0.6

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nashville


Harry 

Quando Harry apre gli occhi, è a causa di Liam che gli scuote la spalla.

"Ho fatto check-in," dice assonnato, "Niall è già di sopra e abbiamo portato tutte le valigie in camera."

Annuendo, Harry gli dice che lui e Louis scenderanno dall'auto tra poco. Il suo telefono è ancora sbloccato quando si allunga a prenderlo ed è su Spotify dove ha aggiunto Ease My Mind di Ben Platt alla playlist di Louis.

"Grazie di aver portato di sopra la nostra roba, amico."

Liam fa un gesto con la mano e punta gli occhi mezzi-aperti sull'hotel, borbottando qualcosa che Harry non riesce a capire. Gli lascia le chiavi della stanza e della macchina prima di strisciare via.

Senza muoverlo troppo, Harry mette le gambe di Louis attorno alla vita e lo porta all'entrata, girandosi per assicurarsi di aver chiuso l'auto prima di andare di sopra. Aspetta l'ascensore per un po' di minuti, immaginando che Liam sia dentro. Quando entra, si appoggia contro il metallo freddo. Prende un bel respiro e stringe il corpo di Louis a sé quando lo sente tremare.

Mette Louis giù gentilmente vicino a Liam che sta già dormendo e gli rimbocca le coperte. Niall è ancora sveglio con il telefono in mano sull'altro letto, Harry si avvicina timidamente.

"Va bene se stanotte dormo qui?"

Sorride, "Sì, certo."

Harry si toglie le scarpe e si cambia i vestiti nel bagno prima di andare a letto. Le luci sono spente e può sentire Liam e Louis russare leggermente ma Niall è ancora sveglio, il suo telefono illumina la loro parte della stanza.

Harry ci mette un po' di minuti a mettersi comodo, spostandosi e sprimacciando il cuscino cercando di non infastidire Niall.

"Allora la cosa con Louis."

La mano di Harry si blocca sul cuscino, la sua schiena è rivolta verso Niall.

"La cosa con lui?" Ripete a bassa voce.

"Sì, all'inizio del viaggio l'hai chiamata così."

Harry boccheggia e lentamente si gira verso di lui, attento a tenere la voce bassa.

"Non intendevo, cioè, oggettivarlo o altro."

"No," Niall lo liquida, "Non l'ho pensato. E non ho intenzione di farti nessuna domanda perché non sono affari miei. Ma mi sento personalmente obbligato a precisare che se Louis, in qualunque modo, rimanesse traumatizzato, ti devi aspettare una visita da parte mia."

Per tutto il tempo in cui parla, non guarda Harry neanche una volta. Fa più paura di quanta ne avrebbe fatta se lo avesse guardato dritto negli occhi.

"Non," balbetta, "Non gli farei mai del male, Niall."

Usare il suo nome sembra strano e drammatico, ma Niall sembra soddisfatto dalla sua risposta. Gli dà una carezza sulla testa e gli sorride prima di collegare il telefono alla presa.

"Buonanotte, Harry."

Era esausto quando sono entrati, voleva rannicchiarsi vicino a Louis e dormire per giorni, ma ora c'è un incessante ronzio dietro i suoi occhi. Il respiro di Niall si calma dopo pochi minuti, ma Harry continua a girarsi e a rigirarsi.

Sospira, afferrando il telefono dal comodino e va fuori in balcone. Digita il numero prima che possa comprendere pienamente quello che sta facendo.

"Pronto?"

Sono quasi le tre di mattina a casa, ma Gemma risponde immediatamente con una voce assonnata e profonda.

nothing worsens, nothing grows » l.s. [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora