Numero di parole: 21.240
Ho alcune precisazioni da fare:
- Questa storia NON è il continuo di quella pubblicata sempre su questa raccolta, ma una storia diversa;
- In linea col nuovo regolamento di Wattpad i personaggi sono da intendersi come maggiorenni;
- Non è una storia per tutti. È estremamente lunga e molto dettagliata, leggetela solo se in grado di reggere un target di questo tipo.P.s. non pubblico da anni una lemon del genere, ma Shouto Todoroki ne meritava un'altra, quindi eccomi qui :>
. . . .<<Alla fine quindi mi sono allenato troppo e mi è venuta su una gran febbre. Non pensavo fosse possibile, ma adesso che sono guarito non vedo l'ora di tornare ad allenarmi ancora>> disse il rosso al mio fianco, rivolto a tutto il piccolo gruppo in quel momento riunito nel salone comune del dormitorio. Eravamo lui, io, Katsuki Bakugou ed Hanta Sero. Il gruppo al completo, amici dal primo anno.
I ragazzi intorno a me stavano parlando da diversi minuti, ma dal canto mio li stavo ascoltando a malapena, troppo concentrata a guardare altrove ad intervalli molto ripetuti. Praticamente annuivo solo con la testa o al massimo emettevo un piccolo verso a mo' di cenno di consenso, giusto per far credere di star seguendo a pieno la conversazione. In verità però stavo afferrando forse una frase su tre, quel tanto che bastava per non perdere completamente il filo del discorso.
<<Questo perché sei un babbeo. Mi chiedi di allenarci insieme e poi sparisci per due giorni per contorcerti nel letto come una qualsiasi femminuccia da quattro soldi. Oltre ad avere sempre dei capelli di merda sei pure inutile>> lo prese in giro Katsuki, seduto giusto di fronte a me.
Hanta trattenne a fatica una risata davanti alle parole del ragazzo, attirando su di sé lo sguardo malevolo del biondo al suo fianco.
<<Che hai da ridere tu, nastro adesivo con le braccia? Tu sei una comparsa peggiore e più inutile di lui>> continuò il ragazzo. Probabilmente in riferimento alla brutta influenza che aveva accusato il ragazzo non più di due settimane prima e che lo aveva costretto a riposo per almeno una settimana.
<<L'unica che non si è ammalata è questa qui, ma invece di allenarsi pensa a leggere qualche stupidissimo libro. Quindi è inutile pure lei.>>
L'ultima frase pronunciata bastò per riportare brevemente la mia completa attenzione sul gruppo, giusto per fulminare con lo sguardo il ragazzo seduto di fronte a me.
<<Chi sarebbe quella inutile? Guarda che non mi serve allenarmi di continuo. Ti ricordo che durante l'ultimo test uno contro uno ti ho battuto. Anzi... ti ho praticamente stracciato. Magari farebbe bene anche a te comprare qualche libro, almeno potresti usare le pagine per asciugarti le lacrime, non credi?>> lo sfidai io, poggiandomi con i gomiti sulle ginocchia per gustarmi la sua reazione.
Durante il primo anno avevo paura di provocarlo, ma arrivati alla soglia della fine del terzo non mi facevo più nessun problema a prenderlo in giro. In fondo ormai ero abituata ai suoi scatti d'ira, tant'è che li aveva anche per motivi banalissimi, quindi tanto valeva divertirmi un po' con lui.
Come da mie previsioni il ragazzo fece per scagliarsi contro di me, probabilmente per afferrarmi per il colletto o chissà che altro, ma lo rispedii al suo posto con un campo di forza, seppur non eccessivamente forte. Era il mio quirk e lo usavo per difesa o per attacco, ma soprattutto per difendermi dai colpi di testa dell'iracondo ragazzo biondo.
<<Non sfidarmi se poi hai paura, bastarda>> sbraitò lui, tuttavia senza tentare un nuovo attacco a mie spese, probabilmente ben conscio che avrei utilizzato nuovamente le mie abilità per inchiodarlo di nuovo sulla poltrona dove era seduto da inizio serata.
<<Sì, sì, come ti pare>> risposi io, riportando le mie attenzioni sullo stesso punto in fondo alla sala di poco prima. Quello che ospitava la figura elegante ed eterea di Shouto Todoroki, per me in assoluto il ragazzo più sexy dell'intera scuola, se non dell'intera città.
Gli avevo messo gli occhi addosso fin dal primo giorno di scuola e il mio interesse era cresciuto di giorno in giorno, tanto da spingermi a tentare il tutto per tutto per conquistare la sua amicizia.
Ovviamente non era stato facile stringere un legame con un ragazzo solitario e taciturno come lui, ma la mia perseveranza alla fine mi aveva condotta verso un risultato del tutto inaspettato. A distanza di più di due anni ero infatti la persona più vicina a lui dell'intera classe e probabilmente anche quella più vicina a lui in generale. Tanto da passare diverso del nostro tempo libero insieme, a volte ad allenarci in coppia, altre volte semplicemente in silenzio con le facce immerse in libri sempre diversi.
Anche in quel momento il ragazzo stava leggendo in disparte, per niente attirato dalle ciance chiassose del mio solito gruppo di amici, dove raramente lui si univa. Un po' perché amante della tranquillità e un po' perché non particolarmente benvoluto da Bakugou, che a malapena tollerava la nostra di presenza.
<<Sei ridicola. Non ti alleni e sprechi sempre il tuo tempo per stare con quel bastardo diviso a metà. Evidentemente tra bastardi vi capite a vicenda>> disse lui, alternando lo sguardo da me a lui, probabilmente perché consapevole della mia attenzione in quel momento proiettata verso di lui.
<<Smettila di chiamarlo in quel modo. Quel bastardo diviso a metà, come lo chiami tu, volendo potrebbe farti benissimo il culo, sicuramente molto meglio di me. A dirla tutta è più forte di te e anche più figo, se posso aggiungere anche questo.>>
Se c'era una cosa che Katsuki detestava profondamente, più di ogni altra, era proprio quella di sentirsi definito peggiore di qualcun altro. Le mie parole infatti portarono le sue mani ad emettere piccoli sbuffi di fumo, man mano più grandi, segno della sua testa pronta ad esplodere dalla rabbia.
<<Tu... inizia pure a dire le tue ultime preghiere, anche se non credo che te ne darò il tempo>> disse di getto lui, prima di alzarsi di scatto da dove era seduto. Mi preparai ad usare un altro campo di forza, ma Eijiro fu più veloce di me. Il ragazzo infatti si alzò di scatto, ponendosi tra me e il biondo.
<<Facciamo che gliela farai pagare domani in palestra e che per stasera evitiamo di rompere qualcosa, che ne dici? Non vogliamo passare un'altra settimana in punizione per aver fatto esplodere qualche tavolo del salone, vero?>> suggerì il ragazzo, rabbrividendo ancora al ricordo delle numerosi punizioni affrontate per aver causato dello scompiglio a scuola. Soprattutto per colpa mia che provocavo il biondo e di lui che rispondeva al minimo cenno di presa in giro.
Eravamo come cane e gatto, ma in fondo era tra i miei amici più cari. Semplicemente mi divertivo troppo a farlo arrabbiare.
Katsuki stranamente si lasciò convincere, forse nemmeno lui desideroso di beccarsi l'ennesimo rimprovero, e tornò al suo posto. Anche Eijiro fece lo stesso, accompagnato da un profondo sospiro di sollievo da parte di Hanta Sero, in quel momento intento a sorseggiare di tanto in tanto un qualche strano intruglio energetico.
<<Comunque come mai sei talmente ossessionata da quello lì? Lo guardi sempre con una faccia da ebete. Dai il voltastomaco. Cosa speri di ottenere?>> mi chiese il biondo, probabilmente per vendicarsi delle mie parole di poco prima.
Ormai era a conoscenza da tempo del mio interesse per il ragazzo bicolore, ma a me non davano fastidio le sue provocazioni, tanto da rispondere tranquillamente: <<Beh, mi piace la sua compagnia ed onestamente quello che spero di ottenere, oltre al mio rapporto di amicizia con lui, è del gran bel sesso>>.
Hanta alla mia risposta sputò il sorso preso poco prima dalla lattina, prendendo in piena faccia un ignaro Eijiro Kirishima, che finì col restare nettamente di sasso. Un po' per il disgusto della saliva del nostro amico e soprattutto perché sconvolto dalle mie parole.
<<Che cosa? Sei pazza? Lo dici così?>> mi chiese a raffica il ragazzo che aveva rischiato di strozzarsi con la sua stessa bevanda, scoccando nel frattempo uno sguardo di scuse in direzione del rosso <<scusami, ma questa matta se ne è uscita all'improvviso con questa cosa.>>
Eijiro scosse la testa in risposta, accettando di buon grado il fazzoletto che avevo pescato fuori dalla borsa posta accanto ai miei piedi. <<Nessun problema, ma la prossima vedi di sputare altrove i tuoi liquidi corporei>> rispose il malcapitato, cercando di tamponarsi alla bell'e meglio il viso <<piuttosto tu sei seria?>>
Mi ritrovai gli sguardi di tutti addosso, perfino quello del biondo, per una volta rimasto senza parole. Evento più unico che raro.
<<Ovvio che sono seria, ma lo avete visto? È uno spettacolo che cammina. Tutte le nostre compagne concordano con me: Shouto è il più bello della nostra classe, se non della scuola>> confessai, tornando a fantasticare per un momento su di lui, mentre i miei occhi studiavano la sua figura da cima a fondo. Fortunatamente lui era in un angolo isolato del salone e non poteva sentire le nostre parole. Era troppo lontano ed io stavo parlando con un tono di voce molto più basso del solito.
<<Tutte le ragazze?>> chiese triste Eijiro, guardandomi con due occhi imploranti. Sembrava un grande cucciolo bisognoso, tanto da spingermi a pattarlo con affetto sulla testa.
<<Non preoccuparti, Eijiro. Anche tu sei nella classifica, sei un gran figo pure tu>> lo rassicurai, continuando ad accarezzare i suoi capelli. Non volevo lasciarlo con l'idea di non piacere a nessuna, quando invece era un ragazzo davvero splendido. Si era davvero guadagnato il consenso generale del popolo femminile della nostra scuola ed onestamente se lo meritava tutto.
Il ragazzo si illuminò alle mie parole, abbandonando la sua espressione triste. Tornò quindi con la schiena dritta e la testa alta, tutto emozionato dalla mia confessione. Adorabile.
<<Lascia perdere questo complessato, piuttosto dicci chiaramente cosa hai in mente>> cercò di spronarmi Hanta, tra tutti i presenti sicuramente il più pettegolo, anche più di qualsiasi altra ragazza di mia conoscenza. Per l'occasione si era anche allungato col collo nella mia direzione, così da non perdersi nemmeno una mia parola. Tutto il suo corpo fremeva dalla curiosità.
<<A me non interessano queste cazzate sentim->> tentò di dire Bakugou, tuttavia bloccato da un gesto spiccio della mano del ragazzo al suo fianco.
<<Zitto, fammi sentire quello che ha da dire>> lo rimproverò quest'ultimo.
Bakugou non amava ricevere ordini e né tantomeno le richieste di tacere, per tale gli piazzò una sberla ben calibrata tra capo e collo, generando anche una piccola esplosione nel mentre. Hanta tuttavia era talmente concentrato a fissarmi ad occhi sbarrati da non accusare nemmeno il colpo.
<<Non so... vuoi anche dei pop corn?>> gli chiesi quindi, notandolo a fissarmi come era solito seguire un film d'azione particolarmente interessante.
Lui non mi rispose nemmeno, limitandosi ad allungarsi maggiormente verso di me.
<<Cosa devo aggiungere? Semplicemente desidero fare quello che ho detto. È da quando l'ho visto con la maglietta bruciata al festival sportivo del primo anno che desidero mettere le mani su tutto quel ben di d->>
<<Che schifo. Non mi interessa questa merda>> mi bloccò Katsuki, tuttavia senza scomodarsi di lasciare la poltrona che stava occupando.
<<Se non ti interessa allora vattene, perché invece a me interessa molto>> lo intimò Hanta, ottenendo un altro ceffone sullo stesso punto, di nuovo senza mostrare nessuna reazione in merito.
Anche Eijiro sembrava molto interessato, tanto da aver assunto la stessa posizione del ragazzo seduto accanto al biondo. In quanto a voglia di pettegolezzi non avevano nulla da invidiarsi a vicenda.
<<Non manca molto alla fine dell'anno, quindi come hai intenzione di riuscirci? A mio parere Todoroki non sembra molto interessato a queste cose. Onestamente un tempo non pensavo nemmeno di vederlo fare amicizia con qualcuno, come invece poi hai fatto tu>> mi chiese Sero, ignorando gli insulti ancora rivolti nella sua direzione e bloccando un nuovo tentativo di percosse partito da Katsuki, come chi tentava di scacciare una mosca particolarmente fastidiosa.
Normalmente non riusciva a bloccare gli attacchi del ragazzo in quel modo, ma in quel momento era talmente preso dalla conversazione con me da non tollerare interruzioni di alcun tipo.
<<Secondo me a quello non gli si alza nemmeno. Probabilmente non ce l'ha neanche il cazzo. Non serve mettergli le mani nelle mutande per capirlo. Per me è nato senza>> disse Bakugou, ottenendo una mia occhiataccia in risposta.
<<Sicuro di non essere tu quello nato senza?>> lo sfidai, alzando un sopracciglio.
<<Vuoi vederlo per caso? Non ho nessun problema a tirarmelo fuori qui e subit->>
Eijiro rilasciò un verso profondamente disgustato, seguito a ruota da Hanta. <<Che schifo, non lo vuole vedere nessun il tuo arnese>> commentò quest'ultimo.
<<Concordo, facciamo che ti crediamo sulla parola>> gli diede manforte il rosso, senza perdere la sua espressione profondamente schifata.
<<Mi trovate d'accordo>> mi unii io <<che ne dite adesso di parlare di altro?>>
La mia proposta venne respinta.
<<Assolutamente no. Voglio sapere tutto rispetto alla tua follia, anche se non penso ci riuscirai.>>
<<Tu dici, Hanta? Eppure secondo me Shouto non è così anaffettivo come credete, fidatevi di me che lo conosco bene. Secondo me lui ha solo bisogno di tanto amore>> replicai.
<<E gli vuoi dare questo amore cavalcando il suo caz->> tentò di dire, ma bloccai le sue parole piazzandogli un forte calcio sullo stinco sinistro. Un colpo che, a differenza di quelli inferti da Bakugou, sembrò accusare in pieno.
<<Ahia, sei pazza? Devi esserlo decisamente. Mi hai fatto malissimo>> piagnucolò lui.
<<Ti sta bene. Te la sei cercata.>>
Il ragazzo mi fissò con un accenno di lacrime agli occhi per qualche secondo, prima di tornare a spettegolare. <<Secondo me stai sognando l'impossibile. Hai presente la mia console portatile nuova? Ti giuro che se riesci anche solo a sbottonargli i pantaloni te la regalo, anche se mi è costata tutti i miei risparmi.>>
Aprii la bocca piena di indignazione. <<Shouto non è un pezzo di carne su cui scommettere. Lui è- aspetta... intendi quella rossa che hai preso la settimana scorsa?>>
<<Proprio quella. Lo so che la vuoi anche tu. È l'edizione limitata che hanno fatto di recente. Ci ho messo una vita per trovarla, ma la metto in palio perché tanto so che non riuscirai mai ad avvicinarti a lui in quel senso>> rispose soddisfatto lui, notandomi gonfiare le guance piena di indignazione.
<<Ovvio che questa perdente non ce la farà, soprattutto con quel bastardo che è nato senza niente tra le gambe. Non può fare nulla con uno che nemmeno può avere un'erezione>> commentò Katsuki, prendendo a fissarmi con aria soddisfatta.
<<Come vi permettete? Vi farò rimangiare tutto. Tu preparati a perdere la tua console nuova>> dissi, additando Hanta, per poi posare il mio dito contro il biondo <<e tu preparati ad avere torto quando riuscirò a vedere il missile che nasconde nelle mutande.>>
Eijiro per poco non si strozzò con la sua stessa saliva, iniziando a tossire in maniera incontrollata. Si era mostrato curioso per tutto il tempo, ma restava sempre e comunque il più innocente tra i presenti. Evidentemente doveva aver raggiunto il suo limite.
Iniziai quindi ad assestare delle ponderose manate tra le sue scapole, cercando di aiutarlo ad espellere le particelle che gli stavano dando fastidio alla gola.
Era dal primo anno che passavo il mio tempo con loro e spesso mi coinvolgevano talmente tanto da far uscire il lato da maschiaccio che risiedeva dentro di me, eppure lui spesso ne restava ancora sorpreso, tanto da finire sempre in quel modo.
<<Che femminuccia del cazzo>> lo prese in giro Katsuki, dando a malapena il tempo al ragazzo di smettere di tossire.
Entrambi lo ignorammo.
<<Scusami Eijiro, dimentico sempre quanto tu sia innocente, ti prometto che non ti racconterò mai nulla delle mie esperienze sess->>
<<Okay, okay. Non continuare la frase, per favore. Non voglio rischiare di soffocare di nuovo>> mi bloccò lui, arrossendo al punto da diventare un tutt'uno coi suoi capelli. Tornai al mio posto, sorridendo divertita nel mentre. Era sempre il solito.
<<Ora che Kirishima è salvo torniamo a noi>> mi riprese Hanta, tornando ad allungarsi nella mia direzione.
Alzai gli occhi al cielo. <<Santo cielo, ma perché non sono stata zitta? Ma chi me l'ha fatto fare di parlarne con questo idiota presente?>>
Lui non si mostrò nemmeno offeso dalla mia domanda retorica, né tantomeno intenzionato a mollare l'osso.
Sarebbe stata una lunga, lunghissima serata.
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My secret || MHA lemon
FanficRaccolta di one-shot lemon su alcuni personaggi di my hero academia. In linea col nuovo regolamento di Wattpad i personaggi sono da intendersi come maggiorenni