Capitolo 2.

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Suonò l'ultima campanella e tutti gli studenti corsero fuori dall'edificio.

Viola incontrò nuovamente Peter e MJ che stavano aspettando Ned
《Ciao ragazzi》 era contenta di avere qualcuno già dal giorno uno.
《Viola! Capiti a pennello, oggi volevamo uscire tutti insieme e volevo chiederti se ti va di venire con noi...ti facciamo vedere un po' New York》 le propose Peter mentre Ned si avvicinava
《Volentieri grazie, ma potremmo passare da un negozio di arredamento? Devo fare la mia stanza》 era un po' in imbarazzo, ma passò subito dopo che tutti le approvarono l'idea

Si salutarono e si diedero appuntamento alle 16 al Central park.
Viola tornò a casa ed andò a prepararsi.
Si fece una doccia, si truccò leggermente e mise dei vestiti più leggeri a causa del caldo.
Una delle tante cose che amava dell'america era che potevi vestirti come volevi anche a scuola.
Scrisse una lunga lista di cose da comprare per la stanza e prima di uscire i nonni le diedero una prepagata con dentro i soldi per comprare tutte quelle cose.

Quando uscì dalla casa per poco non si prese un infarto.
Peter era davanti a lei e sorrideva
《Che ci fai qui?》 Chiese viola ricomponendosi
《Siccome sei nuova pensavo che sarebbe stato un po' complicato per te trovare il parco quindi...ecco il tuo salvatore!》
Viola rise un po' e chiuse la porta
《Hai pensato bene, grazie》
E si avviarono

Nel mentre Peter le spiegò qualsiasi cosa, anche i nomi dei vari edifici.
Lei rimase affascinata dal suo carisma tanto che si perse nuovamente nei suoi pensieri e non lo sentì più.

《...Lì fanno dei panini veramente buoni, ci dobbiamo andare un giorno》
《Peter, tu in che quartiere vivi?》
Lui smise di parlare di New York e la guardò sorridendo
《Mh io nel Queens, non è vicinissimo. Strano che Ned non te lo abbia detto》 viola sbiancò per un attimo facendo ridere di nuovo il ragazzo
《Tranquilla conosco il mio amico, è fatto così...che ti ha raccontato?》
《Ehm solo che vivi con tua zia perché...》non riusciva nemmeno a finire la frase
《Perché i miei genitori sono morti》 la completò lui,ma non sembrava triste
《Come- come fai a restare tranquillo dicendolo?》 Si fermarono in mezzo al marciapiede
《Come faccio? Credo sia perché sono riuscito a metabolizzare il tutto...sono passati tanti anni》 ma quando lo spiegò la sua faccia si incupì un po'
《Sai... anch'io ho perso entrambi i miei genitori. Circa 5 mesi fa, per qiesto sono qui e non a Roma. Vivo con i miei nonni e non-》
Scoppiò a piangere, era un colpo troppo duro per lei.

Peter senza esitare l'accolse nelle sue braccia e le diede un lungo abbraccio.
Continuò a piangere sulla sua spalla mentre lui le accarezzava i capelli.

Rimasero così per circa 5 minuti, poi entrarono in un bar e prese un bicchiere d'acqua.
《Stai meglio?》 Era visibilmente preoccupato
《Si grazie, forse non era il caso di dirlo ad alta voce così presto》
Si asciugò le lacrime e finì l'acqua.

Continuarono il giro in silenzio fino al parco dove videro MJ e Ned parlare.
《Scusate il ritardo...》
《Viola stai bene? Hai una faccia》 le chiese MJ avvicinandosi
《Si tutto ok, solo un po' di allergia. Andiamo?》
Peter le rivolse uno sguardo dolce e poi andarono per negozi.

I nonni le avevano dato molti più soldi del necessario così si prese il lusso di girare anche per qualche negozio di abbigliamento insieme ad MJ, mentre i ragazzi andarono in un negozio di videogiochi.

Mentre vagavano tra gli scaffali iniziarono a chiacchierare
《Sai all'inizio non mi hai fatto una buona impressione, sembravi un'oca》 iniziò MJ
《Ah》 rimase un po' delusa
《Scusami è che ho il brutto vizio di dire la verità anche se fa male. Ora che ti conosco posso sicuramente dirti che non lo sei affatto》 accennò un sorriso e poi prese un vestito
《Wow prova questo, credo sia perfetto per te》
Era un vestito semplice, corto color viola pastello.
Così lo prese e se lo provò; MJ aveva ragione, le stava da Dio.
《Compralo, potrà serverti》
《Ok, dai ora andiamo che i ragazzi ci avranno dichiarate scomparse》
Dopo nemmeno due passi però la richiamò
《MJ...sai io invece ho pensato sin dall'inizio che tu fossi una con la testa sulle spalle e ancora lo penso》 lei sorrise e poi andarono a pagare.

Raggiunsero i ragazzi che avevano le buste piene di Lego e videogiochi vari e si diressero tutti all'Ikea.

Passarono lì dentro circa 3 ore:
Scelsero un letto, un armadio, una scrivania e vari arredamenti vari come quadri, piante e specchi.
Per la troppa roba dovettero affittare un furgone ed andarono a casa di Viola.

Appena arrivati MJ lì salutò perché aveva cose da fare per i suoi genitori, mentre Peter e Ned portarono tutti gli oggetti pesanti nella sua stanza.
Un'ora dopo anche Ned se ne andò e rimase solo il moro.
《Ti aiuto a montare tutto?》
《Sarebbe fantastico, ma sono le 20 dovresti andare a casa. Tua zia sarà preoccupata》a Viola sarebbe piaciuto tantissimo restare con Peter ma non voleva prendergli ancora tempo, non era giusto.
《Ok allora domani vengo qui e ti aiuto》 disse convinto facendo arrossire la ragazza
《Grazie Peter, ti sono debitrice》 lui le arruffò i capelli con una mano e si alzò dalla sedia.
Si salutarono davanti il portone e poi lui corse via per prendere l'ultimo autobus per il Queens.

Quando rientrò gli occhi dei suoi nonni erano puntati su di lei
《Che c'è?》
《E quel bel giovanotto chi era?》 Disse la nonna divertita
《È un mio amico, si chiama Peter. L'ho conosciuto ieri》
I nonni risero e tornarono in cucina lasciandola da sola in soggiorno.

《Che giornata...》 sussurrò prima di raggiungere i due in cucina per la cena.

SOGNO O REALTÀ? || Peter Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora