Stella P.O.V.
59 minuti dopo il freno si ferma alla stazione sotterranea di Bologna centrale.
Scendo tenendo il trolley tra le mani. Ho sistemato lettore, cd e lettera nello zaino.
<< Stellaaaa >>
Mi volto.
È Elettra.
Le vado incontro.
<< Elettra, Elettra Lamborghini >> canticchio poi ci abbracciamo.
<< tutto ok il viaggio? >> domanda.
<< alla grande >>
Il treno riparte.
Mi sfila il trolley di mano e ci incamminiamo verso l'esterno.
<< dove hai parcheggiato? >>
<< in viale Pietrammellara >> risponde mentre ci camminiamo.
Mi sistemo una ciocca di capelli dietro le orecchie.
Comincia gridare.
<< cosa? >> le domando.
<< e questo? >> domanda entusiasta afferrando la mia mano sinistra.
<< Francesco, me l'ha regalato prima di partire >> dichiaro felice.
<< wow. Fidanzate ufficialmente entrambe >> esclama emozionata poi mi abbraccia.
<< a proposito di fidanzati, dove sta Nick? >>
<< partito con papà e con mio fratello per lavoro. Sono a Roma. Ha scelto questa giornata per non starci tra i piedi >>
<< l'ho sempre detto che stai per sposare un uomo meraviglioso >>
Ridiamo poi carica il trolley nel bagagliaio e saliamo a bordo.
La casa di famiglia dei Lamborghini è poco fuori Bologna ma Elettra ha un appartamento che affaccia sulle due torri per comodità e per quando deve lavorare a Bologna.
<< sono venuta in macchina perché stavi con la valigia ma poi ce ne andiamo a piedi a fare shopping a piedi. So che adori camminare >>
<< mi aiuta a restare in forma. Comunque Lambo ho provato a mettere in pratica i tuoi tutorial per imparare a twerkare ma niente. Faccio ridere. Sono negata >>
<< dolcezza credo di aver capito il problema, tu non sei negata. Hai solo il culo troppo secco. Dopo ci spariamo un mega hamburger >>
<< se avessi la certezza che si depositasse tutto lì e sul seno mi abbufferei h24 ma io non sono fortunata come te >>
<< fidati di me, è solo questione di mangiare le cose giuste al momento giusto >>
<< mi fido ciecamente. Sono nelle tue mani >>
<< Stella >>
<< sì >>
<< sono contenta di averti qui ma soprattutto di vederti di nuovo bene e felice >>
<< grazie e scusami se sono stata intrattabile, triste e pesante >>
<< ey non dirlo nemmeno. Amiche sempre >> esclama poi parcheggia la macchina.
Scendiamo ed andiamo a portare il trolley nel suo appartamento.
Ci concediamo un caffè, ci sistemiamo il trucco poi andiamo subito a lavorare.
Riprendiamo posto in macchina.
<< a proposito, prima che mi dimentico. Ieri mi ha chiamata Abraham Garcia >>
<< non mi sorprende. Siete diventati molto amici. Come sta? >>
<< molto bene, mi ha chiesto di te. Ti pensa spesso >>
<< non lo vedo e non lo sento da quando abbiamo finito la registrazione di Super Shore 2. Anni, forse 6. Non ci posso credere >>
<< eh amica mia. Non riesce a scordarsi quelle due notti di passione che avete condiviso >> risponde ridendo.
<< lui è un dispensatore d'amore. Non ricordo se fu la prima o la seconda ma una delle due notti abbiamo fatto un casino che siete corsi tutti >> esclamo ridendo.
<< da una parte mi mancano quei momenti. Eravamo spensierate. Era tutto facile >> aggiungo.
<< beh certo davi il meglio, prendevi il meglio. Niente amore e tutta l'estate davanti. A proposito, non mi hai mai detto com'era a letto >>
<< se la cavava alla grande ma d'altronde non ero e non sono molto esperta. Sono stata solo con 3 uomini in vita mia >>
<< eppure hai segnato Abraham profondamente. Sei pronta a rivederlo? >>
<< sì certo. Molto easy per me >>
La giornata con Elettra è stata divertentissima, come sempre.
Sono di nuovo in stazione a Bologna. Elettra mi farà compagnia finché il treno non partirà.
Sarà un po' impegnativo arrivare a Carrara, ma è un viaggio che ho già fatto molte volte. Per prima cosa prenderò un frecciarossa fino a Firenze Santa Maria Novella lì scenderò e prenderò un regionale.
Il viaggio, in totale, durerà 2 ore e 49 minuti. Non è particolarmente distante.
Saluto Elettra e salgo a bordo del treno.
Solo 39 minuti mi separano dal capoluogo toscano.
Il viaggio prosegue in maniera tranquilla.
Arrivo a Carrara con 5 minuti di riardo. Precisamente alle 12.54.
Ad aspettarmi Francesco e suo fratello Filippo.
A passo svelto mi precipito tra le braccia del mio amore.
Mi prende in braccio e mi stampa un bacio sulla bocca.
<< ben arrivata amore >>
<< grazie, il tuo viaggio com'è andato? >> chiedo accarezzandogli il viso.
<< benissimo >> risponde sorridente poi abbraccio Filippo.
<< finalmente, bentornata >> sussurra.
<< grazie >>
Ci incamminiamo verso l'esterno. Carichiamo i trolley in macchina e Filippo ci porta dritti a casa dei genitori.
Sono così felice di rivederli.
Con Riccarda e Sergio ho sempre avuto un rapporto meraviglioso, d'affetto.
Lì abbraccio forte entrambi. Poi Filippo e Francesco prendono posto a tavola seguiti da Sergio. È ora di pranzo.
Mi affianco a Riccarda per aiutarla.
<< ho preparato la lasagna, ti piace tanto e il mio primogenito adora alla follia la pasta >> mi dice accarezzandomi il viso poi si avvicina al primogenito e gli tira uno scappellotto affettuoso sulla nuca.
<< ai mamma, perché? >> domanda Francesco sorpreso.
<< per averla lasciata, per aver pensato che ti tradisse. Hai fatto soffrire entrambi. E poi mi mancava mia nuora >>
<< l'ho riportata a casa, lo sapete l'ho sempre amata >> esclama Francesco mentre sua mamma lo bacia in fronte.
Nuora?. Forse li ha già informati.
Aiuto Riccarda a dividere la lasagna in porzioni poi le porto a tavola, prendiamo posto anche noi.
Ritroviamo i nostri ritmi, il nostro modo di pranzare e chiacchierare.
Francesco che fa scherzi al fratello e mi ruba il cibo dal piatto poi mi imbocca, io che gli piego le maniche del maglioncino.
Come d'abitudine a fine pranzo mi alzo per preparare il caffè. Qui è tutto come sempre. Nell'attesa resto in piedi mentre continuiamo a chiacchierare in gruppo. Di colpo Francesco mi afferra e mi mette a sedere sulle sue ginocchia mentre mi stringe fortissimo e mi fa le fusa.Francesco P.O.V.
L'instore di ieri pomeriggio è stato speciale, si è creata un'atmosfera più unica che rara.
In tutte le città mi accolgono con affetto ma qui avrà sempre un sapore diverso.
Sono ancora a letto, mi giro in cerco di Stella.
Il letto è vuoto.
Spalanco gli occhi di colpo. In camera non c'è.
Mi alzo rapidamente. Spettinato, in boxer e a piedi nudi. Controllo rapidamente in tutte le stanze, lei non c'è.
Apro la porta della cucina entrando così nell'appartamento dei miei genitori.
Sento delle voci provenire dalla cucina.
Mi avvicino e trovo mamma e Stella a ridere e scherzare mentre fanno colazione da sole.
Sorrido teneramente.
È sempre stato un loro rituale, ci tengono molto.
Definirmi felice sarebbe riduttivo.
Mamma si accorge di me.
<< e tu che ci fai in piedi? >> domanda.
<< cercavo Stella, ero solo a letto e mi sono svegliato >>
<< era qui con me >>
<< lo vedo... è che per un attimo... >> mi avvicino a loro.
<< per un attimo? >> domanda Stella.
<< per un attimo ho avuto paura che te ne fossi andata >> esclamo ancora spaventato.
Stella si alza, mi stringe teneramente tra le sue braccia.
Mi accarezza il viso dolcemente.
<< amore mio, non me ne vado più se non mi lasci >>
<< non lo farò più >> sussurro.
Mi dà un bacino sulle labbra poi si risiede.
Desideravo di più però la conosco, si imbarazza davanti ai miei genitori.
<< vuoi altro amore? >> domanda mamma.
È palese che vogliono parlare di cose da donne. Rido.
<< in realtà volevo portarmi via Stella. Però per te posso fare un'eccezione >> rispondo.
<< ecco bravo amore di mamma, torna a letto è presto >>
<< ma perché non posso fare colazione con voi? >> domando.
<< perché i nostri discorsi non sono per te, sono cose di donna >> mi spiega mamma.
<< ok >> rispondo e mi allontano.
Le sento ridere a crepapelle, segreti.
Dal bagno esce papà in pigiama.
<< buongiorno >>
<< buongiorno Fra, come mai già in piedi? >>
<< io cercavo Stella, e tu? >>
<< l'amore mio >>
<< è in cucina con Stella, stanno facendo colazione >> spiego.
<< immaginavo >>
<< tuo fratello dove sta? >>
<< credo dorma ancora >>
<< tu hai sonno? >> mi domanda.
<< in realtà no >>
<< bene, neanche io andiamo a fare uno scherzo a Fil >>
<< ci sto >> rispondo entusiasta mentre ci incamminiamo verso la sua camera.
<< hai qualcosa in mente? >> chiedo a papà.
<< entriamo in camera sua cercando di non far rumore poi ci mettiamo a saltare sul letto >>
<< papà tu sei un genio assoluto, vero che diventerò come te? >>
<< eh figlio mio, purtroppo salta una generazione >> dichiara ridendo.
Ci avventuriamo nella stanza di Filippo e dopo il conto alla rovescia cominciamo a saltare.
Filippo si sveglia di scatto con un'espressione in viso che è tutta un programma, facendoci ridere moltissimo.
<< ma voi non avete proprio niente da fare?!. Io ho lavorato ieri sera >> protesta Filippo tirando il piumone per coprirsi.
<< io alla tua età facevo after senza accorgermene ed ero già diventato padre >> risponde papà.
Ci infiliamo nel letto di Filippo.
<< ma possibile che devo dormire così?>>
<< eh figlio mio tu sei il piccolo di casa >>
<< e poi amore vuol dire anche sofferenze >> gli ricordo ridendo poi poggio la testa sul suo petto.
<< ecco bravi, facciamoci 10 minuti di sonno >> ci implora Filippo.*Spazio Autrice:
Buonasera a tutti. Oggi è una giornata speciale. Sto tornando a casa, sono appena stata all'instore di Francesco di Roma.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Vi ringrazio di cuore.Ps: vi do uno spoiler, quando finirò di pubblicare questa storia comincerò a pubblicarne un'altra sempre con Francesco protagonista.
Vi auguro una buona serata. ☺️*
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Ma che tormento sei
FanfictionPentirsi, amarsi. Lasciarsi andare all'orgoglio, all'amore. Chi avrà la meglio tra ragione e sentimento quando si ha davanti il vero amore?