𝚇𝚅𝙸

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Yoongi aveva sempre odiato il sole.
Fastidioso per gli occhi, portava un caldo che lo faceva sudare sempre troppo, e non rispecchiava a pieno il suo umore quotidiano.

Ma adesso riusciva a farselo piacere.
Tutto merito di Jimin.

Il suo ragazzo infatti, amava il tempo primaverile. Il sole che illuminava le pianure, l'azzurro limpido che contornava il verde dei prati.

Trovava ridicolamente tenero il modo in cui ad ogni picnic, il più piccolo si metteva a correre spensierato in mezzo alla natura.

Finivano sempre per essere sfiniti alla fine della giornata, ma dato che erano stanchi insieme, la felicità non li abbandonava mai.

Poco dopo essersi dichiarati l'uno con l'altro avevano annunciato al resto dei membri del gruppo della loro relazione, e nessuno di loro sembrava sorpreso.

Jin aveva pure commentato con «ma non stavate già insieme voi due?».

Erano tutti scoppiati a ridere, ma avevano comunque festeggiato con una torta abbastanza grande per sette ragazzi felici e golosi.

Comunque i mesi erano passati, il lavoro era aumentato e la fatica si era fatta sentire sempre di più.

Ma non avevano mai perso la speranza, nonostante avessero avuto problemi piuttosto frenanti.

Quello in cui si trovavano in quel momento Jimin e Yoongi, era il parco che nelle ultime settimane li aveva ospitati per un'oretta al pomeriggio.

Si mettevano li, sotto un albero, e osservavano le nuvole prendere la forma dei loro pensieri.

«vedo una bambina in bicicletta!» esclamò Jimin puntando al cielo sopra di loro.
«a me sembra più Seokjin quando ci sgrida per essere arrivati in ritardo» e si misero a ridere.

«che mi dici di quello?» chiese il ragazzo con i capelli ormai tinti di nero.
«sembri tu quando vieni nella mia stanza dicendo di aver paura dei tuoni» rispose casualmente, guadagnando uno schiaffetto sulla spalla.

«ma se non piove neanche più» continuò imbronciato, mentre il più grande rideva divertito dalla sua espressione.

«però tu nella mia stanza ci vieni lo stesso» commentò con un sopracciglio alzato, sicuro di averlo messo in difficoltà.

«si...ehm-» si grattò la nuca e arrossì, cercando di nascondere con un sorrisetto il suo imbarazzo «-posso anche non venire più se ti da fastidio-»

«non ho mai detto di esserne infastidito» lo interruppe l'altro, con gli occhi chiusi e sdraiato sul telo, mentre appoggiava la nuca sulle sue braccia.

Jimin non rispose, ma si voltò dall'altra parte per nascondere l'enorme sorriso, questa volta non per l'imbarazzo.

Si morse il labbro per cercare di contenere tutte le farfalle che volevano uscire dal suo stomaco e sospirò.

«Jimin» Yoongi si alzò e si mise seduto, facendo voltare il viso del moro per guardarlo dritto negli occhi «ti amo» disse poi, per la prima volta da quando stavano insieme.

«ti amo anch'io, Yoongi»

***

𝐒𝐖𝐄𝐄𝐓𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 - 𝐏. 𝐉𝐦 + 𝐌. 𝐘𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora