Joel un ragazzo come tanti altri,vive in un quartiere malfamato insieme a suo "padre" e a sua sorella minore.
Il padre insieme alle sue mille dipendenze passa tutti i giorni a casa a drogarsi,Joel deve prendersi cura della casa e sua sorella facendo...
Lentamente la notte inizia a calare ed io sono ancora in giro per il quartiere con il mio skate,e sto cercando di allontanarmi il più possibile da quell'inferno che mi fa....
o meglio faceva
da casa. La mia mente non riesce ancora metabolizzare il ricordo di quella litigata avvenuta poche ore fa. È successo tutto così in fretta,le urla...i pugni... Sento ancora dolore allo stomaco e con una mano tengo il punto,sento ancora dolore nonostante sia passata una buona ora.
Penso che una delle sensazioni più brutte sia quando il tuo cuore non appartiene a nessun posto,che tu possa chiamare casa,ed è un sentimento che ti logora. Non è definibile tristezza ne rabbia sono un grandissimo senso di vuoto che ti annienta con il tempo.
Sospiro e mi fermo guardandomi attorno,devo cercare un posto dove poter passare la notte.... Ripenso ai dormitori,però sono chiusi il weekend che palle!
Noto una panchina vicino ad un giardino,mi accontento di poco anche se ovviamente la cosa non mi va a genio.
Mi sdraio sulla panchina a pancia in sù e guardò in alto,il tramonto è uno dei momenti che preferisco della giornata. Tutto il calore e la freneticita che odio del giorno vengono pian piano spente dal freddo e la calma della notte.
Io e Jacob da piccoli avevamo il vizio di restare fuori a giocare fino al tramonto però poi restare a fissarlo e dipingerlo il giorno seguente. Un sorriso si fa spazio sul mio viso a causa di tutti questi ricordi... Avevo sempre il vizio di combinare qualche guaio è Jacob in qualche modo riusciva sempre a tirarmi fuori nei casini in cui mi cacciavo.
Mi aveva promesso che saremmo restati migliori amici per sempre.... Una sera mi disse queste parole e io gli dissi che non era possibile e che non gli credevo e che non sarebbe successo,così mi porto in uno studio di tatuaggi e mi disse: "Io e te in un modo o nell'altro saremo sempre legati e se non ci credi lo saremo perlomeno con questo tatuaggio." e come citò con testuali parole "saremo sempre legati." e così fu. Mi fece tatuare una catena sul polso e medesima cosa fece lui.
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"Adesso non potrai più liberarti di me." queste furono le parole che mi disse dopo aver fatto il tatuaggio,ma il punto era questo e chi voleva liberarsi di lui?Mi faceva stare così tremendamente bene,un po' come l'eroina ti fa sentire così maledettamente vivo e bene che quando il suo effetto finisce ne vuoi sempre di più,ed era quello che succedeva con lui. Non riuscivo a stare senza di lui per un tempo troppo prolungato che iniziavo a sentirmi male e così....solo(?)
