, la Liguria, che amo molto e dove ho vissuto per più di 10 anni.
In parte sono assolutamente emozionata perché inevitabile rivedrò lui.
Rivedrò Francesco, nonostante siano passati 20 mesi da quando mi ha lasciata.
A distanza di tutto questo tempo, sinceramente, non me ne sono ancora fatta una ragione.
Ho provato in ogni modo a restare a galla, a respirare, a smettere di piangere.
Tanti pensieri hanno attraversato la mia testa in questi mesi.
Come ha potuto credere che l'ho tradito?!, sicuramente il vero motivo è un altro.
601 giorni dalla fine di noi.
Mi ha accusata di averlo tradito, mi ha fatto toccare con mano la sua rabbia ed il suo dolore.
Ho provato in ogni modo a fargli capire che non era vero.
No, non è vero.
Non l'ho mai tradito, mai.
Lo amavo, lo amo e lo amerò.
Sempre è stato e sempre sarà.
Guido lasciandomi cullare dalle sue canzoni e dalla sua voce.
La città in cui abito, Milano, è ormai distante.
Spunta il mare, guido serena mentre canticchio.
Sto ascoltando Maledetto Amore, quanto mi piace questa canzone.
Ogni volta che l'ascolto m'illudo.
Sì, mi illudo tantissimo.
Perché penso e spero che lui possa averla scritta per me.

"Ma che tormento che sei stella mia. Divertimento che mi darai
Gioie, dolori e quanti guai... ma rifaremo l'amore fino a farci male.
E canteremo l'amore fin dove può sentire. E ridaremo all'amore il tempo per sognare. Io senza di te no non riesco più a vivere."

Respiro profondamente e poco dopo mi faccio strada nel parcheggio dell'albergo.
Tiro su il freno a mano poi spengo il motore mettendo così anche fine a quella canzone che in questo viaggio ho ascoltato e riascoltato diverse volte a ripetizione.

Apro lo sportello. Cerco di fare entrare dentro me questo meraviglioso profumo di mare che tanto mi è mancato e tanto mi manca a Milano.
Ritorno in modalità Stella che sta bene, Stella felice, Stella che sta iniziando una nuova relazione.
Una relazione verso cui mi hanno spinta tutti, gli amici di sempre e quelli incontrati nel mondo dello spettacolo.
L'uomo in questione è Amadeus, fresco di separazione.
Un uomo con un'educazione, un anima pura, buonissimo.
E forse è anche perché prova qualcosa per me che mi ha chiesto di partecipare a questo Festival.
Attualmente ci stiamo frequentando, è una frequentazione ufficiale. Tutti ne sono a conoscenza.
No, non provo amore per lui.
Rispetto, affetto... solo questo per ora.
Forse col tempo le cose cambieranno.
Lo vedo e lo sento che stravede per me.
Prima di partire abbiamo passato del tempo assieme nella mia Milano, ha passato qualche giorno da me e con me.
La nostra relazione non è ancora al punto di fare un salto di qualità o meglio sono io che tengo tutto frenato.
Non posso e non riesco a superare un certo limite.
Gl'ho fatto delle promesse ma non credo che riuscirò a mantenerle ma credo che dovrò impormi di farlo.
Dovrò accettare il salto di qualità che lui brama.
Dovrò superare quel limite, oggettivamente lo merita.
Soggettivamente devo farmi una ragione e convincermi che con Francesco è veramente e definitivamente finita.

-Spazio Autrice: buonasera, questa sera comincia la pubblicazione di questa nuova storia. Spero possa piacervi. Vi auguro una buona settimana.
Grazie a tutti coloro che leggeranno, commetteranno e magari trarranno qualcosa di buono da ciò che ho scritto.
Grazie-

Ma che tormento seiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora