𝑭𝒂𝒓𝒔𝒊. (𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐.1)

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Voglio farmi fino a vedere i colori che le persone hanno strappato alla mia vita
-anonimo

POV JOEL
****
Vengo svegliato da delle urla provenienti dalla cucina,riconosco la voce è quella di mio padre starà sicuramente sbraitando contro mia sorella per aver fatto tardi.
Mi alzo dal letto stropicciandomi gli occhi,guardo l'ora sul telefono e sono a malapena le 7,cosa?non ci posso credere questa è l'ultima mattinata d'estate in cui posso dormire è questo coglione mi deve svegliare con le sue maledette urla.
Passo davanti allo specchio e i miei ricci sono tutti scompigliati,ho la maglietta tutta stropicciata ed indosso solo dei boxer,sembro uno scappato di casa.

𝑵𝒐𝒏 𝒄𝒉𝒆 𝒕𝒖 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒐 𝒔𝒊𝒂!

puoi evitare di ricordarmelo ogni secondo? grazie. coscienza del cazzo
Vado verso la cucina con la voglia di vivere di uno zombie schiacciato
trovo mio padre Jonathan che sta tirando bicchieri per tutto il salone e fruga nervosamente nei cassetti.
"Che cazzo fai?" dico incazzato
"ho finito la roba sono in astinenza da due giorni" dice serrando la mascella
"potresti evitare di mettere soqquadro la casa,che poi tocca a me mettere in ordine!"
"sta zitto valla a comprare!!" tuona
rabbrividisco a quel tono di voce

dal corridoio esce fuori una testolina rossa
mia sorella mi guarda con aria interrogativa,le faccio cenno di tornare in camera
non è il caso che lui se la rifaccia con Zaira
"mi vesto e vado" dico con tono freddo
torno in camera
****
ogni volta la stessa storia,devo comprargliela sempre io poiché lui essendo a gli arresti domiciliari non può uscire dal palazzo.
Mi metto una felpa della Vans dei Jeans strappati neri e le mie amate dr.martens,ricordo ancora quando mia madre me le regalò...
mi sistemo un po' i capelli tanto per non far scappare la gente alla mia vista.
Prendo lo zaino ci metto dentro il mio Sketchbook lo skate ed esco di fretta e furia.
Metto le cuffiette e mi dirigo verso lo stesso posto,ovvero una scalinata che porta al tetto di un edificio abbandonato.
Scruto Dominic (lo spaccino)seduto su gli scalini,oggi non è solo infatti accanto a lui c'è un ragazzo molto alto con un fisico abbastanza robusto,occhi neri e capelli castano chiaro quasi biondo cenere,ha i lineamenti molto marcati ha un fascino particolare.
Dominic sta passando una bustina di coca al ragazzo,entrambi si voltano verso di me
il ragazzo mi scruta da testa a piedi con uno sguardo glaciale,deglutisco rumorosamente.
Mi avvicino a loro
"Il solito?" chiede Dominic
ormai è quasi un anno che compro abitualmente 5 grammi di coca per mio padre visto che non può uscire di casa.
Ma oggi sono stressato e ho voglia di sballarmi un po' anche io
"Si,in più anche un po' di fumo" annuisce
mi passa la roba,pago e mi incammino verso casa con lo skate
sento passi veloci che si dirigono verso di me,una mano mi tocca la spalla,mi giro e mi ritrovo a 2 cm dal viso del ragazzo di prima con 2 occhi neri come la pece che mi guardano.
distolgo lo sguardo
"senti sai per caso dove posso consumarla,a casa non posso andare."dice in modo freddo,alludendo ovviamente alla coca.
annuisco,gli prendo la mano e gli faccio segno di seguirmi,saliamo le scale e lo porto sul tetto dell'edificio abbandonato.
mi giro verso di lui che guarda interdetto le nostre mani ancora intrecciate,sposto bruscamente in braccio e scommetto che sono rosso in faccia
mi guarda e sta trattenendo una risata,lo guardo male
"Arrivati." dico per rompere quel silenzio imbarazzante che si era creato.
Ci sediamo sopra il cornicione del tetto
lui incrocia le gambe e io le metto fuori dal cornicione,prende il mio skate
lo guardo confuso,prende la bustina dalla tasca dal giacchetto di pelle,e distende un po' di coca sopra allo skate.
"spero non ti dispiaccia" dice con un ghigno stampato in faccia,mi da sui nervi che cazzo prendi lo skate mi da fastidio

𝑺𝒊 𝒄𝒆𝒓𝒕𝒐 "𝒇𝒂𝒔𝒕𝒊𝒅𝒊𝒐"

sta zitta! faccio no con la testa stando zitto
"che ti ha mangiato la lingua il gatto?" dice ridendo
"eh? ah no,scusa ero sovrappensiero." dico ritornando sulla terra.
"A che pensavi?"
"a che pensavo?niente di importante o perlomeno niente che ti riguardi."
non risponde

𝑩𝒖𝒈𝒊𝒂

fatti gli affari tuoi

𝑯𝒐 𝒅𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒍𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂'

si cosa avrei dovuto dirgli,niente pensavo al casino che è la mia vita che mi sta esplodendo la testa

𝑮𝒊𝒖𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊𝒄𝒂𝒗𝒐

"vuoi?" la sua voce mi risveglia,ha sempre quel tono impassibile
"oh no,non mi faccio di quella roba solo erba." dico iniziando a prepararmi una canna
"e allora quei 5 grammi per chi sono?" dice mentre prepara una striscia
"mio padre..." dico con un filo di voce
non dice niente mi guarda per qualche secondo,una scossa percorre il mio corpo mi mette in soggezione,poi si abbassa sullo skate e tira su la riga che aveva appena preparato,lo fisso mentre lo fa

𝑺𝒆𝒊 𝒊𝒏𝒒𝒖𝒊𝒆𝒕𝒂𝒏𝒕𝒆

shhhh non sto facendo niente di che lo sto solo guardando

𝑭𝒊𝒔𝒔𝒂𝒏𝒅𝒐

opss
si tocca il naso con le dita, guarda il cielo tirando su con il naso,gli occhi gli diventano subito lucidi.
Subito dopo mi guarda distolgo lo sguardo e mi accendo la canna,continua a guardarmi con quel suo sguardo,mi mordo nervosamente le unghie.
"vuoi un tiro?" chiedo
"oh no,non mi faccio di quella roba solo coca." dice ridendo scimmiottando il mio commento di prima
"mi stai mimando?" dico ridendo
"forse" dice con un ghigno
"non so come ancora come ti chiami" chiedo
"non ti riguarda." dice freddo distogliendo lo sguardo,lo guardo confuso.
"Dai su passa!" dice prendendo la canna dalla mia mano bruscamente,fa qualche tiro
in testa mi balena l'immagine di mio padre
"che ore sono?!" dico nervoso
"sono le 9 e qualcosa" dice tranquillamente
ma che cazzo sono passate quasi 2 ore?!
"cazzo devo andarmene!" dico iniziando a prendere la mia roba
"cosa succede?" chiede guardandomi interrogativo
" sono in ritardo,mio padre mi ammazza!"
prendo lo skate e corro verso le scale
"ci vediamo!"urlo per farmi sentire,nessuna risposta
corro verso casa senza sosta.

****
Entro in casa con il fiatone,vedo mio padre furioso dirigersi verso di me,mi sbatte contro il muro prendendomi per il collo facendo pressione.
Faccio fatica a respirare cerco di liberarmi dalla sua presa ma guadagno solo un cazzotto nelle costole
"dove cazzo è la roba?!" dice ringhiando
indico la mia tasca mi lascia bruscamente e prende la bustina.
"La prossima volta che ritardi ti faccio fuori" dice rabbioso tirandomi un altro cazzotto
mi accascio a terra e va in bagno.
Zaira corre verso di me in lacrime
"stai bene??" chiede preoccupata
"si tranquilla sto bene non mi succederà niente" le do un bacio sulla guancia
"senti io non ce la faccio a restare a casa posso uscire?" chiede facendo la faccia da cucciolo
"si certo,tieni" le porgo 15 dollari
mi abbraccia e scappa letteralmente di casa.
Mi alzo dolorante e mi dirigo verso camera mia,alzo la maglietta,mi guardo allo specchio e i lividi sul collo e sul letto stanno già spuntando,sospiro e mi butto sul letto.
Guardo il telefono e ho due notifiche da Alyssa la mia migliore amica
da Alyssa🖤: ehi funghetto
che fai oggi?

Ad Alyssa🖤: scusa ma oggi non ce la faccio.

Non ho proprio voglia di uscire,sono a pezzi letteralmente
collego il telefono alle cassa e passo il resto della giornata a suonare la mia chitarra,dormire ed ascoltare lil peep,preparo lo zaino per domani visto che inizierà la scuola poi mi addormento con "Heart Shaped Box" dei nirvana in sottofondo.

𝐂𝐚𝐧 𝐲𝐨𝐮 𝐬𝐚𝐯𝐞 𝐦𝐲 𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚𝐫𝐝 𝐬𝐨𝐮𝐥?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora