3. Un legame indesiderato

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Ed eccomi dinuovo qui.

Per colpa di quell'anello. Durante tutta la festa non sono neanche riuscita a concentrarmi su Jaegyu perchè quell'anello era letteralmente incollato al mio dito; addirittura sull'anulare della mano sinistra e non volevo dover spiegare ai miei amici per quale motivo o no io fossi sposata a diciotto anni. Qualunque cosa fosse successa, ero qui per sistemarla.

"Piccola" la voce di Jungkook mi risuona nella testa. "Fidati di me, tornerai."

Come lo sapeva? Avevo una teoria a riguardo: lui sapeva dell'anello, fin dall'inizio e anche se invece non fosse stato così, mi sarei lamentata in ogni caso.

"Benvenuta." una faccia sconosciuta mi accoglie con un dolce sorriso. "Di che cosa hai bisogno?"

Porca miseria. Sono nella città delle meraviglie per caso? No, perchè letteralmente ogni persona che lavora qui è stupenda. Lo sconosciuto deve aver capito il motivo del perchè io lo stessi fissando in modo così particolare e solleva nuovamente le labbra sicuro di sè. "Beh" dice lui, specchiandosi davanti allo specchio rosa appoggiato sul bancone. "Sono piuttosto accattivante."

"Si come un cancro agli occhi." passa Yoongi con gli occhi pesanti e socchiusi.

E dopo questo, è il turno di Jimin che compare in punta di piedi da uno scaffale. "Yena!" i suoi occhi si increspano adorabili. "Sei qui!"

Ignoro i lamenti del signor narcisista con lo specchietto rosa e vado verso Jimin che tiene una console in mano. Sullo schermo erano raffigurate diverse creature che gironzolavano intorno ad una squallida cuccia di legno. "Sto cercando di farli accoppiare." indica i due lupi ibridi. "Ma non vogliono."

"Beh, se io dovessi accoppiarmi, vorrei un grande letto soffice al posto del pavimento." dico la mia opinione. A quel punto gli occhi di Jimin si illuminano e armeggia con le sue dita paffute schiacciando i vari pulsanti in modo esperto.

Sono cosi presa dal guardarlo giocare che non sento qualcuno salire dalle scale. E quando finalmente me ne accorgo, Jungkook è già appoggiato sullo stipite della porta, con gli occhi che mi fissano. Indossa una maglia bianca a maniche corte che marca notevolmente il contrasto con l'inchiostro nero dei suoi tatuaggi, facendolo apparire quasi irreale. Meravigliosamente irreale. Delle ciocche scure gli ricadono dolcemente sulla fronte incorniciando il suo viso perfetto, facendolo sembrare un dipinto.

Successivamente inizia a parlare, riportandomi sulla terra ferma. "Non vogliono accoppiarsi perchè la femmina non è in calore."

"E quindi il maschio cosa farà?" chiedo.

"Lo fa." Risponde Jungkook con lo sguardo che mi penetra. "La fa sentire in calore. Questo è quello che farei io."

Alle sue parole sento dei brividi partire dalla pianta dei piedi, come se mi stessero dicendo di scappare. Come se stessi affrontando un predatore. Il suo sguardo era talmente profondo che quasi mi parlava.

Deglutisco.

"Giusto, quindi cosa ti porta dinuovo qui?" Jimin allunga un braccio sulla mia spalla. Oh, vero. Lo stavo dimenticando.

"L'anello." mostro loro le dita. "E' incollato. Potreste aiutarmi?"

"Oh?" Gli occhi di Jimin si accendono. "Non possiamo fare nulla, scusaci piccola."

"E quindi io cosa dovrei fare?!" alzo la voce per la disperazione.

"Beh" Jungkook inclina la testa divertito. "Dovrai solo essere mia. Semplice."

Mia? Ha veramente appena detto 'essere mia'? "Sei pazzo." replico io rabbrividendo. "Non hai niente per toglierlo?"

"Non puoi toglierlo. Dal momento che l'anello ti ha accettata, sei legata solo ed esclusivamente a me." spiega Jungkook tranquillamente, appoggiandosi di schiena contro il muro. Il suo sguardo è ancora incollato su di me che osserva ogni mia mossa.

"Non ti seguo. Legata a te?" mi stavo disperando.

"L'anello, potrà sembrare difficile da credere ora, ma è un vincolo spirituale. Chi viene scelto diventa compagno l'uno dell'altra. Clichè ma vero." spiega lo sconosciuto dallo specchio rosa. "Immagino che Jungkook ti abbia finalmente trovata."

"No. Non ci credo...non è possibile..." affermo.

"L'anello non può essere rimosso e la prova è proprio davanti a te." dà uno sguardo all'anello prima di riportare lo sguardo dritto a me.

"E quindi...cosa posso fare per slegarmi?..."

"Non puoi. Indossarlo significa che dovrai essere completamente fedele a Jungkook." spiega Jimin.

"Ora che l'ha capito, lasciate me e la mia ragazza da soli, razza di imbecilli." Jungkook fa scivolare la propria mano sulla mia e con mio grande stupore, mi avvicina al suo petto. Gli altri si scambiano degli sguardi e lentamente ritornano nel seminterrato con le mani in tasca.

"Non sono la tua ragazza e non credere che mi beva questa stronzata." cerco di allontanarmi dalla sua presa, senza successo. Mentre la luce gli colpiva il viso, quello sguardo penetrante era ancora su di me; le tenebre nei suoi occhi contrastavano con la tonalità mielata delle sue iridi, mandandomi in uno stato di trance. I suoi occhi. Dio, era tutto cosi bello...perfino ultraterreno. Quel momento di improvvisa bellezza mi lascia senza parole.

Successivamente si volta verso di me. "Yena...baciami."

"C-cosa?" balbetto. Ho sentito bene? Mi ha appena chiesto di... baciarlo?

"Devi baciarmi." mi avvolge un braccio intorno al busto avvicinandosi al mio viso. "Se qualcun'altro dovesse prendersi il tuo primo bacio prima di me, una maledizione si abbatterà su di noi."

"No." spingo forte contro il suo petto. "E poi ho già avuto il mio primo bacio."

"No invece." incurva le labbra in un sorrisetto. "Sai che è cosi."

"M-ma" esito io. "Non posso semplicemente baciare qualcuno che ho appena incontrato."

Jungkook inclina nuovamente la testa, gli occhi sempre puntati su di me. Studia la mia espressione prima di lasciarmi andare gentilmente. "Se hai paura possiamo farlo in un altro momento."

In un altro momento? Ciò significa che non posso baciare nessuno durante questo periodo di tempo. Può anche essere possibile ma i rischi sembrano spaventosi. E se finalmente avessi una possibilità con Jaegyu? Forse potrei dare un piccolo bacetto a Jungkook e chiamarlo un giorno...

"Va bene." chiudo gli occhi. Oh Dio, cosa sto facendo?

Aspetto alcuni attimi prima di sentire qualcosa di soffice sulle labbra e ogni parte dei miei sensi, formicola come se volesse di più. Le sue labbra si uniscono alle mie in modo profondo, sfiorandole leggermente prima di premerle appassionatamente, ancora. E' una combinazione di caldo e freddo e il piacere comincia a prendere il sopravvento. Sembrava semplicemente...giusto. Come i pezzi di un puzzle che cadono tutti insieme, come la dolcezza mortale della caffeina amara. E' talmente perfetto che cado in trance, incapace di ritrovarmi.

Non appena ci stacchiamo, il mio cuore batte all'impazzata e proprio in quel momento realizzo.

Lo sapevo.

Ero condannata.



Ero condannata

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Loveholic | jjk. (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora