𝘾𝙖𝙛𝙛𝙚̀.(𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤.10)

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𝗘̀ 𝘂𝗻 𝗽𝗼̀ 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼,𝘂𝗻 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗳𝗿𝗲𝗱𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲𝗿𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗻𝗱𝗲, 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲,𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗹𝗶 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗼 𝗮 𝗳𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝗴𝗴𝗲𝗿𝗲.
-𝗝𝗼𝗲𝗹 𝗯𝗹𝗮𝗰𝗸

𝗣𝗢𝗩 𝗝𝗢𝗘𝗟♡︎
****
Tra me ed Isaac è piombato improvvisamente un silenzio terrificante,fino a poco fa parlavamo tranquillamente però ad un certo punto è come se si fosse spento all'improvviso.

Momentaneamente sta fissando il soffitto da minuti immerso nei suoi pensieri mentre fuma una winston blu.
La sua testa è poggiata allo schienale del divano.
Continuo a scrutarlo,mentre svapa e il fumo grigio che esce dalle sue labbra va in alto come fosse fumo di un Geyser.

I suoi occhi neri come la pece sono persi nel vuoto,come sempre.
Non lasciano trasparire nessuna emozione è maledettamente apatico.
Non riesco a decifrare completamente il suo sguardo,prima sembra felice e normale e un attimo dopo si incupisce come se in lui fosse scattato qualcosa.
Il suo sguardo cambia radicalmente,in questi giorni ho notato che ha gli occhi talmente profondi che è come se tu riuscissi a capire il suo stato d'animo.
Ma allo stesso tempo sono talmente indecifrabili perché non sai cosa gli passa per la testa.

Per quel poco che ho capito probabilmente si incupisce perché inizia a pensare a qualcosa sennò non si spiega.

È un po' come uno scoglio,un masso freddo che viene continuamente eroso dalle onde,ma nonostante tutto non può fare niente,non si muove resta lì fermo a farsi distruggere.
Io lo vedo che in lui c'è qualcosa che lo turba.

Sospiro guardando in basso,chissà a cosa pensa....

Spengo la sigaretta e mi alzo,gli sguardi si smuovono e i suoi occhi incrociano i miei.
"Dove vai?" chiede con sguardo interrogativo e con il solito tono monotono.
Quando non alza la voce è sempre così,non capisco cosa provi o cosa pensi;non lascia trasparire emozioni,chissà se gli importa se io vada via o meno.

"In giro,ho fame mi fermo ad un bar" gli rispondo nel mentre che inizio a raccogliere le mie cose.

Lui non risponde,come al suo solito fa solo una cosa strana;apre la bocca come se volesse dire qualcosa poi la richiude e scuote la testa.
Questo ragazzo non lo capirò mai...

Prendo lo zaino e mi avvio verso l'uscita
"Allora ci si vede lunedì" mi dice lui,sono sorpreso dal fatto che mi abbia degnato della sua attenzione.
Ricambio il saluto con un cenno di testa per poi uscire definitivamente dall'edificio.

****
Cammino per la città con la musica nelle orecchie,sospiro mentre guardo le vetrine dei negozi che mi circondano.
Piene di vestiti costosi e di marca,non avrei il coraggio nemmeno di provarli perché sono consapevole che non potrò mai comprarli.

Mentre cammino per le strade trovo finalmente trovò un bar.
Entro e mi siedo in un tavolino isolato vicino il muro dove si trova anche una presa,perfetto così posso caricarci il telefono che è ormai scarico.

Nel mentre che accendo il cellulare arriva il cameriere,ordino una brioche al cioccolato è un caffè macchiato.
Mentre guardo il telefono rispondendo ai mille messaggi preoccupati di mia sorella,per tutto
il casino di ieri.
Sento una mano picchiettarmi la spalla,mi giro e trovo i due occhi ambrati si Damian guardarmi.
È l'ultima persona che avrei pensato di incontrare,però non mi dispiace la sua presenza in questo momento.

"Ehi" mi sorride lievemente
lo saluto con un cenno di mano
"posso sedermi?" mi chiede gentilmente facendo cenno al posto davanti a me.
"Ah sisi" rispondo sorridendogli imbarazzato

Damian si siete davanti a me e mi guarda da capo a piedi
"Cos'hai fatto al collo!?" dice innocentemente con tono preoccupato,sembra di star parlando con una mamma preoccupata e pensare che mi ha rivolto solo due frasi.

"Oh niente solo vecchi lividi,non ha importanza" cerco di sviare il discorso,dico toccandomi il collo.
Lui è un perfetto sconosciuto prima cosa non voglio si preoccupi per me,seconda cosa non voglio di sicuro fare la vittima con lui e farmi compatire.

Abbasso lo sguardo,lui non dice niente per fortuna non credo se la sia bevuta,però sospira.
Alzo lo sguardo incrociando i suoi occhi e invece di uno sguardo preoccupato;mi sorride.
Uno di quei sorrisi rassicuranti è come se ti dicesse "Tranquillo andrà tutto bene"
Ricambio quel caloroso sorriso,mi sento effettivamente meglio.

È strabiliante come un perfetto sconosciuto con un semplice sorriso riesca a calmare la tempesta che hai dentro per qualche attimo facendo spuntare un cielo sereno.

Continuiamo a parlare del più e del meno,Damian ha un modo di parlare e di fare molto educato e gentile,non poteva essere lui il mio compagno di stanza?!
uno gentile è normale?!
invece no,mi dovevo ritrovare uno stupido deficiente lunatico...

Perché stai pensando ad Isaac quando sei con Damian?

io non sto pensando ad isaac,e adesso sta zitta!!
Sospiro rumorosamente e Damian mi guarda confuso mentre mangia un po' della sua macedonia e beve il suo cappuccino.
"Tutto okay?" chiede lui
"Si scusami,ero immerso nei miei pensieri..."
"A qualsiasi cosa tu stessi pensando non sembra ti piaccia particolarmente." dice lui con un mezzo sorriso e con il solito tono calmo
"non è che non mi piaccia....
diciamo che è difficile da spiegare come mi sento riguardo a questa cosa" dico

Lui cambia discorso capendo che era qualcosa di cui evidentemente non avevo voglia di parlare.

Ad un certo punto tira fuori dal suo zaino una specie di quadernino,lo guardo confuso.
Poi subito dopo ci scrive qualcosa sopra con il lapis

"Cosa fai?" chiedo curioso
"Scrivo sul mio bullet journal" dice lui mentre continua a scriverci sopra
"dovrei sapere di cosa si tratta?" dico imbarazzando toccandomi la nuca,lui caccia una risatina.
" È un diario,dove puoi scrivere tutto quello che ti passa per la testa e puoi decorare tutte le pagine con quello che vuoi,a me aiuta molto per sfogarmi." dice lui sorridendo
"oh...beh e cosa stavi scrivendo adesso?"
"della bellissima giornata passata con uno sconosciuto" arrossisco e scoppiamo a ridere per l'ultima parola della frase.
"Io invece sono solito a fare delle foto e le metto in un album,e poi ci aggiungo una descrizione" confesso
"un giorno se vorrai me lo farai vedere" annuisco

Passiamo il resto del pomeriggio a ridere e scherzare,sono sollevato di aver incontrato Damian, dopotutto quello che è successo meritavo di stare con qualcuno che mi strappasse un sorriso.

𝐂𝐚𝐧 𝐲𝐨𝐮 𝐬𝐚𝐯𝐞 𝐦𝐲 𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚𝐫𝐝 𝐬𝐨𝐮𝐥?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora