9- Mentire per amore...

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Azzurra P.O.V.

Io e Riccarda siamo in cucina a confidarci, a spettegolare e a far colazione.
<< e la volta giusta, tesoro >>
<< lo spero. Non so cosa farei se dovessi perderlo di nuovo >>
<< non succederà >> prova a tranquillizzarmi.
<< quando sono arrivata a Sanremo avevo paura di trovarlo con un'altra o che sarebbe arrivata di lì a poco >>
<< nel periodo che avete passato separati è uscito con delle ragazze, ma non ne ha mai portata una qui e non ce le ha neanche presentate. Mi aggiornava Filippo. Francesco era sempre abbottonato, spesso di cattivo umore. Non sapevamo come comportarci. Parlare di te era un terno a lotto, certe volte rispondeva a monosillabi altre si arrabbiava ed usciva di casa. Si ripresentava dopo giorni >>
<< è stata durissima, non so come abbiamo fatto a ritrovarci >> confesso.
<< è successo perché vi amate >> mi ricorda sorridendo.
<< sì, lo amo immensamente. Non vedo l'ora di avere dei figli >> dichiaro emozionata ed imbarazzata in egual misura.
<< tesoro mio, sfondi una porta aperta. Francesco farebbe un figlio con te all'instante >>
Le regalo un sorriso.
<< è tornato e non è solo >> mi dice Riccarda porgendomi una fetta biscottata.
<< come? >>
Indica la porta della cucina.
Ci sono Francesco e Sergio.
<< Fra >>
<< sì mami? >> risponde lui sorridendo ed entrando in cucina seguito dal padre. Sergio si accomoda accanto alla moglie mentre Francesco vicino a me. Mi stringe tra le sue braccia poi inizia a farmi le fusa.
<< ma non ti avevo detto di tornare a letto? >> finanza Riccarda al primogenito.
<< ci sono andato >> risponde lui.
<< sì, per 10 minuti neanche >> commenta Riccarda ridendo.
<< vogliamo far colazione con voi >> ci informa Sergio.
<< va bene, però restate qui. Cerchiamo di non svegliare Filippo. Ha lavorato fino a tardi ieri sera >> impone Riccarda.
<< cosa vuoi per colazione amore? >> domando a Francesco.
Mi stampa un bacio in bocca.
<< Fra >> sussurro innamorata ed imbarazzata in egual misura.
Sorride sotto i baffi lui.
<< caffèlatte >>
<< te lo preparo subito >> gli rispondo sorridendogli ed accarezzandogli il viso.
<< tu cosa vuoi? >> domanda Riccarda al marito.
<< caffé >> risponde Sergio.
<< Stella?, puoi prepare la moka grande? >> mi domanda Riccarda.
<< certo >>
<< io ti sto preparando un panino con la Nutella perché sei dimagrita >> mi rimprovera Riccarda.
<< ma io mangio, come sempre >> mi difendo.
<< quando ci siamo visti a Milano dopo capodanno, con i tuoi genitori, avevi almeno un paio di chili in più. Devi mangiare tesoro, è importante. Sei così giovane >>
<< mamma io la faccio mangiare, se è dimagrita... >> Francesco smette di parlare si copre il viso con le mani e ride.
<< non ho capito >> dice Riccarda.
<< amore è lui che la fa dimagrire >> risponde Sergio.
<< colpa mia sì >> risponde Francesco alzando la mano.
<< è che non vedo l'ora di avere un figlio con Stella mia >> aggiunge serio Francesco.
Il caffè ed il latte sono pronti.
Verso un po' di caffè in una tazzina poi la porto a Sergio mentre in una tazza mischio latte e caffè, la consegno a Francesco poi mi siedo.
<< dici sul serio? >>
Mi guarda negli occhi ed annuisce.
<< vale lo stesso per me >> sussurro.
<< allora dobbiamo realizzare il nostro sogno >> sussurra Francesco guardandomi negli occhi poi mi bacia ad occhi aperti.
Solitamente li chiude, quando li tiene aperti lo fa perché mi sta parlando di qualcosa di importante.
<< presto amore? >> sussurra mentre mi ribacia.
Annuisco emozionandomi.
<< non è giusto >> mi regala un sorriso Sergio.
<< cosa papà? >> domanda Francesco poi lancia 3 o 4 biscotti nella tazza.
<< anche io voglio un figlio dalla donna che amo. Riccarda? >> dichiara lanciandole uno sguardo languido.
<< tu sei pazzo, non abbiamo più l'età. È più giusto diventare nonni >>
<< perché non mi coccoli e non mi dai manforte come fa Stella con Francesco?. Voglio anche io essere viziato tanto quanto lui. Gl'ha preparato il caffèlatte, gli fa le coccole, lo cura. Anche io voglio essere trattato così >> protesta Sergio.
<< amore noi abbiamo già avuto 2 figli. Non ti bastano? >>
<< no, ma visto che ormai siamo grandi per averne altri potresti almeno fare come fa Stella. Prima lo facevi anche te, ora non più >>
<< Stella ora sai a cosa vai incontro innamorandoti e sposando un Gabbani >> dichiara Riccarda.
<< siamo incredibilmente fortunate >> ammetto.
Riccarda farcisce di nutella un altro panino poi lo porge al marito mentre gli bacia la fronte.
Sergio lo afferra sciogliendosi come neve al sole. Basta così poco per far felici gli uomini.
Francesco ride.
<< non sghignazzare tu, sei il più fortunato dell'universo >> fa notare a Francesco Sergio.
<< lo so papà >> risponde mentre afferra la fetta biscottata che gl'ho appena farcito.
<< a vedervi così comincio a pensare che mi converrebe innamorarmi >> esordisce Filippo entrando in cucina e prendendo posto a tavola.
<< amore che ci fai in piedi?,  hai dormito così poco >> dichiara Riccardo.
<< parla con tuo marito e il tuo primogenito. Si sono messi a saltare sul mio letto e poi si sono sdraiati al mio fianco per farmi il solletico >> si difende Filippo precedendo il fratello maggiore che stava afferrando la fetta biscottata farcita.
<< ma >> prova a protestare Francesco mentre il fratello ride.
<< non sarebbe una cattiva idea >> risponde Riccarda.
<< quale? >> domanda Filippo.
<< innamorarti, una storia seria >> aggiunge Riccarda.
<< nah preferisco divertirmi ancora a lungo. Ho solo 32 anni >> risponde Filippo mentre afferra il succo di frutta.
<< Fil ti farebbe un gran bene. Sei un uomo meraviglioso, faresti la felicità di ogni donna >> gli dico.
<< non sono ancora pronto cognata. Dovrai aspettare ancora un po' per diventare zia ma io per diventare zio sono prontissimo >> mi fa l'occhiolino.
<< Fil, non è questione di sentirsi o meno pronti. È questione di trovarsi davanti la persona giusta, il vero amore. Io avevo un'anno più di te ed ero convinto di non essere pronto, ero convinto che ci sarebbero voluti tanti altri anni prima di convertirmi a qualcosa di definitivo. Poi ho conosciuto lei e tutto è diventato nitido >>
È proprio vero che mi sono innamorata di un poeta.


Francesco P.O.V.

Come ogni domenica in cui sono a casa saremo a pranzo dai nonni, sono così impazienti di rivedere Stella.
Mentre mamma e Stella era impegnate a sistemare la cucina io, Fil e papà abbiamo giocato un po' a calcio in cortile.
Al momento papà è uscito per andare a prendere il giornale e Filippo ha ricevuto una telefonata.
Entro in cucina, mamma e Stella non ci sono.
Perlustro la casa. Mamma sta stirando il vestito che vuole usare dopo per andare a pranzo dai suoi genitori mentre è al telefono con le amiche.
Le loro telefonare di gruppo, sacre.
Ci scambiamo un sorriso poi mi allontano, chissà dove sta Stella.
Torno nel mio appartamento. Sento il mio nuovo cd a tutto volume.
La musica arriva dal bagno, significa una sola cosa, Stella sta facendo la doccia.
Sorrido e mi precipito lì. Si sta insaponando i capelli.
Mi spoglio poi entrò nella doccia, l'abbraccio alle spalle.
<< ey tu >> sussurra.
<< ey tu >> rispondo mentre le bacio la guancia.
La volto e comincio a baciarle le labbra.
<< vero che mi aspettavi? >> le domando.
<< assolutamente sì, ho messo a tutto volume la musica proprio per fratello capire >> risponde guardandomi negli occhi, mi fa l'occhiolino poi mi bacia.
Le poggio le mani sui fianchi per prenderla in braccio, in automaticamente avvolge le gambe attorno al mio corpo.
Cominciamo a far l'amore sotto l'acqua.
<< è chiusa la porta amore? >> sussurra lei per poi gemere.
<< assolutamente sì >> confermo.
Smettiamo di baciarci, occhi negli occhi. Ci ammiriamo a vicenda mentre ci sfuggono versi di piacere.
<< amore? >>
<< sì? >> risponde lei.
<< dopo non prenderla, ti prego >> la imploro sussurrando poi la bacio guardandola negli occhi.
<< cosa? >> domanda.
<< la pillola, non prenderla >>
Un altro bacio.
<< sei sicuro Fra? >>
Un altro bacio.
<< sicurissimo, non prenderla >>
<< non la prenderò >> risponde entusiasta.

Un oretta dopo Filippo si fa strada in bagno. Io e Stella siamo praticamente pronti per uscire per pranzo.
Io mi sto finendo di asciugare i capelli, Stella li sta piastrando.
<< ey meraviglie >> esordisce mio fratello poi ci bacia entrambi sulla guancia.
<< mamma e papà vorrebbero uscire tra mezz'ora, vi manca molto? >>
<< no, siamo pronti. I miei capelli sono quasi asciutti. Mezz'ora va benissimo >> rispondo.
<< cognata sei bellissima >> dichiara Filippo poi le stampa un altro bacio in guancia.
<< grazie >> risponde lei sorridendogli.
Spengo il phon e Stella la piastra.
Seguiamo Filippo in giardino.

Stella P.O.V.

Sono passati 2 mesi.
In questi giorni non mi sento affatto bene. Sono stressata, sono impegnata.
Sto finendo di preparare il tour, ho aumentato le ore di lavoro perché l'inizio è veramente imminente.
Mi sento esagitata in questi giorni.
Ho un ritardo.
Da questo punto di vista sono tranquilla, io e Francesco desideriamo un figlio, non mi sto preoccupando e sto lasciando fare al destino.
Dopo l'ennesima prova sarà per la stanchezza, sarà per lo stress, sarà per mille ragioni ma mi sento male al punto da svenire.
Il mio produttore ed il mio staff si precipitano per portarmi all'ospedale.
Mi risveglio dopo non so quanto tempo, in ospedale.
Francesco al mio capezzale.
Ho un ago infilato nel braccio, non ho idea di cosa mi stia entrando nelle vene.
<< amore mio >> sussurra lui poi mi dà un bacino sulle labbra.
<< come ti senti? >>
<< stordita >> ammetto.
<< ti hanno sedata >> mi spiega.
<< Fra, cosa mi è successo? >>
<< hai subito un raschiamento >> dichiara calmo ma dai suoi occhi capisco come si sente, di rimando mi agito, comincio a piangere.
<< perché?, come hanno potuto farmi un raschiamento se non sapevamo neanche di aspettare un bambino?!. Sì avevo un ritardo ma... >> comincio a piangere.
Ha anche lui gli occhi lucidi.
<< è tutto ok amore mio >> prova a rassicurarmi.
Mi bacia le labbra.
<< possiamo andare a casa? >> domando.
<< domani ti porterò a casa >> risponde.
Lascia la sedia e si siede al mio fianco sul letto per stringermi fra le sue braccia.
<< Fra? >>
<< dimmi amore >>
<< quando potremo riprovarci? >> chiedo.
<< piano piano, pensiamo prima a riprenderti e a stare meglio. Poi vedremo, adesso perché non ti riposi un pochino? >>
<< ok >>
Una risposta un po' troppo vaga la sua ma al momento mi sento così stanca che desidero dormire. Mi abbandono mentre lui mi tiene stretta a sé e mi accarezza testa e viso.

*Spazio Autrice:
Buonasera a tutti, come va?.
Vi ringrazio anche oggi, lo so sono ripetitiva ma ve lo meritate. Vi auguro un buon weekend*

Ma che tormento seiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora