Il giorno dopo, a scuola, andò tutto liscio.
Come il giorno prima pranzò con il suo nuovo gruppetto, non ritardò a nessuna lezione e riuscì ad aprire persino il suo armadietto da sola.All'uscita corse per non perdere l'autobus, ma qualcuno le prese il polso.
Si girò ed era Peter.
《Ti devo dare una mano, ricordi?》 Disse ridendo 《oh giusto, ma ora corri o perdiamo l'autobus》
Così iniziò la corsa e come in un film comico tutto andò a rallentatore con un sottofondo musicale alla mission impossible.
Arrivati alla fermata scoppiarono a ridere nuovamente e salirono sul mezzo.Arrivati a casa salirono subito in stanza senza svegliare i nonni che riposavano.
Viola chiuse la porta e poi si buttò sul materasso ancora avvolto dalla plastica
《Da dove iniziamo?》
Lui sorrise e prese il telefono.
Lo attaccò alle casse e mise la musica
《Direi da qui》 fortuna che la stanza era insonorizzata.
Iniziarono a montare il letto, poi l'armadio e la scrivania.
Posarono gli ornamenti per la stanza ed ammirarono il lavoro finito.
Nonostante tutti i mobili rimase molto spazio nella camera
《Ci si potrebbe ballare qui dentro》 pensò ad alta voce lei.
Peter così mise una playlist a caso ed iniziò a ballare
《Dai balla con me viola》
《No grazie, non sono capace》 lui la guardò storto
《Avevi detto che eri in debito con me...bhe lo puoi pagare così 》
Allungò una mano in modo galante ed attese una sua risposta, che non tardò ad arrivare. Gli prese la mano ed iniziò a ballare con lui come se fossero in discoteca.
Non si era mai divertita così tanto...
Poi d'un tratto la musica si abbassò e partì un lento: Before you go Di Lewis Capaldi.
Lui la guardò con uno sguardo malizioso e la prese per i fianchi ed automaticamente si trovare uno di fronte all'altro a ballare una canzone d'amore.
Quando finì non partì nessun'altra canzone, solo un enorme silenzio.
Si guardarono per un tempo indefinito e poi si avvicinarono a tal punto di sfiorarsi le labbra.
In quel momento Viola riprese lucidità e si staccò, era sbagliato.Anche Peter riprese coscienza e senza dire nulla si girò ed uscì dalla stanza.
Lei non sapeva che fare: doveva corrergli dietro? Doveva far finta di nulla?
Si sfiorò le labbra con le dita ed avvampò ripensando a quel, quasi, bacio.Per non pensarci andò a farsi una doccia e poi andò a letto senza cenare.
Il giorno dopo quando andò a scuola non vide Peter, cosa strana visto che era sempre il primo ad arrivare.
Così appena vide Ned gli chiese che sapeva.《Mi ha detto che stava male e che non poteva venire a scuola》
Si sentì un po' colpevole di ciò.
Però non capiva di quel comportamento, di solito sono le ragazze che fanno quelle scenate.A pranzo era da sola con MJ e le raccontò tutto quanto
《Non pensavo fosse una cosa da Peter, davvero Viola non so cosa possa avere》Con il passare delle giornate non si avevano sue notizie, anche se il giorno dopo era tornato a scuola.
Non si sedeva più al tavolo con loro e restava in disparte con un gruppo di atleti stupidissimi e cheerleaders con la voce da ochetta.I giorni divennero mesi e Viola non sopportava questa più questa situazione, così un giorno a mensa lo raggiunse al suo tavolo
《Peter dobbiamo parlare, adesso》
La guardò male e continuò a mangiare.
Allora lo prese per il polso e lo trascinò fuori, al campo sportivo.
《Perché? Perché fai così?!》 Era affranta perché si era veramente affezionata a lui
《Così come?》 Fece l'indifferente e si mise seduto sulla scalinata
《Peter perché ci eviti? Perché mi eviti? Non è successo nulla, non era nulla》
Dopo quelle parole si incupì
《Vedi! Perché non capisci?》
Era confusa
《È questo il problema! Per te NON ERA NULLA, MENTRE PER ME SÌ》
iniziò a gridare alzandosi
《Ah.. Peter scusa io non-》
《MI PIACEVI VIOLA...》
Lei rimase paralizzata
《Ti piacevo?》
《Si "piacevi", ora sono fidanzato con Liz》 disse serio.
Viola iniziò a balbettare
《Liz l-la cheerleader d-della sq-adra?》
Lui andò via e dal volto di Viola scese una lacrima.
Si mise seduta sulla panca e ripensò a tutto quello che aveva fatto con Peter,anche se poco, ed iniziò a tremare passandosi la dita sulle labbra come 5 mesi prima.
Per colpa sua era completamente cambiato: in un battito di ciglia non era più il timido e dolce nerd,ma un ragazzo scorbutico e diffidente fidanzato con il capitano della squadra delle cheerleaders della scuola.
Ripensò alla frase di Ned:
"Lo hai colpito parecchio, Viola"E capì una cosa importante....
Era innamorata di Peter Parker,
Ed adesso lo aveva perso senza motivo.
Doveva fare qualcosa, doveva almeno recuperare la loro amicizia e serviva un grande gesto...all'americana.Si alzò in piedi, si asciugò le lacrime e corse dentro scuola.
Aveva un idea geniale, ma aveva bisogno di una mano
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SOGNO O REALTÀ? || Peter Parker
FanfictionViola dopo la morte dei genitori si ritrova in America per una nuova avventura. Lì incontrerà un ragazzo che le farà provare qualcosa nuovo...