Numero di parole: 10.004
In linea col nuovo regolamento di Wattpad i personaggi sono da intendersi come maggiorenni;
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Shouto Todoroki era in piedi a pochi metri da me, bellissimo come una divinità greca.
La luce della vicina finestra illuminava il suo profilo, facendo quasi brillare la sua pelle.
Lo guardai portarsi distrattamente una mano verso i capelli, scostando con un leggero gesto una ciocca rossa che probabilmente gli dava fastidio. Seguii quel suo movimento come incantata, continuando a guardarlo di nascosto, dimenticandomi di tutto quello che mi circondava.
Tra me e quel ragazzo era stato un colpo di fulmine reciproco dal nostro primo incontro.
Quando ero arrivata in classe per il mio primo giorno di scuola non sapevo nulla di lui, così come lui nulla di me. Eppure era scattata una scintilla immediata.
Non eravamo riusciti a parlarci per diverso tempo, considerando il carattere di entrambi.
Shouto troppo freddo. Io troppo timida.
Le cose erano cambiate durante un'esercitazione, quando un villain ci aveva sparpagliati con un quirk che aveva a che fare con dei portali ed io ero stata l'unica a capitare con lui in una delle aree di addestramento.
Quel giorno avevo lottato fianco a fianco con lui, anche se la parte più grande del lavoro era stata sua, siccome aveva congelato quasi tutti col suo potere.
Mi aveva protetta e si era preso cura di me, come nessuno aveva mai fatto prima. Quello aveva formato un legame tra di noi.
Da lì erano stati giorni stupendi. Giorni passati in compagnia. Giorni a condividere le piccole cose. Giorni spesi per conoscerci meglio, a parlare, ad avvicinarsi sempre di più di ora in ora, fino a diventare quasi inseparabili. Per diverso tempo.
Tutto era andato in frantumi quando era arrivata lei: lei che adesso parlava di fronte a lui, ridendo e toccandogli il braccio durante la conversazione. Kairi, talmente bella da sembrare uscita da una rivista patinata, talmente forte da aver attirato l'interesse di Endeavor, il padre di Shouto.
Ricordavo ancora con dolore quel giorno. Il giorno dove ero stata costretta a interrompere il mio rapporto con Shouto, il giorno in cui avevo scoperto che era stato promesso in sposo a quella ragazza dai lunghissimi e fluenti capelli castani.
Conoscevo abbastanza bene Endeavor, l'eroe numero due in circolazione, siccome entrambi i miei genitori lavoravano sotto la sua agenzia come eroi professionisti.
Avevo sentito molte storie negative su quell'uomo, alcune dalla stessa bocca di Shouto.
Endeavor desiderava primeggiare e aveva deciso di proiettare quel desiderio anche sulla sua progenie, arrivando a sposare una donna che non amava solo per garantirsi una discendenza ottimale.
Aveva poi imposto questa cosa anche a suo figlio, legandolo contro la sua volontà a Kairi, in quanto portatrice di un quirk molto raro e particolare. Mentre il mio era abbastanza interessante, ma non faceva gola all'uomo come quello della ragazza.
Lei dal canto suo sembrava entusiasta di essere stata promessa in sposa a Shouto, tanto da aver cambiato scuola per stare al suo fianco, nonostante la sua provenienza da un'accademia a sua volta molto rinomata.
Mi mancava, mi mancava tantissimo passare il mio tempo con lui e poterlo toccare, così come in quel momento stava facendo lei.
Mi mancava il sapore delle labbra del ragazzo, quello che avevo avuto il privilegio di assaggiare solo una volta. Esattamente il giorno di sette mesi prima in cui avevo scoperto del suo futuro matrimonio, quello che ci eravamo scambiati nella disperazione dell'ultimo addio.
Mi mancavano i suoi occhi fissi nei miei, quei suoi occhi eterocromatici capaci di farmi sciogliere sul posto. Quegli occhi che per qualche secondo saettarono nella mia direzione, facendomi scappare via, incapace di reggerli.
<<T/N, aspettami, non andartene così >> mi chiese Momo, una mia grande amica dalla prima settimana di scuola. Praticamente l'unica a sapere tutta la storia tra me e il ragazzo.
Rallentai leggermente per darle in tempo di affiancarmi, riprendendo poi a testa bassa la mia andatura originaria, sentendo lei arrancare leggermente per starmi dietro.
<<Sai che in passato ero la prima a tifare per voi due, ma non credi sia arrivato per te il momento di provare ad andare avanti?>> mi chiese lei <<mi fa male vederti così, davvero.>>
Rilasciai un lento respiro, arrestando il mio passo solo dopo aver raggiunto un'area meno frequentata da noi studenti del liceo.
<<È che non riesco davvero a lasciarmi scivolare la questione addosso, non quando li vedo sbattermi ogni giorno in faccia la loro storia. Ancora non riesco a farmene una ragione. Perché non ha lottato per rifiutare questa imposizione? Davvero non c'era altra soluzione?>> chiesi.
<<Vorrei poterti dire di sì, ma purtroppo i matrimoni combinati non sono ancora una realtà pronta a tramontare. Anche io sono ancora stupita dalla situazione, ma forse non ha davvero avuto altra scelta...>>
<<Shouto è tornato lo stesso ragazzo chiuso che era prima. Aveva iniziato a scherzare e sorridere ogni tanto, si stava aprendo lentamente in classe e stava iniziando a socializzare. Ma adesso... adesso è tutto come i primi giorni. Lui è tornato ad avercela con il mondo intero e a chiudersi a riccio>> dissi alla ragazza, passandomi stancamente una mano sul viso, senza smettere di pensare a tutti i felici momenti del passato.
La nostra conversazione privata si arrestò bruscamente a causa di una terza presenza, quella di un ragazzo della sezione B che stavo imparando a conoscere giorno dopo giorno.
<<Ciao Tetsutetsu>> lo anticipai io, notandolo dell'intenzione di iniziare una conversazione.
<<T/N, ti ho cercata dappertutto. Vieni a sederti a mensa con me e Kendo? Ci sarà anche Monoma, ma ti prometto che gli abbiamo messo la museruola>> disse il ragazzo dai capelli argentati, facendo le virgolette con le dita sull'ultima parola.
Lo trovavo davvero un ragazzo adorabile e particolarmente simpatico, tanto che accettai senza pensarci due volte. <<Certo, sarebbe fantastico. Spero solo di non sentire Monoma blaterare troppo sulla mia sezione.>>
Tetsutetsu ed io avevamo iniziato a legare da circa due mesi, dopo che l'avevo scoperto mio collega in un piccolo lavoro part-time che facevo fuori dall'orario scolastico, dentro una pasticceria nei pressi del centro di Musutafu.
<<Tranquilla, in caso di bisogno mi muoverò per intervenire. Non permetterò che parli male di te>> mi disse gentilmente lui, tendendomi la mano per invitarmi a seguirlo.
Lanciai un breve sguardo alla mia migliore amica, chiedendole con gli occhi il permesso di andare. Siccome non volevo mancarle di rispetto, abbandonandola nel bel mezzo di una conversazione.
Lei tuttavia sorrise e mi fece un leggero cenno con la testa, segno che potevo andare senza nessun problema.
Momo era la prima a conoscere tutti i dettagli e tutte le sfaccettature della mia situazione, quindi da diverso tempo mi esortava a guardarmi intorno alla ricerca di altre possibilità per essere felice.
Tetsutetsu era a suo parere una di quelle e da un po' sosteneva di aver visto un discreto interesse da parte del ragazzo nei miei riguardi, siccome secondo lei cercava fin troppo spesso la mia compagnia.
Personalmente non me la sentivo di darle completamente ragione, ma nemmeno torto. Semplicemente vivevo alla giornata, senza farmi troppe aspettative, cercando di cogliere quello che ogni singolo momento aveva da offrire.
Alla luce di quel pensiero afferrai timidamente la mano del ragazzo, il quale la chiuse lentamente in risposta attorno alle mie dita, catturandomi con dolcezza.
<<Vieni>> mi invitò placidamente lui, iniziando a camminare con me al seguito.
Non tenevo la mano di un ragazzo da mesi e mi lasciai avvolgere da quella sensazione di calore, senza staccare lo sguardo dalle nostre mani intrecciate, seppur senza malizia.
Non lo percepivo come un gesto sfrontato o di cattivo gusto, ma semplicemente come un qualcosa di particolarmente tenero e rassicurante.
Tetsutetsu mi piaceva molto come persona, sia caratterialmente che fisicamente, ma ovviamente non potevo parlare di veri e propri sentimenti. Più che altro di interesse.
Una sensazione che non aveva nulla a che vedere con quella che provavo anche solo scorgendo da lontano la figura di Shouto. Nemmeno minimamente paragonabile.
Eppure il calore delle sue dita mi era di conforto, così come la sua presenza nella mia vita.
A scanso di equivoci avevo precisato fin da subito con lui che non ero interessata a relazioni romantiche, senza bisogno di spiegare altro. Tutti a scuola infatti sapevano della mia rottura con il ragazzo bicolore, proprio a causa del suo matrimonio combinato, quindi nemmeno Tetsutetsu mi aveva fatto troppe domande in materia, tuttavia rassicurandomi rispetto alle sue intenzioni bonarie nei miei confronti. Mi ero di conseguenza tranquillizzata e tra di noi era sbocciato un bel rapporto, fatto di bei momenti e qualche confidenza qua e là.
Incontrammo presto i primi studenti e la mano del ragazzo slittò dalla mia mano al mio polso, probabilmente per non scatenare pettegolezzi e non mettermi in imbarazzo. Apprezzai molto il suo gesto.
Era un ragazzo sempre molto attento e che dimostrava di tenerci a me, per questo gli ero molto grata.
Non impiegammo molto per tornare nel punto dove prima avevo visto Shouto parlare con Kairi, infatti li trovammo ancora lì.
La ragazza parlava più vicina a lui, mentre il ragazzo ascoltava distrattamente i suoi discorsi, forse annoiato dopo una conversazione così lunga.
Shouto non amava chiacchierare a lungo e preferiva stare in silenzio ogni tanto. Ricordavo ancora nitidamente tutti i nostri momenti di tranquillità, quelli dove lui si lasciava leggermente andare e mi permetteva di coccolarlo un po'.
Ci era capitato di passare quei rari momenti nella mia o nella sua stanza nel nostro dormitorio, completamente da soli. Alternando qualche confidenza a momenti dove lo convincevo a poggiarsi con la testa sulle mie gambe, solo per potergli passare delicatamente le dita tra i capelli.
Ricordavo quei gesti come estremamente rilassanti. Momenti che passavo a fissare interessata il punto dove il bianco lasciava lo spazio al rosso, cercando poi di sistemare ogni singolo capello nel lato giusto; siccome finivo spesso con lo scompigliarli tutti.
Persa in quei ricordi non riuscii a staccare nemmeno per un attimo gli occhi dai suoi, così come lui non li staccò da me, se non per scendere con lo sguardo sul punto dove la mano di Tetsutetsu si avvolgeva gentilmente attorno al mio polso.
<<... al curry.>>
<<Come scusa?>> chiesi, accorgendomi solo in quel momento che Tetsutetsu stava cercando di dirmi qualcosa.
Quello pose fine al mio scambio di sguardi con Todoroki, facendomi riportare gli occhi in direzione del ragazzo che mi guidava con sé.
<<Dicevo: oggi a mensa ho proprio voglia di pollo al curry. È uno dei miei piatti preferiti, sai?>> riformulò lui, mostrandosi estremamente paziente.
Mi capitava spesso di finire con la testa tra le nuvole ultimamente e di ritrovarmi in situazioni simili. Era mortificante per me, ma non riuscivo a farne a meno.
Semplicemente la mia mente iniziava a vagare e il mio cervello si staccava. Succedeva sempre quando pensavo a Shouto.
<<Io invece vorrei un po' di riso in bianco e un po' di sashimi. Non ho molto appetito>> spiegai al ragazzo, facendogli scuotere la testa in risposta. <<Riso in bianco e sashimi? Il sashimi sarà anche buono, ma non pensi sia un po' poco? Con tutto quel delizioso cibo a nostra disposizione...che spreco.>>
<<Tetsutetsu, sembri mia madre. Dico davvero. Anche lei cerca sempre di rifilarmi altro cibo, secondo me spera di vedermi scoppiare. Convincerebbe perfino Fat Gum a mangiare di più perché troppo smilzo>> risposi, citando anche uno dei miei hero preferiti in assoluto. Che oltretutto avevo avuto il privilegio di conoscere durante il mio tirocinio formativo del primo anno, siccome la mia scelta era ricaduta immediatamente su di lui. Ero stata molto fortunata a ricevere una proposta da lui.
Il ragazzo rise e mi fece elegantemente cenno di entrare per prima in mensa, siccome ormai la destinazione era stata raggiunta.
Mi inchinai leggermente con la testa in segno di ringraziamento e accolsi il suo moto di galanteria, iniziando a fare strada all'interno dell'enorme stanza adibita ai pasti.
Iniziai a vagare con lo sguardo alla ricerca del tavolo dove speravo di trovare già Kendo e sorrisi apertamente quando la notai sbracciarsi per attirare la nostra attenzione.
Avevo iniziato a parlare con lei dopo aver conosciuto il ragazzo d'acciaio, trovandomi subito in sintonia con lei; tanto da stringere una bella amicizia fin da subito.
Mi avvicinai rapidamente, prendendo posto accanto a lei e rivolgendo anche un cenno di saluto a un imbronciato Monoma. Probabilmente non felice di condividere il momento del pranzo con una ragazza della sezione A.
A dimostrazione di ciò iniziò immediatamente a borbottare sottovoce tra sé e sé.
<<Pensavo che la sezione A fosse superiore. Allora perché una di loro si siede con noi della sezione B? Penso che sia strano, penso che significhi che sotto sotto anche lei sa che la sua sezione fa schifo e che preferisce stare con noi, penso che->>
<<Monoma, chiudi quella bocca. Altrimenti sai cosa ti succede>> lo esortò Kendo, mimando al ragazzo il gesto della sua mano che colpiva il retro della sua nuca.
Quello bastò per metterlo rapidamente a tacere, mentre io ridevo sotto i baffi.
Trovavo tutto estremamente spassoso, ma tutto il mio divertimento sparì così com'era arrivato, notando Kairi e Shouto entrare insieme a mensa.
Lei gli andava praticamente sempre dietro e non riuscivi mai a vedere quel ragazzo senza la sua promessa sposa dietro. Le si era incollata come una calamita al suo magnete.
<<Dai, andiamo a prenderci da mangiare. Qualcuno potrebbe soffiarti il sashimi>> mi consigliò Tetsutetsu, forse capendo il motivo del mio repentino cambio d'umore.
Alzai debolmente un angolo della bocca in una specie di sorriso appena accennato e lasciai la mia sedia, nonostante l'avessi occupata da poco.
Dopodiché raggiungemmo rapidamente l'area dei vassoi e ne passai uno al ragazzo, prendendone uno anche per me.
<<Senti, ma tu domani fai chiusura in pasticceria? Perché Makoto è malato e hanno chiesto a me di coprire il suo turno, quindi ho chiusura anche io>> mi domandò lui, mentre iniziavamo a metterci in fila.
<<Sì, oltretutto per tre giorni di fila. Almeno la paga è buona, dai...>> risposi <<infatti penso che comprerò qualche fumetto con la prossima paga e forse anche un maglione nuovo per->>
Smisi di parlare sentendo una risata fin troppo conosciuta alle mie spalle. Una risata che ultimamente sapeva solo darmi sui nervi.
Kairi era entrata nella sezione B approfittando di una domanda per uno scambio tra istituti. Un ragazzo avevo fatto richiesta per fare cambio con la sua scuola e lei era venuta al suo posto. Le domande erano state tante, ma era stata scelta lei. A mio parere anche per pressioni da parte di Endeavor, oltre che per il suo quirk.
Voltai leggermente la testa all'indietro, notandola ridere sguaiatamente per chissà quale motivo, nonostante la faccia di Shouto completamente seria.
Il ragazzo intercettò il mio sguardo ed io lo guardai duramente per diversi secondi, quasi con disprezzo, prima di riportare l'attenzione su Tetsutetsu.
<<... dicevo... per approfittare un po' dei saldi.>>
Lui non disse nulla rispetto al tempo trascorso tra una parola e l'altra, dirottando subito il discorso su un altro argomento.
<<Senti, stavo pensando... io e te ci conosciamo da un po' e mi chiedevo se ti andrebbe di uscire con me un giorno di questi. Una cosa tranquilla in amicizia, magari alla pista di pattinaggio. Che ne pensi?>> mi chiese lui.
<<Non lo so, sinceramente tra il lavoro e la scuola ho poco tempo e a breve avrò molti test, non so se ce la farò con lo studio.>>
Il mio non era un escamotage per svignarmela, ma la pura e semplice verità. Tuttavia la sua espressione triste e delusa mi fece immediatamente pentire della mia risposta.
<<Sai che ti dico? Chi se ne frega. Va bene sabato?>> chiese.
Lo sguardo del ragazzo sembrò riaccendersi e la sua risposta arrivò immediatamente. <<Sabato? Per me è perfetto. Possiamo andare dopo il part-time, visto che dobbiamo chiudere prima.>>
Sorrisi, nonostante lo sguardo bruciante di Shouto alle mie spalle, quello che intercettai per un momento.
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My secret || MHA lemon
Fiksi PenggemarRaccolta di one-shot lemon su alcuni personaggi di my hero academia. In linea col nuovo regolamento di Wattpad i personaggi sono da intendersi come maggiorenni