Capitolo 11

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Branch P.O.V.
Prendo velocemente Poppy in braccio e inizio a correre verso l'ospedale. Sono completamente in ansia in questo momento. E se la bambina non ce la dovesse fare? Se Poppy facesse tutta questa fatica per nulla? Immerso nei miei pensieri continuo a correre sentendo le grida di dolore di Poppy.
Arrivati all'ospedale mi fanno posare Poppy su un lettino e la portano in una sala in fretta.
"Ma dottoressa, Poppy è solo all'ottavo mese... come può già partorire??"
"Branch hai mai sentito parlare "parto prematuro?? Ok dalla tua faccia vedo di no... Poppy sta già partorendo cosa ancora più rischiosa per la bambina ma se facciamo in fretta possiamo cercare di salvarla, e di salvare anche Poppy. Ora corri di là, mettiti un camice e vieni ad aiutarci a calmare Poppy!!"
Detto questo la dottoressa corre in sala e io vado a mettermi un camice per poi entrare ed aiutare Poppy.
Appena entrato sento Poppy urlare di dolore e mi fa specie vederla così....
"Poppy, tesoro ora respira. Andrà tutto bene, ne sono certo!!"
Poppy mi fulmina con lo sguardo.
"Non andrà bene nulla Branch ok. Io non lo voglio fare."
"Non vuoi fare cosa??"
"Non voglio dare alla luce la bambina...."
Poppy inizia a piangere e non capisco per cosa. Se per il dolore esteriore o interiore...
"Come sarebbe Poppy??"
"Non voglio Branch. Ho paura."
"Lo so Poppy, è comprensibile ma...."
Poppy mi interrompe urlando.
"No Branch tu non sai niente ok?! Non sai come è sentirsi in colpa ogni singolo secondo della propria vita."
Rimango impietrito per un secondo.
"Ti senti... in colpa?"
Poppy mi guarda con uno sguardo pieno di dolore e io non so che fare.
"Si Branch... forse per te è facile perché non è colpa tua se la nostra bambina probabilmente non riuscirà a vivere... scusami! Mi dispiace tanto di non riuscire a darti la famiglia che volevi Branch, una famiglia normale. Scusami tanto...."
Sono senza parole. Non so come comportarmi in un caso del genere. Non avevo idea che lei si sentisse così. Ma questo silenzio è straziante sia per me che per lei così raccolgo qualche parola e le parlo.
"Poppy, quando mi sono messo con te sapevo che se avessimo avuto una famiglia, non sarebbe stata normale. Perché, guardaci, non siamo molto normali noi hehe. Ma non è una brutta cosa ok? Questa cosa che è successa non la poteva prevedere nessuno, e come mi hai detto tu qualche mese fa, non è colpa nostra. Non è colpa di nessuno. È solo la vita che ha deciso di prendersela con noi. E noi avevamo la possibilità di buttarci giù e non provare neanche a cambiare le cose, ma abbiamo deciso di lottare. Perché è questo che noi facciamo. È quello che abbiamo sempre fatto e che continueremo a fare. E siamo arrivati qui. Ora dipende tutto da te. Puoi decidere di arrenderti o di lottare ancora un po'. Cosa vuoi fare?"
Poppy mi guarda con le lacrime agli occhi.
"Voglio lottare. Per te. Per nostra figlia. Per il nostro futuro. E per me!"
Sorrido a Poppy e le stringo la mano. È veramente la persona più coraggiosa che io conosca.
"Regina Poppy ora deve spingere però."
"Andrà tutto bene amore. Stringi la mia mano."
Poppy sorride e inizia a spingere. Le urla sono forti ma dopo un po' di tempo oltre alle urla sento un flebile pianto.
"Ce l'hai fatta regina Poppy. Vostra figlia è nata!!"
Poppy fa un gran sorriso e mi guarda felice.
"Ora la andiamo un attimo a lavare e ve la riportiamo ok?"
Poppy annuisce leggermente con la testa. Ma vedo che c'è qualcosa che non va.
"Poppy stai bene??"
Poppy scuote la testa in segno di negazione e dopodiché si accascia.
"POPPY, POPPY. Presto qualcuno faccia qualcosa!!"
Le dottoresse attaccano Poppy ad una macchina che misura il suo battito cardiaco.
"Veloci la stiamo perdendo. Il battito è sempre più lento."
Io sono lì. Non so che dire. Che fare. Un secondo fa ero l'uomo più fortunato del mondo, avevo una ragazza bellissima e una piccola splendida creatura. E ora cosa ho?
Poppy sta morendo. Ma io non posso lasciarla andare così. Lei è l'amore della mia vita. L'unica ad avere sempre creduto in me. Che ha fatto tutto per rendermi felice quando l'unica cosa che volevo era poterla baciare e abbracciare.
"Branch?"
Alzo lo sguardo e vedo Poppy che mi fa segno di avvicinarmi.
"Branch sei la cosa migliore che mi sia mai capitata e sono la persona più felice del mondo. Perché ho le due persone che amo di più vicine. Promettimi una cosa. Prenditi cura della bambina ok? E ricordati di dirle che la mamma le voleva tanto bene ok? E quando sarà più grande dalle questa da parte mia..."
Poppy estrae dalla chioma una lettera e me la porge.
"Poppy non riesco a vivere senza di te. Ti amo troppo."
"Branch sei l'uomo più forte del mondo. Sei il più coraggioso e il più fantastico. Ce la farai. E poi io sarò sempre con te. Sarò qui, nel tuo cuore. Ti amo!"
Detto questo con un sorriso Poppy chiuse gli occhi.
"Andiamo di rianimazione ragazzi. Chiamate tutti i ragazzi del reparto."
Tutti i dottori accorrono e cercano di rianimare Poppy.
"Libera. LIBERA!"
Tutto quello che sentivo erano le voci dei dottori che urlavano "Libera" e il battito cardiaco di Poppy. Ma ora sento solo i dottori....
Alzo lo sguardo e vedo la macchina che segna i battiti di Poppy senza più battiti, c'è solo una linea stridula.
I dottori si fermano e mi guardano con uno sguardo che non avevo mai visto sulla loro faccia. Uno sguardo rassegnato e disperato.
"L'abbiamo persa!"
Con una voce flebile la dottoressa annuncia la mia più grande paura.
"Abbiamo perso la nostra regina."
I dottori si spostano e io guardo il corpo senza vita della mia ragazza posato sul lettino. I dottori staccano Poppy dalle macchina.
Mi sento vuoto. La mia vita non ha più un senso.
Mi avvicino al lettino, prendo tra le mani il viso gelido di Poppy e appoggio la mia fronte alla sua. Non lo posso sopportare.
Scoppio a piangere. Solo piangere. Non voglio fare altro. Ho appena perso la mia ragazza, e con essa un pezzo della mia vita.
"P-Poppy, io n-n so se ce la faccio. Come faccio a crescere nostra figlia senza di te. C come faccio a vivere senza di te. Senza il tuo ottimismo, la tua bontà, il tuo coraggio, il tuo viso, i tuoi stupidi album di ritagli... hehe.... si mi mancheranno anche quelli..."
"Branch..."
Mi giro e la dottoressa entra reggendo la bambina in braccio.
"Tieni. Lei è tua figlia..."
La dottoressa mi porge la bambina e io la prendo in braccio cautamente.
"Ciao mio piccolo angelo. Sono il tuo papà. Ti amo più della mia vita lo sai. E ti ama tanto anche la tua mamma. Farò di tutto per tenerti al sicuro e per crescerti bene. Sarà dura ma ce la faremo noi due vero?!"
La piccola apre gli occhietti e mi guarda.
"Sei bellissima, come tua madre!!"
"Come hai deciso di chiamarla?"
Io guardo la dottoressa, poi la bimba e poi Poppy. Mi rigiro verso la dottoressa e le sorrido.
"Hope. Si chiama Hope. Perché se c'è una cosa che Poppy mi ha insegnato è che c'è sempre speranza. È l'ultima cosa che devi perdere. Perciò si, si chiamerà Hope!"
La dottoressa mi guarda e mi sorride.
"È un bellissimo nome.... re Branch!"
Io la guardo e le sorrido.
Poi do un bacio a Poppy e esco dalla stanza con la bambina in braccio.
Prima di lasciare la stanza però lancio un ultimo sguardo a Poppy e noto che sta sorridendo. Allora guardo il cielo e le dico addio col sorriso. E così esco dalla stanza per cominciare una nuova parte della mia vita, forse la più difficile. Ma sono pronto. Lo devo a Poppy. Guardo la piccola Hope aprire gli occhietti.
"Si amore, ce la faremo a superare anche questa cosa. Siamo forti insieme..."
Così la bimba mi guarda e sorride e ci dirigiamo insieme verso il Bunker...

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