Bakugou x Reader x Kirishima

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Attenzione. Questa non è una raccolta di storie a richiesta. Pubblicherò solo saltuariamente qualche capitolo, partendo da alcune storie scritte per delle mie amiche.
Come segnalato nelle opzioni questa raccolta racchiude contenuti per adulti.

Numero di parole: 6861

Avvertenze: la storia essendo una threesome è abbastanza scurrile e non la consiglio a persone non amanti del genere!

In linea col nuovo regolamento di Wattpad i personaggi sono da intendersi come maggiorenni;

. . . .

I miei anni al liceo non erano stati dei più convenzionali.
Avevo sempre avuto un carattere troppo esuberante per essere una ragazza ed entrare in una famosissima e ambita scuola per eroi non aveva di certo contribuito a stemperarlo.
Fin dai primi giorni mi ero trovata ad andare d'accordo con due ragazzi, a loro volta migliori amici: Katsuki Bakugou ed Eijiro Kirishima.
Col primo avevo fatto un po' di fatica a legare, considerando la sua indole poco incline alla socializzazione, mentre il secondo si era praticamente presentato davanti al mio banco, iniziando a chiacchierare con me come con una vecchia amica.
Per conquistare l'amicizia di Bakugou ci erano voluti molti mesi di approcci e diverse brutte risposte da parte sua, ma le cose erano cambiate spontaneamente col tempo; quando il ragazzo aveva riconosciuto il mio valore sul campo. Possedevo infatti un quirk parecchio distruttivo ed ero diventata il suo bersaglio preferito per gli allenamenti.
Da lì non ci era voluto molto prima di portare il nostro rapporto a qualcosa di più complesso.
Per me infatti era stato impossibile resistere a lungo alla visione della sua maglietta attillata, completamente attaccata al suo corpo a causa del sudore, oppure ai momenti dove stremati finivamo con l'accasciarci l'uno sull'altro per riprendere fiato, dopo esserci inferti a vicenda svariati colpi.
La prima volta che ero andata a letto con lui era stato alla metà del secondo anno e da lì non eravamo più riusciti a smettere.
La nostra attrazione però si limitava al campo strettamente carnale e non si poteva parlare di reciproci sentimenti, anche se di contro non potevo nemmeno ammettere di non essere interessata in qualche modo a lui.
Eijiro invece era molto timido da quel punto di vista, anche se all'apparenza sembrava un ragazzo aperto e socievole. Quando si trattava di ragazze infatti non esitava a diventare più rosso dei suoi capelli, anche solo quando il mio seno premeva sul suo petto durante un nostro abbraccio particolarmente stretto o quando durante gli allenamenti mi toglievo la felpa e restavo in reggiseno sportivo.
Da quel punto di vista era abbastanza innocente e ogni tanto scattavano le prese in giro, seppur scherzose.
Bakugou e Kirishima non esitavano infatti a cimentarsi in vere e proprie gare di virilità, dove ogni colpo era concesso. E spesso il biondo usava a proprio vantaggio anche la carta delle sue approfondite esperienze sessuali, mettendo sempre a tacere il rosso.
Anche quel pomeriggio i due si stavano sfidando in merito a qualcosa e da circa un'ora cercavano di decretare il migliore in un videogames sparatutto.
La stanza era quella di Kirishima e ci eravamo sistemati su un tappeto di fortuna al centro della stanza, con me seduta a gambe incrociate in mezzo a loro.
In quel momento io non stavo giocando e mi limitavo a guardare i due ragazzi sfidarsi.
Bakugou era alla mia sinistra e impugnava il joystick come se ne andasse della sua stessa vita, maledicendo Eijiro ogni due per tre per qualsiasi motivo.
Kirishima invece sedeva alla mia destra e aveva la lingua fuori dalla bocca per la concentrazione. Un gesto non insolito da parte sua e che lo faceva apparire molto tenero ai miei occhi. A volte era come un bambino e lo trovavo adorabile.
<<Ti faccio il culo, capelli di merda. Non hai ancora ben capito con chi hai a che fare. Non vincerai con questa ridicola strategia, prevedo le tue mosse con due ore di anticipo>> disse Katsuki, evitando una granata lanciata dal rosso.
La prova consisteva nel recuperare un manufatto prima dell'avversario, tenendo a bada varie zombie e altre creature messe come ostacoli nel mentre.
Ci si poteva ostacolare a vicenda e non vinceva necessariamente quello che recuperava l'oggetto per primo, perché il gioco teneva conto anche del numero di colpi inferti al rivale e dei mostri uccisi. Anche se recuperare l'oggetto finale per primi dava un bonus di cinquanta punti.
<<Dai Katsuki, non ci credo che ti sei fatto colpire da quello zombie. Hai perso due punti e praticamente era sotto tiro>> dissi dopo qualche minuto, notando l'essere accanirsi sul personaggio del ragazzo. Che lui aveva soprannominato: "Master of zombie".
<<Chiudi quella dannata boccaccia>> rispose lui, evidentemente innervosito dal punteggio.
63 a 57 per Eijiro. In vantaggio da almeno venticinque minuti.
<<Bakugou, questa volta non hai scampo. Vinco io>> disse Eijiro, abbattendo una creatura col suo "Manly".
<<Chiudi quella fogna anche tu>> lo rimbeccò Bakugou, pigiando sui tasti talmente forte da correre il rischio di romperli.
Le sue mani inoltre stavano iniziando a fumare. Brutto, bruttissimo segno.
Non potei però fare a meno di accarezzare con lo sguardo le sue possenti braccia, tenute in bella mostra a causa della canotta nera e aderente che indossava. Per lo sforzo e la rabbia inoltre le sue vene erano più gonfie del solito e fu molto difficile per me resistere all'impulso di allungare la mano per seguirne il decorso. In particolare ero attratta da quella sul suo bicipite, che guizzava ad ogni movimento, per non parlare di quelle sulle mani. Quelle mani che mi avevano accarezzata più e più volte, dandomi un sacco di piacere.
Kirishima sapeva del nostro strano rapporto, perché Bakugou non si limitava davanti a lui ed era solito fare battutine rispetto alle nostre prestazioni sessuali, lasciandosi scappare di tanto in tanto anche qualche indiscrezione. Ottenendo in risposta una mia vigorosa sberla sulla testa e un tremendo rossore sul viso del ragazzo alla mia destra.
Portai poi automaticamente il mio sguardo sul rosso, non potendo fare a meno di ammirare anche il suo di repertorio. Braccia forti, spalle larghe e muscolose, mani grandi e calde e degli addominali duri come il marmo. Anche quelli ben visibili grazie alla maglietta che in quanto ad aderenza non aveva nulla da invidiare a quella del biondo.
Quei due ragazzi avevano ottenuto negli anni un grande riscontro tra il pubblico femminile, soprattutto adesso che eravamo prossimi al diploma e la loro forza era ben conosciuta.
Io potevo considerarmi la migliore amica di entrambi ed ero la prima a non poter dire nulla davanti alla loro indiscussa perfezione.
Conoscevo a menadito il corpo di Katsuki, avendolo visto nudo in diverse occasioni, ma non potevo dire altrettanto su quello di Eijiro.
Il ragazzo non si faceva problemi ad aprirmi la porta anche dopo la doccia, con solo un asciugamano a proteggere le sue zone nascoste, ma ovviamente non avevo mai avuto l'occasione di apprezzare con le mani i suoi muscoli, se non durante i nostri abbracci.
Bakugou non perdeva occasione per prendermi in giro, soprattutto quando mi beccava a fissare incantata il fondoschiena dell'amico, ma non mi facevo troppi problemi.
Avevo avuto rapporti sessuali solo con il biondo, ma era impossibile non essere tentata anche dal rosso, soprattutto quando ti sbatteva continuamente in faccia il suo corpo muscoloso. Per non parlare della sua tendenza a cercare il contatto fisico, arrivando praticamente ad appiccicarsi a me.
Era capitato anche di dormire insieme, con lui praticamente avvinghiato a me e in alcune di quelle occasioni era scappato qualche bacio a stampo, anche se l'ultimo risaliva a un anno prima.
Per il resto non c'era stato altro tra me e il rosso, così come non c'era nulla di romantico tra me e il biondo.
Quindici minuti dopo Katsuki chiese una pausa, informandoci senza troppi preamboli di dover pisciare e mollando il joystick sul tappeto, non prima di aver messo in pausa la partita.
Sparì poco dopo nel bagno di Eijiro, chiudendosi la porta alle spalle e lasciando me e il rosso da soli.
Il televisore adesso mostrava un punteggio di perfetta parità, tanto da aver causato il malcontento del ragazzo al mio fianco, che praticamente si era sentito la vittoria in tasca per tutto il tempo.
<<Non mi va di perdere anche oggi, ieri ha vinto lui e per pagare pegno mi ha mandato a comprargli qualche lattina di quelle sue strane bevande energetiche, ma non contento ha preteso che andassi a prenderle nel conbini più lontano da scuola, chiedendomi lo scontrino come prova>> mormorò Eijiro, sbuffando e poggiandosi sulla mia spalla alla ricerca di conforto.
Le gare dei ragazzi infatti si concludevano sempre con un pegno da scontare e spesso a pagarne le conseguenze era proprio il ragazzo al mio fianco.
<<Dai, ti prometto che quando capiterà di nuovo ti accompagnerò io, ma adesso non ti scoraggiare... puoi ancora vincere, sai?>> dissi, iniziando ad accarezzare i suoi capelli.
Eijiro era solito pettinarseli all'insù con l'ausilio del gel, ma quel giorno aveva deciso di lasciarli al naturale, in quanto reduci da una doccia recente.
Io andavo pazza per i suoi capelli e non vedevo l'ora di trovarlo senza gel, solo per approfittare dell'occasione per saggiarne la morbidezza e per passarci le dita in mezzo.
Spesso mi chiedeva anche aiuto per fare la tinta e a detta sua ero l'unica ragazza che aveva il permesso di toccare i suoi capelli. E ovviamente io ne approfittavo alla grande.
Eijiro era un ragazzo che amava particolarmente le coccole e infatti non perse tempo per sistemarsi sulle mie gambe, dandomi campo libero per continuare ad accarezzare le sue ciocche.
Gli occhi del ragazzo erano puntati nei miei e nessuno dei due si mostrò dell'intenzione di distogliere lo sguardo.
Trovavo quel ragazzo di una bellezza disumana e non potevo negare di esserne particolarmente attratta. Anche se non sapevo se sentimentalmente o solo fisicamente.
Ovviamente Bakugou l'aveva notato e non perdeva occasione per sfottermi. Nemmeno quel pomeriggio infatti si lasciò sfuggire l'opportunità, tanto da esordire con un: <<Sempre con queste disgustose smancerie voi due, perché non la finite e non vi decidete a scopare?>>
Nessuno dei due l'aveva sentito uscire dal bagno e la sorpresa su tale da farci staccare nel più completo imbarazzo.
Eijiro era vergine, strano ma vero, quindi si imbarazzava fortemente quando si tirava in ballo l'argomento "sesso", mentre io andavo a fuoco al solo pensiero di ritrovarmi sotto le lenzuola con lui.
Non mi facevo troppi problemi con Katsuki, considerando che il nostro rapporto era talmente stretto da andare oltre all'imbarazzo, ma con Eijiro era diverso, anche se non sapevo esattamente in che modo. Forse solo a causa del suo essere molto più timido o forse perché quando arrossiva era talmente evidente da far arrossire di contro anche te che lo guardavi.
<<Ehy, capelli di merda. Sei più rosso dei tuoi capelli, sei imbarazzante>> lo prese per l'appunto in giro il biondo, causando ancora più rossore sul viso del ragazzo.
<<Dai, lascialo in pace>> lo rimproverai io.
Eijiro infatti era talmente a disagio da aver girato il volto nella direzione opposta, utilizzando i capelli come escamotage per coprirsi.
Scoccai uno sguardo di rimprovero a Katsuki e tagliai la distanza tra me e Eijiro; posizionandomi in ginocchio davanti al ragazzo, in modo tale da avere il viso all'altezza del suo.
Eijiro di solito prendeva a ridere le insinuazioni del ragazzo, ma si imbarazzava sempre molto per cose simili, peggiorando ancora... man mano che veniva stuzzicato; forse sentendosi in difetto a causa della sua innocenza in campo sessuale ancora intatta.
<<Eijiro, lo sai che Katsuki scherza. Non te la prendere>> dissi io, posando una mano sulla guancia del ragazzo e invitandolo a girare la testa nella mia direzione.
Lo trovai a torturarsi il labbro tra i denti e la scena mi fece sorridere. Era così carino.
Anche lui sorrise e quello sembrò porre fine all'aria imbarazzante da poco creata, tanto che Eijiro non si fece nessun problema e tenermi in mezzo alle sue gambe anche dopo.
Ovviamente io non mi ribellai e lasciai aderire la mia schiena al suo petto, sentendo il mento del ragazzo posarsi sulla mia spalla destra e le sue braccia avvolgermi per poter impugnare il joystick e riprendere la partita.
Ricominciarono a giocare come se nulla fosse, lanciandosi a vicenda frecciatine e intimidazioni varie. Pulite da parte del rosso, con termini molto forti da parte del biondo.
Non riuscii più a concentrarmi molto sul gioco, più presa a gustarmi il calore del corpo del ragazzo contro il mio e la visione delle sue possenti braccia che mi circondavano con dolcezza.
Tuttavia continuai a seguire lo scontro, accarezzando distrattamente uno dei suoi avambracci, anche quello con le vene gonfie e bene in mostra. Era una delle cose che più adoravo nei ragazzi e gongolai abbastanza per tutto il tempo. Specie quando la partita si concluse con la vittoria del biondo per un solo punto e il rosso si strinse maggiormente a me, trovando rifugio sul mio collo.
<<Non vale, hai vinto solo perché mi hai soffiato il manufatto da sotto il naso. Ti ho stracciato nella sparatoria>> brontolò il ragazzo, mandando sbuffi di aria calda contro il mio collo per tutto il tempo.
Quel calore, unito alla sensazione delle labbra del ragazzo che sfioravano il mio collo ad ogni sua parola, causò i brividi lungo la mia schiena.
Eijiro non sembrò rendersene conto e sprofondò di più tra il mio collo e la mia spalla, strusciando la punta del suo naso contro la mia pelle in un gesto affettuoso.
<<Non è colpa mia se fai schifo e sei lento. Piuttosto mi tocca pulire il bagno della mia stanza, quindi come pegno domani pomeriggio per cominciare puliscimi quello e visto che ci sei porta anche i miei vestiti a lavare nelle lavatrici comuni>> disse il ragazzo, stendendosi sul tappeto, utilizzando i gomiti come perno per tenersi leggermente sollevato.
<<Katsuki, sei crudele. Hai vinto solo per un punto e solo perché a Eijiro si è bloccato il personaggio e ha perso tempo, altrimenti sai che sarebbe arrivato prima lui>> dissi, piegando il braccio indietro per accarezzare la testa del ragazzo alle mie spalle.
<<Una sconfitta è una sconfitta. Un uomo paga le sue scommesse, altrimenti tanto vale nascere femminucce del cazzo>> rispose lui.
Alzai gli occhi al cielo e sentii Eijiro sospirare pesantemente, mandando altri brividi lungo la mia schiena. Con lui mi succedeva spesso, ma a volte mi capitava anche con Katsuki, seppur con meno intensità.
Il rosso si staccò solo in quel momento da me, tuttavia senza mostrare l'intenzione di mollare la presa.
<<T/N, vieni qui. Siediti sulle gambe del vero vincitore>> mi invitò il biondo, afferrandomi per un polso, ma senza farmi male. Cercò poi di portarmi sulle sue gambe, ma senza successo. Le braccia del rosso infatti mi tenevano saldamente e non sembrano decise a mollare la presa.
Katsuki non si faceva problemi a ricercare il contatto fisico con me, specie da quando aveva iniziato a fare sesso con me. E non era raro che rivendicasse in qualche modo quel privilegio su di me, dimostrando saltuariamente anche possessione. Una possessione però data dal suo essere sempre alla ricerca della superiorità e non da intendersi in chiave romantica.
Il biondo fece un nuovo tentativo per trarmi a sé, ottenendo di contro nuovamente resistenza da parte di Eijiro.
<<Tieniti pure la vittoria, ma lei resta con me>> disse il rosso, avvolgendo meglio le braccia attorno al mio corpo, come mai aveva fatto prima di quel momento. Quasi con gelosia.
<<Perché? Cosa devi farci? Non sapresti nemmeno da dove iniziare con lei, né con un'altra ragazza>> valutò il biondo, alzando un sopracciglio con aria divertita.
Era solito sfruttare la verginità del ragazzo come pretesto per dimostrare la propria virilità e non perdeva occasione per sbattere in faccia al ragazzo quel dettaglio, specie durante una loro qualsivoglia sfida. Ancor di più quando perdeva, come ripicca.
Gongolava parecchio ad essere l'unico tra i due ad aver goduto pienamente di una ragazza, anche se quella ragazza ero io.
Non mi ritenevo uno spettacolo di persona, ma loro affermavano il contrario. O meglio, Eijiro era solito farmi complimenti, mentre Katsuki solitamente mi urlava contro cose come: <<Smettila con queste irritanti lagne, non ti scoperei se non ti trovassi attraente. Adesso cammina e taci>>.
Solitamente Eijiro non replicava quando il biondo si rivolgeva a lui con determinate frecciatine, ma quella volta non si mostrò dell'intenzione di restare zitto, forse perché gli bruciava ancora la recente sconfitta.
<<Questo lo dici tu, Bakugou. Non conosci le mie esperienze>> rispose il rosso.
<<Quali esperienze? Quelle con la tua mano non contano. Non riesci a concludere con lei nemmeno quando state sullo stesso letto, quindi pensa con le alt->>
Katsuki non completò mai la frase, perché Eijiro lo lasciò senza parole. Così come lasciò senza parole me.
Il ragazzo infatti mi aveva posato una mano sulla guancia e mi aveva girato di scatto nella sua direzione, fiondandosi sulle mie labbra con un tale impeto da farmi sbilanciare.
Eijiro non mi permise di finire a terra e portò una sua mano a sostenermi la testa, mentre l'altra la posò sulla parte bassa della mia schiena. Spingendomi contro il suo corpo.
Per lo shock non riuscii a fare assolutamente nulla, considerando anche gli occhi del biondo posati su di noi, probabilmente con un'espressione di pura incredulità.
Non voltai la testa per accertarmene, in quanto troppo presa a fissare a mia volta Eijiro con un'espressione di palese stupore dipinta sul viso, ma potevo immaginarlo.
Il rosso approfittò della mia incredulità per spingermi sopra le sue gambe, per poi posare la sua fronte sulla mia.
Un istante dopo la sua bocca era di nuovo sulla mia e si stava muovendo con indescrivibile dolcezza, ma anche con malcelato bisogno.
Il mio cervello si spense completamente e mi dimenticai totalmente della situazione ambigua, iniziando a muovere a mia volta le labbra insieme a quelle del ragazzo.
Eijiro mi stava baciando. E io lo volevo, volevo la sua bocca. Non mi importava del resto.
Tra di noi erano scappati baci a stampo l'anno precedente, ma quella volta le nostre lingue si incontrarono per la prima volta e il sapore del ragazzo mi esplose in bocca.
Poco prima aveva mangiato una caramella alla frutta e il sapore era rimasto sulla sua lingua, portandomi a mugugnare in approvazione.
Quando anche lui si lasciò scappare un lieve verso di apprezzamento a sua volta, talmente basso che probabilmente lo sentii solo io, isolai anche la mia coscienza e circondai il suo collo con le mie braccia.
Tutto finì quando sentii un altro paio di braccia strapparmi dalle labbra di Eijiro e mi voltai di scatto indietro, notando Katsuki con un'espressione mortalmente seria sul viso.
<<Stupido punk, cosa credi di fare? Lei è una mia esclusiva>> disse con decisione il biondo.
Il suo gesto successivo rese ancora più strana la situazione, perché fu la sua bocca a posarsi sulla mia quella volta. Forse nel tentativo di rivendicare i suoi diritti su di me.
Eijiro d'altro canto non si dimostrò contento dell'interruzione e sentii le sue braccia avvolgersi attorno al mio corpo.
Katsuki ringhiò sulle mie labbra a quel tentativo e si staccò, guardando male il suo migliore amico.
<<Credi di essere più in grado di me? Conosco il suo corpo alla perfezione, non puoi competere>> disse il biondo, staccandosi definitivamente da me solo per fronteggiare il rosso alle mie spalle.
<<Invece scommetto che potrei>> rispose Eijiro, utilizzando lo stesso tono deciso.
<<Ah sì? Se ne sei così sicuro allora verifichiamolo>> lo sfidò Katsuki.
<<Verifichiamolo!>> accettò Eijiro.
Io dal canto mio ero senza parole.
Stava partendo un'altra delle loro gare di virilità, solo che questa volta non riguardava un videogames, una gara di forza o un addestramento, ma me. Stavano parlando di me.
Istintivamente feci un passo indietro quando entrambi si voltarono di scatto nella mia direzione, sentendo le mie guance andare letteralmente a fuoco.
<<Ragazzi, credo che la situazione stia precipitando. Non credete che dovremmo calmarci e magar->>
Le mie parole furono bruscamente mozzate di nuovo dalla bocca di uno dei ragazzi, precisamente da quella di Eijiro.
Il mio primo istinto fu quello di staccarmi, considerando la stranezza della situazione, ma il mio tentativo crollò quando lui mi avvolse strettamente, iniziando a mordicchiare il mio labbro inferiore coi suoi denti. Per un secondo pensai alle conseguenze di essere morsa da qualcosa di così appuntito, ma Eijiro fu talmente delicato da farmi solo desiderare ancora quel contatto.
<<Non credere che ti lascerò tutto il divertimento>> disse Katsuki, iniziando a baciare il mio collo.
Il biondo sapeva esattamente che adoravo essere baciata dietro l'orecchio e passò rapidamente lì, facendo annebbiare il mio cervello. Tuttavia non abbastanza da accettare su due piedi la situazione.
Mentre il biondo lavorava lì, Eijiro mi stava lasciando piccoli e ripetuti baci sulle labbra, iniziando ad intrufolarsi timidamente con le mani sotto al bordo della mia maglietta.
<<Ragazzi, io non credo sia il caso. Non so se vi rendete conto di cosa volete fare>> tentai io.
<<Certo che lo sappiamo. Smettila di fare l'innocentina del cazzo, tanto lo so che è dal primo anno che vuoi farti capelli di merda. Ti sto dando l'occasione, quindi chiudi la bocca e lasciaci fare>> mi disse Katsuki, adottando il suo consueto tono ancora più roco, quello che usava solo quando iniziava ad eccitarsi e che solo io avevo avuto il privilegio di sentire.
Mi sentii punta sul vivo e sussultai quando notai Eijiro fissarmi con acceso interesse, ancora di più quando Katsuki prese a tirarmi con le labbra il lobo dell'orecchio, completamente incurante del resto.
<<È vero?>> chiese lui, accarezzando delicatamente con le mani la pelle della mia schiena.
<<Non ci credo che sei così rincoglionito, sta sempre lì a fissarti come una povera idiota. Dà il voltastomaco. È talmente ovvio. Sono circondato da comparse e da idioti>> intervenne per l'ultima volta Bakugou, prima di tornare a dedicarsi completamente alla mia pelle, nonostante io che mi dimenavo leggermente per scollarmelo di dosso. Almeno finché Kirishima non si avvicinò a me, riformulando la sua domanda: <<È vero che mi vuoi?>>
La mia mente iniziava ad annebbiarsi davanti
a quella situazione, tutto fuorché spiacevole.
Impiegai qualche frazione di secondo per valutare i pro e i contro, arrivando rapidamente a una conclusione.
Avevo davanti a me l'irripetibile opportunità di fare sesso con due tra i ragazzi più desiderati e forti dell'intera scuola, apparentemente senza il rischio di particolari ripercussioni o complicazioni.
Io e Katsuki infatti avevamo iniziato più un anno prima e il nostro rapporto non aveva subito variazioni o intoppi. Anzi, si era addirittura rafforzato. Decisi quindi di mandare tutto al diavolo e di formulare la mia risposta.
<<Sì>> risposi semplicemente.
<<Era ora>> mi sentii mormorare all'orecchio da Bakugou.
Eijiro invece restò senza fiato al suono di quella singola parola e non fece niente per approcciarsi a me, al punto da spingermi ad agire per prima.
Senza pensarci due volte infatti lo afferrai per la canotta e lo spinsi contro di me, lasciando collidere con bisogno le nostre labbra.
Nemmeno lui perse tempo e ricambiò immediatamente, riprendendo a mordicchiare il mio labbro inferiore coi suoi denti. E mi sciolsi percependo la dolcezza e l'accortezza che ci metteva.
Mi staccai da lui solo sentendo Katsuki fare pressione per togliere la mia maglietta.
Lo assecondai e l'indumento in questione finì sul pavimento pochi secondi dopo, abbandonato a se stesso.
Bakugou non si fece attendere ed attaccò il mio collo e il mio petto con baci e morsi, mentre Eijiro restò fermo a fissare la mia figura mezza nuda.
Quello diede completo campo libero a Katsuki, che mi tirò a sé, cercando con urgenza le mie labbra. La sua calda lingua iniziò immediatamente a spingere per trovare spazio per entrare e non mi lasciai pregare, permettendo ai nostri bisognosi muscoli di incontrarsi e intrecciarsi.
Le mani del ragazzo scesero poi sul mio sedere, per poi afferrarlo. Mi invitò con un gesto impossibile da fraintendere a saltargli in braccio ed eseguii immediatamente, circondandogli il bacino con le gambe.
Mugolai sulla sua bocca e lui prese a succhiare il mio labbro inferiore, senza smettere di stringere con possessione i miei glutei.
Mi posò a terra solo percependo le mie dita cercare di intrufolarsi sotto la sua maglietta, nel tentativo di sfilarla.
<<Stai ferma con quelle mani. Devo andare in camera mia a prendere dei fottuti preservativi, perché di sicuro capelli di merda non li ha.>>
Contemporaneamente ci voltammo in direzione del ragazzo, che preso alla sprovvista sussultò, iniziando poi a scuotere freneticamente la testa per rispondere alla tacita domanda dell'amico.
<<Tsk, sei proprio inutile come pensavo>> aggiunse il biondo <<vado e torno, non iniziate a divertirvi senza di me.>>
Subito dopo lasciò la stanza, sbattendo senza alcun ritegno la porta, al punto da farci sussultare dallo spavento.
Eravamo rimasti io ed Eijiro, da soli.
Il ragazzo era diventato un tutt'uno coi suoi capelli e mi fissava insicuro, torcendosi nervosamente le dita delle mani tra loro.
Immediatamente mi avvicinai a lui, vedendo subito dopo la sua mano alzarsi per posarsi dolcemente sulla mia guancia.
<<Sei sicura di volermi? Io sono un incapace. Non sono bravo come Bakugou, lo sai che io non ho mai fat->>
Toccò a me interrompere per una volta le sue parole, posando con urgente bisogno le mie labbra sulle sue.
Avevo desiderato per tantissimo tempo di poterlo baciare in quel modo e adesso che ne avevo l'occasione non volevo lasciarmelo scappare.
La tentazione di toccare la sua pelle divenne presto troppa e senza tanti preamboli afferrai il bordo della sua canotta, sfilandola via. Quasi spalancando la bocca in adorazione.
<<Santo cielo, sei stupendo...>> commentai io. Senza riuscire a distogliere lo sguardo dai suoi pettorali e addominali ben definiti e ben allenati. Risultato di tutti i suoi severi allenamenti, decisamente molto riusciti.
Mi fiondai subito con la bocca a baciare tutto quel ben di dio, ottenendo da parte sua il suo primo gemito, che mandò una scarica di piacere alla mia femminilità, già attiva da un po'.
Quel suono così sensuale ed erotico mi diede la spinta necessaria per raccogliere il coraggio e far passare la lingua tra i solchi dei suoi muscoli, ottenendo di contro nuovi gemiti e le sue mani tra i miei capelli.
Baciai e succhiai la sua pelle, prima di risalire di nuovo verso la sua bocca.
Avevo una tremenda voglia di lui e non riuscivo più a fermarmi.
<<Eijiro>> sussurrai sulle sue labbra <<ti voglio da morire.>>
Lo baciai di nuovo, questa volta con maggiore intensità. E lui mi afferrò per il sedere così come mi aveva afferrata Katsuki poco prima, ottenendo un mio sguardo interrogativo in risposta.
<<Saltami in braccio come hai fatto con lui>> mormorò a un centimetro dalle mie labbra <<per favore, lo voglio tanto.>>
Ovviamente non lo feci attendere e soddisfai la sua richiesta, permettendogli di portarmi sul suo letto. Mi stese lentamente, stendendosi a sua volta. A quel punto si poggiò delicatamente su di me, accostandosi al mio orecchio.
<<Non sai per quanto tempo ho aspettato questo momento. Non sai quanto ho invidiato Bakugou. Ti ho sempre voluta, ti ho sempre voluta da morire anche io>> mi sussurrò lui, facendo fare una capriola al mio cuore.
Avevamo a malapena cominciato, eppure mi sentivo già al limite della sopportazione e desiderosa di strappargli rapidamente tutto di dosso, per poi concedermi a lui.
Quando Bakugou tornò ci trovò avvinghiati, con la mano del ragazzo che giocava con le spalline del mio reggiseno, le mie unghie che passavano delicatamente sulla pelle nuda della sua schiena e le sue labbra incollate al mio collo, nel tentativo di lasciarmi un succhiotto.
<<Per fortuna che vi avevo detto di aspettarmi. Se non lo dicevo come vi ritrovavo? Già genitori di un bambino? Siete arrapati da far schifo>> disse il biondo, scollandomi il rosso di dosso. Ottenendo un mio lamento in protesta e uno da parte del rosso.
<<Te la sei goduta fino ad ora, adesso fammi un po' di spazio>> disse lui, salendo a gattoni sul letto.
<<Poi sarei io l'arrapato...>> commentò sottovoce Eijiro.
Il biondo lo fulminò con lo sguardo e fece per dire qualcosa, ma afferrai il suo viso e gli tappai la bocca con la mia.
Katsuki era un dio quando baciava e con lui il sesso era sempre strepitoso, quindi ero decisa ad arrivare il prima possibile al dunque.
Ci scambiammo un bacio incredibilmente coinvolgente, dove mordicchiai il suo labbro inferiore con insistenza, siccome volevo approfittare dell'occasione.
Il ragazzo infatti mi baciava raramente durante i nostri amplessi e per una volta volevo sfruttare la possibilità di farlo, facendo leva sul suo desiderio di primeggiare.
Le sue mani ci misero poco a trovare la propria destinazione sul bottone dei miei jeans, così come io non persi tempo per sfilare la sua maglietta, rivelando il suo corpo tonico e muscoloso. Praticamente il sogno di qualsiasi ragazza interessata al genere maschile.
Anche Eijiro partecipò e insieme mi tolsero i pantaloni. Il rosso lasciò poi all'amico il compito di sfilarmi il reggiseno, siccome lui era troppo in imbarazzo per farlo personalmente.
Eijiro non riusciva a scollare gli occhi dal mio seno, mentre Katsuki lo fissò con un sorriso malizioso solo per qualche secondo, prima di tuffarsi con la bocca sul capezzolo più a tiro.
Non riuscii a trattenere un gemito e chiusi gli occhi, godendomi le attenzioni del ragazzo, in quel momento dedito a succhiare e roteare con la lingua in quel punto, mandando scariche di piacere nel mio basso ventre.
<<Adesso ti faccio vedere come un vero uomo fa godere una donna>> mormorò il biondo con sfida, rivolgendo per un secondo lo sguardo verso Eijiro, prima di iniziare a scendere con le labbra verso la mia pancia.
Capii immediatamente dove voleva andare a parare e rilasciai un sospiro, preparandomi per l'immenso godimento che sapevo sarebbe arrivato.
Quel giorno indossavano uno slip rosso corallo, che il biondo tirò giù coi denti, esibendo la mia femminilità alla sua vista e a quella del suo migliore amico.
Eijiro si era seduto sul letto, per poter guardare con avidità il mio corpo nudo nel suo complesso, ma riuscii a godermi solo per poco il suo sguardo liquido dal desiderio. Katsuki infatti si fiondò con la faccia in mezzo alle mie gambe, facendo immediatamente dirottare l'attenzione su di sé.
<<Katsuki...>> riuscii a mormorare, divaricando leggermente le gambe per dargli ancora più spazio.
<<Katsuki...>> ripetei, sentendo la sua bocca iniziare a succhiare avidamente il mio clitoride, catturandolo poi tra le labbra, per poi rilasciarlo dopo qualche secondo di stimolazione.
Lui era dannatamente bravo con la lingua e riusciva sempre a portarmi velocemente al limite.
Quando poi inserì due dita dentro persi quel residuo di contegno, agguantando i suoi capelli, supplicandolo di non smettere.
Il biondo ascoltò le mie suppliche e continuò, fino a farmi esplodere nel mio primo orgasmo della giornata e che sospettavo non sarebbe stato nemmeno l'ultimo.
<<Hai davvero un buon sapore, come sempre>> concluse lui, lasciando un bacio sulla mia coscia sinistra.
Impiegai qualche secondo per regolarizzare i battiti del cuore e per calmare il respiro, considerando la mia testa in quel momento super leggera. E solo dopo tornai a guardare Eijiro, focalizzandomi soprattutto sulla sua erezione, adesso ben visibile grazie ai pantaloncini della tuta che indossava.
<<Eijiro, vieni qui>> lo incoraggiai, mettendomi seduta sul letto, per poi colpire con la mano il punto del materasso subito affianco a me.
<<Sì, capelli di merda, vai. Vediamo di cosa sei capace>> lo prese in giro Katsuki, assolutamente convinto di avere la vittoria in tasca.
Lui sicuramente aveva dalla sua parte una grande esperienza, ma avevo un ottimo presentimento sul rosso ed ero curiosa di conoscere le sue doti, tutte le sue doti.
Eijiro sembrava spaesato, ma non si fece pregare e si avvicinò a me.
Vederlo così insicuro accese una grandissima scintilla di desiderio dentro di me, che mi portò ad afferrare l'elastico dei suoi pantaloncini.
<<Toglili, questi non ti servono, considerando quello che dobbiamo fare>> gli dissi.
Il rosso reagì immediatamente e li fece sparire velocemente, buttandoli a casaccio sul pavimento e non oppose resistenza quando lo spinsi sul materasso, salendo a cavalcioni su di lui.
Senza dargli il tempo di realizzare infilai una mano dentro i suoi boxer, realizzando solo in quel momento un particolare: ce l'aveva grosso, incredibilmente grosso.
Eijiro sussultò preso alla sprovvista, ma il suo corpo parlò al posto suo, tendendosi verso la mia mano.
Passai il pollice sulla sua cappella e lui sospirò pesantemente, forse perché già molto sensibile.
In fondo era la sua prima esperienza di quel tipo e doveva essere molto facile da far accendere come in quel momento.
Iniziai a masturbarlo lentamente, cercando nel frattempo le sue labbra.
Eijiro ricambiò, tuttavia alternando i suoi baci a leggeri gemiti e sospiri.
Aumentai la velocità e lui iniziò ad assecondare i miei movimenti, ma mi stancai presto di quel gioco, iniziando a desiderare di più.
Staccai la mia mano, ottenendo in protesta un verso contrariato.
Il viso del ragazzo era tutto arrossato e i suoi occhi nascondevano supplica, ma anche rimprovero.
<<Non fermarti...>> mi sussurrò lui, facendo comparire un sorriso di scherno sul volto del biondo. Forse divertito dalla reazione del ragazzo.
<<E chi ti ha detto che voglio fermarmi? Voglio solo passare a qualcosa di più... divertente>> spiegai, facendo cambiare immediatamente la sua espressione. Da supplichevole a sorpresa.
<<E tu Katsuki non farti tanto grande, la prima volta che l'abbiamo fatto gemevi come una scolaretta>> dissi, ottenendo un'enorme pacca sul sedere come punizione e una specie di ringhio in risposta, seguito da un: <<Crepa, non è vero>>.
Eijiro invece era talmente coinvolto da non cogliere nemmeno la chance di prendere in giro Katsuki, siccome troppo preso a fissare me con acceso interesse e aspettativa.
Decisi di divertirmi un po' ed iniziai partendo dal suo collo, scendendo lentamente, molto lentamente.
Talmente lentamente da ottenere non molto dopo un lamento mal soffocato. Un lamento che mi implorava di accorciare i tempi.
Ci avevo preso gusto a baciare i suoi addominali, ma anche io ero stanca di tutti quei preamboli e glielo comunicai iniziando ad abbassare lentamente il suo intimo.
Quello che mi ritrovai davanti mi lasciò basita.
Non potevo lamentarmi rispetto alle dimensione di Katsuki, ma quello di Eijiro era ancora più grande, sopra ogni mia aspettativa.
Mi persi qualche secondo per osservare la cappella arrossata e leggermente inumidita dalla prime gocce di liquido preseminale, per poi concentrarmi sul pulsare del suo membro: segno che il sangue stava pompando velocemente.
Automaticamente mi morsi il labbro, senza riuscire a nascondere il mio apprezzamento e il mio desiderio, ridestandomi solo al suono della voce del ragazzo.
<<Per favore... mi fa tanto male.>>
Quella singola frase mandò a farsi benedire il mio autocontrollo, portandomi ad avvicinare il viso al suo membro.
Iniziai lasciando piccoli baci sulla punta, prima di inumidirla con la lingua, ottenendo in risposta vari versi di apprezzamento.
Passai poi con l'inglobare la sua lunghezza, anche se non completamente, considerando le dimensioni del ragazzo.
Eijiro accolse con un enorme sospiro di sollievo quell'azione, portando le mani sulla mia testa per scandire il ritmo più gradevole per lui.
Mi ritrovai ad apprezzare enormemente il suo odore così virile e il suono dei suoi gemiti sempre più rochi e forti.
<<T/N...>> sussurrò lui dopo qualche minuto, stringendo in un pugno i miei capelli, senza farmi del male.
Da lì capii di averlo quasi spinto al limite e mi apprestai ad aumentare la velocità.
Il personale sapore del ragazzo esplose nella mia bocca poco dopo, accompagnato da un gemito comparabile a un suono celestiale.
Riuscii a malapena a tornare al livello del suo viso, prima di sentire una pressione sulla mia intimità.
Katsuki infatti aveva approfittato del momento per sgusciare alle mie spalle e per posizionare il suo membro davanti alla mia apertura.
Si spinse poi dentro senza tanti complimenti, percependomi assurdamente bagnata.
Il suo ingresso mi sorprese, ma allo stesso tempo mi causò una scarica enorme di piacere, considerando il forte bisogno che avevo in quel momento di quel determinato tipo di attenzioni.
L'ondata di piacere mi inebriò, facendomi cadere col viso contro il collo di Eijiro.
Il biondo iniziò immediatamente ad assestarmi vigorose spinte, portandomi ad annaspare alla ricerca d'aria.
Sapeva esattamente dove e come colpire per farmi impazzire e lo dimostrai con una serie di incontrollabili gemiti e suppliche.
<<Kat-Katsuki>> mormorai contro la pelle del rosso, afferrando forte le sue spalle, alla ricerca di un qualsiasi punto d'appiglio per sostenermi e non finire distesa.
<<Brava, gemi il mio nome. Fai capire a tutti chi comanda>> mi incoraggiò il biondo.
Eijiro ovviamente non se ne restò fermo a guardare e mi stupì, prendendo un'iniziativa che non pensavo di vedere da parte sua.
La sua bocca infatti si fiondò sul mio collo, mentre la sua mano scese rapidamente sul mio clitoride, iniziando a sfregarlo con una manualità inaspettata.
Non restai troppo ad interrogarmi sulle fonti del ragazzo, capendo da me le origini della sua conoscenza. Probabilmente siti o riviste sconce, cose normalissime considerando la nostra età.
Quando poi le sue labbra presero a succhiare un mio capezzolo non riuscii più a tacere, urlando un: <<Eijiro>>.
<<Come prego?>> chiese Katsuki, nonostante il fiatone, iniziando a spingere più forte dentro di me <<puoi ripetere?>>
<<Ho de-detto... ho detto Ei ...jiro>> ripetei a fatica, ottenendo in risposta un nuovo ringhio da parte sua e una spinta molto più calibrata delle altre, che per poco non mi fece urlare a squarciagola.
Mi stavo trattenendo solo per non far sentire il chiasso a potenziali compagni nelle stanze affianco, seppure altamente improbabile.
Quel pomeriggio per quanto ne sapevo i ragazzi del piano erano tutti altrove, ma meglio non rischiare.
<<Vediamo se avrai ancora il coraggio di dire il suo nome, dopo che avrò finito di sbatterti per bene>> commentò il biondo, afferrandomi per i fianchi da dietro.
Tuttavia i piani del ragazzo andarono in fumo, perché poco dopo Eijiro rivendicò i suoi diritti, afferrandomi e tirandomi improvvisamente in avanti, facendo uscire il membro del biondo da dentro di me. Non prima di aver permesso al ragazzo di venire con un rumoroso gemito, tuttavia lasciando me a un passo da un nuovo orgasmo.
<<Cosa pensi di fare? Ancora poche spinte e avevo chiuso la partita tra me e te>> protestò Katsuki.
<<Credo tocchi a me adesso>> rispose semplicemente Eijiro, lasciandomi di sasso per il suo inaspettato coraggio. Anche se probabilmente era la sua immensa eccitazione del momento a parlare al posto suo. Stava semplicemente rispondendo a un forte bisogno quasi fisiologico e che il suo corpo chiedeva immensamente di soddisfare.
Katsuki non trovò margine di protesta e gli lanciò brutalmente sul petto un preservativo, ancora chiuso nel suo involucro.
<<Tanto scommetto che non sai nemmeno come si mette>> disse il biondo, facendo leggermente incupire lo sguardo del rosso, forse punto sul vivo.
A dimostrazione di ciò aprii l'incarto lentamente e con le mani che tremavano leggermente, forse spaventato dall'idea di fallire durante la sua prima volta.
<<Per questo ci sono io>> sussurrai ad Eijiro, aiutandolo ad indossare il preservativo.
Il sorriso che mi donò in risposta fu talmente bello da farmi dimenticare la situazione, ossia quella di un triangolo coi miei due migliori amici, perché in quel momento le mie attenzioni erano tutte per lui.
<<Come preferisci che io mi metta?>> chiesi.
<<Stenditi semplicemente>> rispose lui, utilizzando un tono di voce insicuro. Lo trovai adorabile, tanto da obbedire immediatamente.
Eijiro si posizionò sopra di me, mentre Katsuki si inginocchiò al mio fianco, iniziando a mordicchiare il mio orecchio.
Il rosso era palesemente insicuro e decisi di dargli una mano, afferrando delicatamente il suo membro, indirizzandolo verso la mia apertura.
Il pensiero di diventare la sua prima donna mi investì in pieno e mi costrinsi a mantenere gli occhi aperti per non perdermi nemmeno un secondo del suo viso contratto dal desiderio che in quel momento provava per me. Così come io per lui.
A differenza di Katsuki si spinse lentamente dentro di me, tuttavia causandomi sensazioni non da meno.
<<Dio...>> sussurrai semplicemente, quando lui iniziò a spingere dolcemente, poggiando la sua fronte sulla mia spalla.
<<Sei così calda e umida. È stupendo...>> fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare lui, prima di sostituire le parole con gemiti via via più intensi.
<<Tanto non riuscirai mai a capire dove colpire. Perfino io ci ho messo un po' per scoprir->> tentò di dire Katsuki, tuttavia smentito da un mio forte gemito. Uno che dimostrava inequivocabile la non veridicità delle sue parole. Eijiro infatti aveva appena colpito il mio punto più sensibile, causandomi una scossa di piacere che per poco non fece ribaltare i miei occhi all'indietro.
<<Lì... continua lì>> lo incoraggiai, attorcigliando le gambe attorno al suo bacino, alla ricerca di maggiore contatto.
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e continuò a colpire intensamente quel punto. Più e più volte.
<<Sei stupendo... sei stupendo...>> iniziai a ripetere, alternando i complimenti ai gemiti.
Esplosi per la seconda volta in un orgasmo senza precedenti, causando conseguentemente la stessa cosa anche al ragazzo, forse incapace di resistere alla pura espressione di piacere apparsa sul mio viso.
Restò poi per diversi minuti sopra di me e solo allora riuscii a fare un quadro della situazione.
Eravamo tutti e tre sudati, appagati e col sorriso sulle labbra. Perfino Katsuki.
<<Allora... dicci... chi è stato il migliore?>> chiese poi quest'ultimo.
Alternai lo sguardo da lui al suo migliore amico e poi di nuovo dal rosso a lui.
Poi decisi che risposta dare: <<Non sono molto sicura... mi sa che tocca riprovare...>>
I due si guardarono in faccia a vicenda, per poi tornare con gli occhi su di me. Entrambi con fare malizioso.
<<Richiesta accolta.>>

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Questo è quanto. Le lemon non sono mai state la mia specialità, ma questa la dovevo a una mia amica per un serie di eventi che non mi metterò a spiegare lol
La prossima è una TodorokixReader, bella lunghetta in verità. Vedrò di pubblicarla quanto prima, in base a come andrà questa.
Se questa non piace terrò quella per me, mandandola solo alla persona promessa 🤷🏼‍♀️
Vorrei aggiungere altro, ma sono appena resuscitata da un pisolino e sono ancora comatosa, quindi ciao ahaha

My secret || MHA lemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora