La mia vita era bellissima, uso era perché adesso non è più, non è più vita quella che sto passando. Ero felicissima e mi piaceva moltissimo, non avrei cambiato nulla.
Loro pensano che non ricordo più niente, pensano di aver cancellato la mia memoria, che le loro torture mi hanno strappato i miei ricordi. Però questo non è successo, non hanno preso anche questo da me.
Provano a cancellare la nostra memoria, a lavarci il cervello, per mantenerci in funzione, per farci fare quello che loro vogliono e per non farci lottare contro di loro, ma farci stare ai nostri posti scelti da loro.
Prima di tutto questo avevo 24 anni, dico avevo perché adesso non possiamo festeggiare più i nostri compleanni, non ci dico che giorno è per non darci il tempo, perché noi non esistiamo più.
Io mi chiamo Margo e ho 29 anni.
Ricordo ancora la mia infanzia, che ricordi bellissimi pieni di felicità, quando torno nel mio angolo penso sempre a quei ricordi, mi danno salvezza dal mondo in cui vivo ora.
Ricordo la mia famiglia, i miei genitori. Dove sono ora? Ah si, sono morti. Chi protegge uno come noi muore, non gli danno una possibilità di vivere, la loro possibilità e di riportarci agli agenti, se non lo fai sei subito morto, perché hai perso le tue possibilità. Loro mi amavano quindi mi hanno protetta, al costo della loro vita.
Ricordo ancora il mio appartamento, ricordo ancora tutti i dettagli di quella mia piccola casa, chi sa se c'è ancora o se l'hanno bruciata perché ci abitavo. Il terrazzo si affacciava al mare, che bello svegliarsi con la brezza marina, con l'aria pulita. Adesso vivo sotto terra, nelle fogne per la precisione. Non abbiamo il diritto di vedere la luce o il cielo perché noi non esistiamo più, dobbiamo nasconderci dagli occhi per loro puri, devono tenerci nascosti perché hanno ancora bisogno di persone che fanno ancora il loro lavoro sporco.
Adoravo la mia vita, sopratutto quando arrivava il fine settimana, perché avevo preso l'abitudine di andare di prima mattina in spiaggia per vedere il tramonto e poi perdermi nelle onde. Ci sarà ancora il mare? Spero di sì non possono togliere una bellezza del genere, non possono toglie l'acqua è più forte di loro, almeno lei è forte. Noi non abbiamo l'acqua o almeno quello che abbiamo non può essere chiamata acqua è un insulto se fatto. Almeno noi abbiamo rispetto.
Un'altra cosa che mi piaceva era il pasticcio di mia mamma. Noi non abbiamo il diritto di mangiare, non esistiamo, quello che troviamo è il nostro cibo. Cerchiamo di condividere quello che troviamo perché noi a differenza di loro siamo ancora umani. Non descrivo neanche cosa troviamo perché non può essere descritto, però quando mangio penso al gusto del pasticcio di mia mamma. Adesso dopo 5 anni sta svanendo il gusto, è difficile ricordare qualcosa del genere, però ricordo la sensazione che mi dava mangiarlo, il calore e la felicità, quindi quando mangio cerco di aggrapparmi a quella sensazione, si fa di tutto per resistere a questa vita non vita che facciamo.
Mi piaceva il mio lavoro, ero un insegnate della scuola d'infanzia, lavoravo in mezzo i bambini, per me era un onore lavorare con loro, potere insegnare piccole cose che erano importanti per farli crescere.
So che chi è come me e come lavoro insegnava, dall'asilo nido all'università, era stato licenziato perché non era qualificato per compiere quella missione. Si non eravamo qualificati per loro, cioè volevano dire in realtà che noi non potevamo insegnare alle generazioni future perché rappresentavamo nozioni sbagliate, chi eravamo non era normale e quindi non era normale vederci, insegnavamo l'amore e loro volevano che insegnavamo l'odio. Questo è successo con tutte le tipologie di lavoro. Mi hanno tolto via i miei bambini, mi hanno tolto via la possibilità di vedere i loro sorrisi e di sentire le loro risate.
Adesso lavoro nelle fogne, il mio lavoro è di smaltire la spazzatura che c'è nelle falde acquifere. Devo entrare in una stanza dove nel mezzo c'è un enorme pozzo, e togliere via la spazzatura, maleodorante, nera, appiccicosa e metterla dentro a dei bidoni. Quello è il mio compito dopo ci sono altri che fanno altri compiti. Ogni giorno la stessa cosa, per 5 anni ho raccolto lo sporco dei puri. Mi sono abituata all'odore, come ti puoi abituare alla puzza quando per tutta la tua vita hai annusato il profumo delle cose buone.
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O bianco O nero
Ficción GeneralQuesta è la storia di Margo, dove si trova a vivere in un mondo dopo l'odio sovrana, le etnie sono divise e chi non è etero viene allontanato. Questa è la storia di persone che lottano per riprendere le loro vite e di ricreare un mondo di pace e di...