Uscì di casa con le cuffiette alle orecchie e quella tipica aria di superficialità che caratterizzava tutti gli adolescenti dell'era digitale. Le strade le sembravano così tristi la mattina tra una pozzanghera e l'altra;i ragazzi barcollavano sui marciapiedi stropicciandosi gli occhi e lei non poteva fare altro che soffocare qualche sbadiglio. Ogni tanto qualche ragazzo fastidiosamente arzillo colpiva con forza il suolo per far spaventare dei poveri piccioni. Non era mai riuscita a capire perché la gente odiasse tanto quei volatili,infondo avevano un gran senso del ritmo. Salì maldestra sull'autobus urtando con lo zaino un ragazzo in dormiveglia su un sedile,si mise in un angolo vicino al finestrino aspettando con ansia di scendere. Aveva un po' di problemi con il sostare con gli spazi chiusi,si sentiva mancare l'aria ed era costretta ad utilizzare quel ridicolo inalatore che la faceva sentire una perdente.
Scese frettolosa urtando nuovamente quel povero ragazzo ormai sveglio e affondando tristemente le vecchie Vans in una pozzanghera. Si specchio distrattamente in una vetrina;i lunghi capelli neri le cingevano il volto cadendo lisci sulle spalle, gli occhi scuri come la notte sembravano chiudersi autonomamente per il sonno. Non fece in tempo a muovere un passo che subito una voce squillante e decisamente troppo energica la interruppe
-"Cassie!"
Era Maddie,la ragazza più esuberante e ottimista che conoscesse nonché logorroica compagna di banco. Aveva i capelli biondi come i pistilli dei fiori raccolti in una treccia disordonata.
Inutile dire che iniziò a parlare ad una velocità raggiunta solo da Eminem sotto anfetamine. In quell'enorme gomitolo di sproloqui evinse soltanto la solita odiata domanda che le rivolgeva tutte le mattine
"Come stai?"
Come si poteva non odiare una domanda del genere? A qualcuno è mai davvero interessata la risposta? Probabilmente a Maddie sì,ma di certo Cassie non aveva la voglia e la forza di rispondere il vero.
Spesso pensava che fosse solo una questione di atteggiamento e ancora più sovente riceveva risposte come "il mondo non gira intorno a te" quando cercava di sfogarsi. Maddie si sarebbe di certo interessata ma sicuramente non aveva voglia di stressarla con i suoi problemi.
-"Bene,tu?".
Maddie non smise di parlare dalla prima all'ultima campanella,ma Cassie era troppo impegnata a fissare un punto a caso sul pavimento per prestare attenzione.
Anche i professori erano arrivati a chiederle perché fosse così malinconica e nemmeno lei sapeva dare una risposta. Ovviamente non era l'unica ma forse era la sola a non sfoggiare un sorriso tirato dietro cui nascondersi. Perché il problema dei giovani è stato sempre questo,nascondersi dai propri problemi ,indossare una maschera per non affrontare se stessi. A questo preferiva di gran lunga abbandonarsi al suo costante sconforto,forse Cassie era più forte di chi sorrideva.
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Il giardino dei rovi
Short StoryUna ragazza,una semplice ragazza di quelle che incontri a scuola. All'apparenza una comune adolescente. Qualcuno ha mai provato a guardarle dentro? Probabilmente si sarebbe punto.